Creta: Clarizia approfondisca le conoscenze, eviterà demagogia
E’ polemica aperta tra
Michele Clarizia e Giuseppe Creta, entrambi candidati (rispettivamente con l’Udeur e con “Izzo presidente”) alla Rocca de’ Rettori, nel collegio 23: Telese – San Salvatore Telesino – Faicchio. L’incontro pubblico di
Telese sul problema del Liceo è stato il detonatore del conflitto. Clarizia, all’indomani, ha punzecchiato Creta – gli ha ricordato che per 5 anni è stato organico all’Unione – come risposta a quanto dichiarato dallo
stesso durante il dibattito: di aver lasciato il centrosinistra anche per le disattenzioni mostrate verso tematiche importanti.
“L’incontro di Telese – replica Creta – è stato considerato dal candidato telesino dell’Udeur Michele Clarizia una semplice passerella, tant’è che fatta la dichiarazione di buona volontà, è andato via senza
preoccuparsi di ascoltare tutti gli interventi, di approfondire la problematica e quanto avevano da dire gli studenti, i rappresenti d’istituto e senza degnarsi di ascoltare il vice Presidente della
Provincia, rimandando la sua conoscenza dei fatti ai resoconti giornalistici. Bravo, bel modo di affacciarsi alla vita politica!”
Il sindaco accusa Clarizia di disconoscere gli avvenimenti succedutisi nel passato quinquennio di vita politica-amministrativa della Provincia. E lo invita ad approfondire in
fretta le sue conoscenze sui ruoli differenti dei componenti il consiglio provinciale e quelli della Giunta: è un modo, dice Creta, per evitare demagogia e qualunquismo. “Intanto – prosegue il sindaco - è necessario
ricordargli che il consigliere provinciale Giuseppe Creta, nonché sindaco di San Salvatore Telesino, i consiglieri provinciali di maggioranza Gagliardi e Borrelli e quello di minoranza Rubano, tutti insieme si opposero
con fermezza nelle sedi competenti all’improvvida scelta d’inizio estate 2006 della Giunta Nardone di collocare il liceo nell’ex Mulino Capasso & Romano.
Ubicazione contestata con fermezza anche da tutte le forze politiche e sociali locali. In quella occasione non ricordo di aver visto il candidato Michele Clarizia. Il seguito
lo conosciamo tutti: ancora oggi i ragazzi del Liceo e di altre scuole superiori sono lasciati in locali non adatti, che siamo ancora in totale emergenza e che forse lo saremo ancora all’apertura del nuovo anno
scolastico, se gli organi provinciali non si attivano a trovare soluzioni adeguate e non elettoralistiche.
Per quanto riguarda i consiglieri provinciali uscenti il risultato politico che ha prodotto, tra l’altro, la vicenda Liceo è questo: Gagliardi non è stato candidato dal suo
partito, forse diventato scomodo anche per il suo continuo disaccordo con il Presidente uscente; Borrelli, sindaco di Faicchio, non si è ricandidato, forse anche per i motivi suddetti; il pragmatico Creta che non
abbandona mai il campo, ha fatto invece, proprio una scelta di “campo”, dove seminerà bene e raccoglierà buoni frutti per il collegio che rappresenta. La mia scelta di campo – puntualizza - certamente non è di
opportunismo, ma perché era divenuto non più accettabile e non più sopportabile il continuo e sfrenato opportunismo politico dimostrato ad ogni livello dal partito, se c’è ancora, a cui ho appartenuto per oltre un
trentennio.
Un partito che non ha tenuto conto della fedele militanza lasciando il sottoscritto, in diverse occasioni, da “solo” a portare avanti le sue irrinunciabili lotte a difesa del
proprio territorio in seno al consiglio provinciale (la sera alla sede di partito si decide una linea, il mattino successivo se ne segue un’altra, si vota diversamente, nel modo più opportuno per… il partito). Spiegasse,
invece, agli elettori il candidato Clarizia dell’Udeur, partito di Mastella, anche se tale cognome è stata fatto togliere dal simbolo da Cimatile e Co., (Perché? Venduta la dignità di partito?) i motivi che lo portarono
alla sua adesione al partito, abbandonando la vecchia appartenenza, e del perché abbia accettato la candidatura, dopo che all’ennesima, ma ultima inaugurazione, di una sezione di Telese, il suo segretario Nazionale
presentava l’ing. Pino D’Occhio come l’unico candidato ideale Udeur a rappresentare Telese e la valle telesina nelle Istituzioni”.
20-03-08
Clarizia
(Udeur) sorpreso dalla scelta del sindaco di San Salvatore Michele Clarizia,
candidato della lista Udeur-Popolari nel collegio 23 si dice sorpreso. E
affida ad un comunicato l'espressione di questo suo "stupore" nell’aver appreso dai resoconti giornalistici sull'incontro pubblico, tenutosi a Telese Terme sul problema del Liceo Scientifico, che il sindaco di San
Salvatore Telesino ha lasciato l’Udeur anche "a causa dello scarso dinamismo su tematiche importanti quali quelle della scuola mostrate dal centrosinistra".
"La sorpresa è ancora più grande -scrive Clarizia - se si pensa che lo stesso Sindaco di San Salvatore Telesino è stato per cinque anni parte integrante della coalizione di
centrosinistra alla Provincia di Benevento, condividendone lo spirito programmatico.
Sono fermamente convinto che le "scelte di campo" vadano fatte in tempi non sospetti, a maggior ragione quando si tratta di "scelte di campo opposto"; allo stesso modo
ritengo che ai cittadini interessa sapere come la Politica si pone di fronte ai problemi ed alla loro soluzione, piuttosto che conoscere i motivi, sulla cui coerenza giudicheranno i cittadini, per i quali un autorevole
esponente politico, come il sindaco di San Salvatore Telesino, lascia una coalizione per passare a quella opposta'" |