13 settembre 2009

La tecnica dei falsi giornalistici

segnalazione di Fulvio Del Deo

 

 

fonte: http://www.malainformazione.it/index.php

 

 

 

 

"In guerra la prima a morire è sempre la verità": lo sanno tutti. Ma se la guerra è permanente, se la guerra va coltivata, se è importante tenere alto il livello dello scontro e non raggiungere mai una soluzione... che si fa?

Semplice: la verità va uccisa ogni giorno. La metodicità diventa importante. Coltivare l'odio diventa di capitale importanza.

Ci eravamo lasciati, prima della pausa estiva, con alcuni esempi di bufale propagandistiche circa la vicenda israelo-palestinese costruite anche ben al di là dei momenti di 'guerra guerreggiata'. Con una media che indicativamente pare di uno scandalo al mese sono continuate le bufale riguardanti l'esercito israeliano.

La campagna sulle bombe al fosforo, per esempio, non si è fermata. Ma altre sono state imbastite, e altre probabilmente seguiranno, con una tecnica sempre identica:

(1) primo step di costruzione sul posto dello scandalo a cura di fonti interessate o politicamente corrette e sedicenti 'indipendenti';

(2) lancio su un'agenzia o un media che garantisca la diffusione;

(3) fiammata di interesse e rilancio e copincolla su scala internazionale. Dopo le polemiche segue una fase di relativa calma e poi il ciclo si ripete.

 

 

 

 

 

Israeliani che rubano organi ai poveri palestinesi, nella bufala montata da un giornale svedese ripresa un po' da tutto il mondo:

http://www.malainformazione.it/schede/64/index.htm?c1252672369

 

 

Intanto, in Iran il traffico di organi è gestito e incoraggiato dallo stato:

http://www.jaman.com/movie/Iranian-Kidney-Bargain-Sale/05U1hDxGAGWU/

 

 

 

     

  Il Crogiuolo


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