La pioggia mette a dura prova il ‘viale dell’acqua’
Da più parti si vociferava che il viale non avrebbe retto
“alla prova dell’acqua”: previsioni che sembrano avverarsi, secondo anche quanto riportato in una nota inviata da alcuni cittadini in redazione. I giorni di pioggia – si legge – mettono sempre più a nudo “i limiti strutturali e
costruttivi del nuovo Viale Minieri”.
Limiti che erano stati ripetutamente evidenziati da più parti che lamentavano “la inadeguatezza dei materiali che del resto erano ben
lontani da quelli previsti nell’immaginifico progetto del ‘Viale dell’Acqua’ dove, recitava la tesi progettuale, “L’acqua diventa quindi materiale del progetto ed elemento qualificante del viale, attorno ad essa si
caratterizzano gli spazi pubblici”.
“Saltano i surrogati di sanpietrino, cedono al peso delle auto le lastre di finto basolato e i paletti di ferro cadono come
grissini aprendo rovinosi varchi alle auto che sempre più invadono la parte pedonale, non solo limitando lo spazio ai pedoni ma provocando un deleterio aspetto antiestetico di confusione e caos proprio a ridosso
dell’entrata storica alle terme. Le aiuole versano nel totale abbandono, ricettacolo di immondizia e materiale di difficile sgombro, estemporanei gli interventi che puntualmente non vengono portati a termine”.
Il viale – riporta in conclusione la nota – che avrebbe dovuto raccontarsi «attraverso l’alternarsi di spazi e situazioni diverse, date dalla presenza di piazze, piccoli
slarghi, monumenti urbani, architetture, pavimentazioni, piantumazioni cangianti”, stenta a darsi una connotazione di spazio pubblico arredato rispondente all’idea che stava a fondamento della sua realizzazione.
Giuseppe Grimaldi - Foto di repertorio - dicembre 2006