NEL
DISINTERESSE DEI CITTADINI
Tra ribaltoni e scandali
si celebra
il funerale della
(mala)politica
La crisi
economica determina scenari imprevedibili. Da
troppo tempo ormai le piccole imprese denunciano
l’estrema condizione di precarietà in cui
versano. Mancanza di infrastrutture e nessun
piano serio per la loro realizzazione. Per fare
un esempio: sono anni che sembra imminente
l’apertura dei cantieri per il raddoppio della
Benevento — Caianello; non sono mancati i titoli
sui giornali, le interviste, le riprese
televisive per il politico di turno.
Ma non
c’è nulla di concreto sulla data di inizio
lavori, come se non bastassero poi i precedenti
di tante opere iniziate e mai finite, l’elenco
delle incompiute riempirebbe più di un libro. La
speranza di realizzare il raddoppio della
superstrada subisce gravi colpi, anche perché
ogni tanto spuntano cantieri proprio ai confini
del tracciato e questo è un sintomo che forse a
tutt’oggi manca una definizione del progetto
esecutivo. Staremo comunque a vedere ed a
vigilare.
La cosa che più
infastidisce è la continua agitazione, nel
completo disinteresse della comunità
amministrata, di alcuni rappresentanti
istituzionali, a cui sembra sfuggire la
particolare gravità del momento.
La provincia di Napoli, che
stanzia ben 40.000 euro per corsi anti stress ai
propri dirigenti, è forse soltanto un piccolo
esempio, ma è significativo di come si possano
dilapidare i soldi pubblici. Gli immobili e le
proprietà degli enti, tra cui la regione ed il
comune di Napoli, sono lasciati in totale stato
di abbandono e gestiti in maniera oltremodo
discutibile se è vero, come è vero, che sono
affittati a canoni mensili di pochi euro. Gli
immobili che invece la Regione e gli altri enti
prendono in fitto sono pagati centinaia di
migliaia di euro. Valga su tutti, come esempio,
il costo della sede di rappresentanza
statunitense della Campania, un altro classico
esempio di spreco.
I casi di corruzione sono
all’ordine del giorno ed anche nella relazione
annuale della Corte dei Conti è stato
apertamente denunciato il malcostume, che è
tipico degli enti pubblici e che rappresenta la
vera palla al piede che frena lo sviluppo del
Sud. Qui anche i piccoli enti pubblici sono
affannosamente impegnati a promuovere la
"crescita" ed ecco che organizzano concerti,
viaggi, cene, conferenze, stati generali, notti
bianche. Tanto paga il cittadino a cui poi viene
dispensato il divertimento "a gratis".
A volte i nostri politici
sembrano non capire: i cittadini odiano e non
accettano i ribaltoni, ovvero i cambi di casacca
degli eletti, che cambiano partito o
schieramento politico, ma odiano ancor di più
chi continua a sprecare denaro pubblico. I
cittadini sono alla ricerca della buona
politica, se trovano come interlocutore una
persona credibile e che realmente si interessa
dei problemi del territorio che rappresenta essi
sono pronti a tributargli fiducia e stima ed
anche voti, ovviamente. Altrimenti non c’è
scampo: penso che soprattutto in Campania i
cittadini siano pronti a celebrare il funerale
della (mala)politica.
ing Pietro Di Lorenzo -
imprenditore

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