8 maggio 2008
Telese, "Democrazia": chi era costei?
Luciano Frittelli

 

 

Se il buongiorno si vede dal mattino, allora è ancora notte fonda.

Capisco che Berlusconi si faccia le sue riunioni ad Arcore o a Villa Certosa, tanto è lui che comanda e le riunioni sono fatte più che altro per comunicare le sue decisioni.

Il fatto che il Partito Democratico partecipi ad una riunione in forma privata che in altri tempi sarebbe sembrata un incontro di carbonari mi convince un po’ meno.

E’ vero che alcuni giorni fa, su queste pagine, avevo invitato all’azione, ma è altrettanto vero che avevo segnalato che forse l’elettorato si è stufato di fare da parco buoi; mi sarei aspettato quindi un coinvolgimento di questo elettorato, almeno a livello informativo.

Invece accade che domenica mattina apprendo per puro caso che ci sarebbe stato un incontro del centrosinistra, ma non trovo nessuna notizia (neanche sul Sannio) sul luogo di tale incontro; serenamente, e ingenuamente, inizio il giro delle varie sedi di partito, ma non trovo traccia di questo incontro; pervaso di veltroniano buonismo mi convinco che forse era tardi, e l’incontro si era già concluso.

 

Solo il giorno dopo vengo a sapere come si erano svolti i fatti, e la mente mi si illumina di immenso: EVVIVA, NON E’ CAMBIATO NIENTE.

 

Forse è il caso di ricordare quanto affermato da Walt Whitman (Prospettive Democratiche):

 

« Spesso abbiamo stampato la parola Democrazia. Eppure non mi stancherò di ripetere che è una parola il cui senso reale è ancora dormiente, non è ancora stato risvegliato, nonostante la risonanza delle molte furiose tempeste da cui sono provenute le sue sillabe, da penne o lingue. È una grande parola, la cui storia, suppongo, non è ancora stata scritta, perché quella storia deve ancora essere messa in atto. »

 

Arrivederci alla prossima.

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it