Sono ben due i
rappresentanti sanniti nel Parlamento Europeo.
Possiamo esultare, al di là delle legittime
distinzioni politiche, perché questa è
un’occasione storica per tanti motivi, uno dei
tanti è certamente quello rappresentato dal
fatto che questo periodo (2007/2013) è proprio
l’ultimo che vede la Campania “obiettivo uno”.
Dal 2013 i finanziamenti europei per la nostra
regione, saranno drasticamente ridotti. Nel
contempo, il sannio continua a vantare la
rappresentanza di ben quattro consiglieri
regionali. Ma torniamo all’Europa, a quella
comunità che sognavamo, quel grande bacino di
giovani, uomini, donne, imprese che dovevano
competere “alla pari” con gli altri continenti e
portare la nostra Italia ad agganciare uno
sviluppo concreto e duraturo. C’era la
prospettiva, ed anche la promessa politica,
rinnovata ad ogni tornata elettorale, di portare
il sud e la campania in europa. Quest’ultima
cosa non appare a tutt’oggi verificata! Forse è
vero il contrario!
Per affrontare le
questioni di sovraproduzione abbiamo assistito
alla moltiplicazione delle “quote” che, anche se
giustificabili, sono state in gran parte causa
di sprechi e ruberie. E allora via con la
distruzione degli esuberi. Vigneti, uliveti, ed
altri impianti da un giorno all’altro sono stati
distrutti, per poi magari impiantarli di nuovo a
distanza di pochi anni. Abbiamo assistito, senza
poter intervenire al brutto destino di ottimi
prodotti della nostra terra (arance, mele,..)
mandati al macero per stabilizzare il mercato
europeo. Finanziamenti che improvvisamente
arricchivano persone all’apparenza senza
scrupoli e senza un lavoro. E poi ancora norme,
leggi, regolamenti, che definivano la dimensione
giusta della “zucchina” e poi una serie di
indicazioni per la produzione ed il
confezionamento del pane, della pasta, della
pizza. Tutte cose che in definitiva ci hanno
allontanato dall’Europa.
Per non parlare
dei fondi strutturali, finanziamenti che, ad
esempio, nella nostra regione, non hanno
determinato benefici visibili. O meglio,
l’entità delle somme spese, non giustifica il
tipo di opere realizzate. Anche oggi, i fondi
europei, sono assegnati e poi spesi senza
indicazioni precise sugli obiettivi da
raggiungere. Ed allora ognuno procede con i
soliti interventi a pioggia. Quelli che sembrano
accontentare gli amici, ma poi scontentano
tutti. Nella nostra provincia abbiamo bisogno di
infrastrutture e servizi, non ci stancheremo mai
di ripeterlo. Il raddoppio della Benevento –
Caianello è un’opera fondamentale, così come il
collegamento Benevento – Caserta. Moltissimi
comuni sono ancora senza impianti di depurazione
e senza un’efficiente rete fognaria. Gli
acquedotti in gran parte del sannio sono
insufficienti ed in tanti casi ridotti a
groviera, con perdite di acqua potabile e gravi
danni economici. Tante sono poi le proposte
concrete che vengono dal territorio, basta
ascoltarle!
Fondamentale per
la nostra provincia e per il tessuto produttivo
è quindi inserirsi in una corretta azione di
sviluppo, forse, con l’aiuto concreto
dell’Europa, si potrebbe ancora fare. Noi ci
crediamo: Auguri ai nostri europarlamentari. E
visto che siamo in tema augurale, tanti Auguri
di buon lavoro ai nuovi Sindaci. Perché c’è
ancora tanto LAVORO da fare per portare il
Mezzogiorno nell’Europa che ci era stata
promessa. Nell’Europa che …..sognavamo!”
Benevento 22
giugno 2009
ing. Pietro Di Lorenzo -
imprenditore

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