25 aprile 2008
Nel mirino un’impresa edile impegnata a realizzare un grande parco residenziale
Raid nel cantiere, presi estorsori
Telese Terme, bloccati due casertani dopo l’ennesima minaccia al direttore dei lavori
La tangente per il via libera alla costruzione, il subappalto per fondamenta e pilastri da gestire in
prima persona. Solita minaccia: «Siamo gli amici di Casale». Solito avvertimento: «Andate a regolare i conti con chi dovete». Cambia solo la topografia:
il centro di Telese, distante geograficamente dall’agro aversano ma periferia camorristica dei clan casertani. È durata poco più di una settimana, è
finita con l’arresto dei due esattori del racket, fermati sul cantiere dagli investigatori della Squadra mobile di Caserta che, nell’attività di appostamento e di osservazione, hanno avuto la collaborazione dei colleghi della
Mobile di Benevento e di quelli del locale Commissariato. In manette sono finiti Massimiliano Di Fusco, 41 anni, di Aversa; e Michele Frondella, 40 anni, di Frignano. Sono accusati di tentata estorsione, con l’aggravante del
metodo mafioso. Del tentativo di estorsione in atto gli investigatori di piazza Vanvitelli avevano saputo nel corso di un’altra indagine. La scorsa
settimana i due si erano presentati sul cantiere. Secondo un copione ormai collaudatissimo, si erano presentati agli operai e avevano interrotto i lavori: «Siamo gli amici di Casale, dovete rivolgervi a....», facendo seguire
un’indicazione geografica più precisa ma senza aggiungere alcuna richiesta di denaro. La stessa scena si era ripetuta alcuni giorni dopo, l’obiettivo questa volta era stato un sub-appaltatore, incaricato della costruzione
della parte in cemento armato dell’intero complesso residenziale. Toni più sbrigativi e violenti, minaccia più esplicita, così come la richiesta: «Il
subappalto tocca a noi, andate a discutere a Casale». Avevano assicurato che sarebbero tornati, i poliziotti hanno giocato d’anticipo e, travestiti da muratori e carpentieri, li hanno aspettati.
Attesa durata due giorni, fino a quando, l’altro pomeriggio, hanno visto avvicinarsi un’Alfa 156 SW di colore grigio i cui occupanti, dopo aver effettuato alcuni giri di
perlustrazione, entravano nel cantiere della Edil Nemit che sta realizzando il parco «Federica». Modi decisi più delle altre volte, i due affrontavano
direttamente l’ingegnere responsabile dei lavori prelevandolo dall’interno della sua auto. Dopo un breve ma agitato colloquio, si erano allontanati dal posto a bordo della loro auto dirigendosi verso Maddaloni.
Dopo alcuni chilometri, i due sono stati bloccati dagli agenti della Squadra mobile che avevano osservato tutta la scena. Quindi, sono stati dichiarati in arresto,
condotti in questura e poi accompagnati presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Oggi l’interrogatorio per la convalida.
Commento di Gino Di Vico Questo episodio è il campanello d'allarme di un fenomeno
preoccupante ed è il segnale di come la nostra cittadina stia negli ultimi tempi accogliendo il peggio di certe dinamiche sociali, in questo caso malavitose, verso le quali ognuno di noi deve farsi sentinella per non
ritrovarci tra pochi anni, nel nome di un finto progresso che non ha niente a che vedere con lo sviluppo, in situazioni da periferie conosciute dove il livello di vivibilità e di qualità della vita sono ben noti.
(ANSA). 24/04/2008 ESTORSIONI: POLIZIOTTI SI FINGONO MURATORI, DUE ARRESTI
Agenti delle squadre mobili di Caserta e Benevento, improvvisatisi per alcuni giorni operai di una ditta edile che, in una zona centrale di Telese - cittadina termale del Sannio - sta
costruendo un vasto parco residenziale, sono riusciti a sventare un tentativo di estorsione e ad arrestare i due responsabili, Massimiliano Fusco, di 41 anni, di Aversa e Michele Frondella, di 40 anni di Frignano.
Gli arrestati si erano presentati più volte nel cantiere affermando di essere "gli amici dei Casalesi" ed indicando la persona alla quale i titolari avrebbero dovuto rivolgersi per
pagare la tangente. L'ultima incursione nel cantiere è avvenuta alla presenza di alcuni poliziotti, che hanno recitato bene la loro parte, facendosi trovare intenti a preparare un impasto di calcestruzzo. I due malviventi
hanno minacciato l'ingegnere che controllava i lavori, invitandolo ad aderire alla richiesta dell'organizzazione, e si sono,poi, allontana ti a bordo di un'Alfa 156 SW, che è stata bloccata, alla periferia di Maddaloni
(Caserta) da personale delle due Squadre Mobili ed arrestati con l'accusa di tentativo di estorsioni e minacce.
fonte
www.82cento.it - 25 aprile 2008 Affermando di essere ‘gli amici di Casale’ avevano preso di mira un’impresa che sta costruendo un parco residenziale
Agenti delle squadre mobili di Caserta e Benevento, improvvisatisi per alcuni giorni operai della ditta ‘Edil Nemit’, in una zona centrale di Telese Terme e che sta costruendo il parco
residenziale ‘Federica’, sono riusciti a sventare un tentativo di estorsione e ad arrestare i due responsabili, Massimiliano Fusco, di 41 anni, di Aversa e Michele Frondella, di 40 anni di Frignano. Gli arrestati si erano presentati più
volte nel cantiere affermando di essere “gli amici dei Casalesi” ed indicando la persona alla quale i titolari avrebbero dovuto rivolgersi per pagare la tangente. L’ultima incursione nel cantiere è avvenuta alla presenza di alcuni
poliziotti, che hanno recitato bene la loro parte, facendosi trovare intenti a preparare un impasto di calcestruzzo. I due malviventi hanno minacciato l’ingegnere che controllava i
lavori, invitandolo ad aderire alla richiesta dell’organizzazione, e si sono, poi, allontanati a bordo di un’Alfa 156 SW, che è stata bloccata, alla periferia di Maddaloni da personale delle due Squadre Mobili ed arrestati con
l’accusa di tentativo di estorsioni e minacce. Il Fusco ed il Frondella sono stati associati presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove oggi saranno interrgogati dal magistrato. |