Cari amici del P.D.L.,
di seguito al
precedente
intervento, inviato agli inizi
del c.. m. e rimasta senza un
gradito riscontro, riscrive il D.r
Cammarata Salvatore, dopo che il
Ministro Tremonti, lunedì 07 del c.
m., è tornato sui temi dello
sviluppo socio-economico frenato nel
Paese dalla diffusione della
criminalità del Sud e dopo che si è
riaperto il dibattito sulla
questione-mafia, ma presto è stato
richiuso.
La delinquenza, specialmente quella
nella P. A. e quella mafiosa,
emargina i più onesti e competenti
dalla vita sociale e, soprattutto,
dai posti di responsabilità pubblica
soffocando lo sviluppo di qualunque
paese. In particolare, la mafia, che
tende ad espandersi ovunque come
delle metastasi, non consiste solo
in un numero definito, anche se
grande, di boss e di gregari che
riempiono le pagine di cronaca nera.
Questi ultimi costituiscono una
sorta di “punta di iceberg” di una
sub-cultura mafiosa, cioè non
legalista, che è diffusa nel Sud e
che è quella che va combattuta e
debellata, nell’interesse di tutti,
poiché costituisce il retroterra nel
quale tutte le mafie proliferano e
si rigenerano. Non è sufficiente,
dunque, individuare, processare ed
incarcerare gli autori materiali dei
reati ed i loro mandanti!
Lo scrivente suggerisce ancora una
volta la lettura della nota n. 1 del
suo lavoro su “Personality Disorders”,
presentato all’XI Congresso degli
Psicologi Europei svoltosi ad Oslo,
agli inizi di luglio del c. a., che
offre sinteticamente degli spunti di
analisi che potrebbero essere utili
all’azione dei vostri politici di
riferimento, poiché è stata scritta
da chi “vede” la situazione
dall’interno, sa fare autocritica e
- spera – ha anche gli strumenti
del mestiere per poterlo fare in
modi adeguati.
Per leggerla,
potete visitare il sito
www..cammaratasalvatore.it,
cliccare su “Personality Disorders”,
a destra, e cercarla in basso allo
scritto.
Vi ringrazia e Vi porge i suoi
migliori auguri di buon lavoro.
D.r Cammarata Salvatore
|