Autovelox, via
alla rivoluzione "Mai più
pattuglie nascoste"
di VINCENZO
BORGOMEO
Addio a pattuglie nascoste
con l'Autovelox. Massima
tutela della privacy e addio
soprattutto alla gestione
dei sistemi elettronici di
rilevamento di velocità da
parte di società private.
Queste le rivoluzioni
imposte dalla nuova
direttiva del ministero
dell'Interno, emanata
proprio oggi.
Ma c'è dell'altro: i
Prefetti avranno ora il
compito di monitorare sul
territorio il fenomeno della
velocità e di pianificare le
attività di controllo in
modo da evitare duplicazioni
e una gestione degli
autovelox volta solo a fare
cassa. In particolare, i
Prefetti dovranno
individuare i punti critici
per la circolazione dove si
registrano più incidenti
(con riferimento al biennio
precedente) e a quel punto
dovranno mettere a punto un
sistema per controllare la
velocità.
Il tutto sotto il controllo
della Polizia Stradale che
ha ottenuto così - è questa
la novità più grossa - il
coordinamento operativo dei
servizi, con il compito
anche di monitorare i
risultati dell'attività di
controllo svolta da tutte le
forze di polizia e dalle
polizie locali.
Dovrebbe quindi essere del
tutto scongiurato l'uso
indiscriminato che alcuni
comuni fanno degli
Autovelox, facendoli gestire
dalle polizie locali, con il
solo scopo di fare cassa. Il
meccanismo è noto: piazzare
rilevatori di velocità in
zone dove non è chiaro il
limite, in altre dove è
stato appena abbassato e in
altre nascondendo
completamente le
apparecchiature.
Viene da chiedersi a questo
punto come faranno a
sopravvivere alcuni comuni,
visto che in molti casi il
ricavato delle multe
rappresenta più della metà
del bilancio comunale...
Staremo a vedere. Quello che
conta - finalmente - è il
fatto che si associa sempre
di più l'uso di Autovelox al
miglioramento della
sicurezza stradale, con
grandi vantaggi per tutti.
Ed è proprio con questo
spirito che, oltre ad avere
la gestione delle
apparecchiature solo da
parte dagli operatori di
Polizia, ora ci sarà un
controllo periodico
obbligatorio di funzionalità
degli apparecchi, ma anche
nuove segnalazioni della
presenza delle postazioni di
controllo.
Secondo un'anticipazione del
Rapporto "Gli Italiani e
l'auto" (che l'ACI
presenterà a settembre con
il Censis), si scopre che
gli automobilisti temono più
chi guida veloce di chi
guida ubriaco. Lo studio
evidenzia i fattori di
stress al volante,
sottolineando la scarsa
fiducia degli automobilisti
nei confronti degli altri
utenti della strada, il cui
comportamento
irresponsabile,
imprevedibile e distratto
viene riconosciuto come il
primo elemento di rischio
per chi è in viaggio.
(21
agosto 2009)
Lo scandalo
autovelox sul settimanale VERO
Giuseppe Sangiovanni
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