da
www.impresecheresistono.org
il resoconto ufficiale della manifestazione
delle ICR (impresecheresistono) tenuta a Roma
ieri 21 luglio.
"Innanzitutto un ringraziamento a tutti i
partecipanti, che hanno dedicato tempo e fatica
a rappresentare gli interessi e i problemi delle
PMI italiane. Un grazie soprattutto al gruppo
piemontese che con la sua costanza e la sua
dedizione ha consentito la realizzazione di
questo risultato.
Dopo il raduno in Piazza della Repubblica, il
corteo ha mosso verso il Ministero dell'Economia
e delle Finanze sito in Via XX Settembre. Qui
una delegazione é stata ricevuta dal vice capo
di gabinetto dott. Delle Femmine che ha
visionato le richieste di "Impresecheresistono". Tali
richieste sono state ritenute condivibili ed é
stato preso l'impegno formale di sottoporle al
vaglio tecnico degli uffici e successivamente
alla valutazione politica del Ministro Tremonti
per l'eventuale inserimento degli stessi nel
decreto anti-crisi in discussione alla Camera.
Successivamente la delegazione é stata ricevuta
alla Camera dei Deputati dagli onorevoli
Colaninno, Fromer e dal presidente della
Commissione Attività produttive On. Andrea
Gibelli.
Un
ringraziamento ai mezzi comunicazione che hanno
seguito la manifestazione.
Il bilancio dell'iniziativa "romana" può dirsi
assolutamente positivo, cerchiamo quindi di
riassumere per punti ciò che sta accadendo:
ICR gruppo
spontaneo di PMI ha iniziato a interloquire con
le istituzioni (Regione, Ministero, Camera dei
Deputati) con il preciso scopo di portare le
istanze
ritenute più
utili al momento per le piccole e medie imprese;
questa azione di megafono o di terza voce
(complementare/aggiuntiva e non sostitutiva
rispetto alla politica e alle associazioni
istituzionali di categoria) sta suscitando
l'interesse (prima era solo curiosità) dei mezzi
di informazione sia locali che nazionali;
le proposte di
ICR vengono da tutti (politici, gionalisti,
burocrati ministeriali) ritenute condivisibili e
soprattutto ragionevoli proprio perchè pensate
con un limite temporale ben definito utile per
superare la gravissima crisi;
dato per
assodato il consenso unanime alle proposte
presentate, i problemi si presentano quando si
passa all'attuazione delle stesse. Chi governa e
sta in maggioranza dice che condivide ma che non
ci sono le risorse di bilancio, chi sta
all'opposizione dice di essere d'accordo e
pronto a votare le proposte, ma si capisce
immediatamente che se fossero al governo
direbbero lo stesso che non ci sono i soldi;
da sottolineare
come il problema delle risorse, tutti ovviamente
conosciamo lo stato pessimo del bilancio
italiano, rischia talvolta di diventare un
alibi. Faccciamo l'esempio dello spostamento
della data del referendum di 2 mesi fa, é
costato circa 200 milioni di euro a causa dei
veti incrociati (destra e sinistra senza
distinzione) dei partiti, con questi 200 mil.
qualcosa si poteva fare in più per le PMI in
difficoltà vero? Moltiplicando questo caso per
10 o per 20 si capisce subito come il problema
delle risorse possa essere visto sotto una luce
diversa;
l'alibi della
mancanza di soldi spinge inoltre a non prendere
in considerazione proposte che non costano nulla
come la legge sul modello francese per la
certezza dei termini di pagamento, oppure che
costano poco come l'Iva per cassa oltre i
200.000 euro di fatturato; inoltre occorre
tenere presente che anche le altre proposte che
abbiamo fatto costano oggi ma fanno risparmiare
domani, perchè se nell'autunno molte PMi
chiuderanno o licenzieranno i costi sociali ed
economici si scaricheranno sul bilancio dello
stato;
é da
sottolineare inoltre un certo stupore che
leggiamo sulle facce dei politici e dei
funzionari ministeriali incontrati, la domanda
che si legge sulle loro facce é di questo tipo "
Comprendiamo che c'é un po' di crisi, ma perchè
voi che non avete mai chiesto nulla, oggi venite
a fare delle richieste a noi? perchè non
continuate a cavarvela da soli come avete sempre
fatto"; il fatto che al Ministero nessun livello
politico (ministro, viceministro, sottosegretari
vari) ci abbia ricevuto se non un volenteroso
quanto gentile vice capo di gabinetto, la dice
lunga sulla sottovalutazione del problema;
per adesso
alcuni piccoli risultati sono stati raggiunti:
la Tremonti Ter ,i cui effetti tuttavia saranno
tutti da misurare, e l'annunciata moratoria
sulle scadenze di mutui e leasing (anche se pare
che i tempi di attuazione siano previsti in 120
gg!!), vedremo se nel decreto anticrisi ci sarà
qualche positiva novità;
il vero problema di fondo con cui
ci dobbiamo confrontare é la mancanza di
rappresentanza del mondo delle PMI, l'abbiamo
già detto in tutte le salse, un gigante che si
comporta da nano! Per adesso questa é la
situazione. ICR con la limitatezza delle sue
risorse é un nano che vuole comportarsi da
gigante!"
Ing. Pietro Di Lorenzo -
imprenditore
(che resiste)

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