In merito alla richiesta di traduzione in
guardiese della poesia ‘mare e scogliera’
del sig. del Deo e per quanti come me, sono
attratti dalla particolarità di questo
dialetto, voglio segnalare la recente uscita
di un delizioso lavoro editoriale ‘parole
nel tempo’ del prof. Enrico Garofano.
E’ una raccolta di termini dialettali
guardiesi (diverse migliaia) con relativa
traduzione ed etimologia che insieme ad
altri libri come ‘proverbi per un anno’ e
‘nostalgie’, del prof. Silvio Falato,
possono essere d’aiuto a chi ne fosse
interessato.
Per quanto conosca anch’io questo dialetto e
ne conservo, consapevolmente,
l’inconfondibile inflessione, non credo sia
possibile né giusto, accingersi ad una
traduzione. Per prima cosa, termini come
scogliere e libeccio sono tipici di un’area
marinara e quindi semisconosciuti a
quest’ambiente e poi, a mio avviso, anche se
si trovassero dei termini plausibili non
riuscirebbero ad evocare sufficientemente e
con la giusta emotività, la poetica di chi
l’ha scritta e del suo modo di esprimersi.
Sono consapevole però, che un adattamento ad
una lingua diversa aiuta notevolmente a
comprendere il senso complessivo di una
composizione, sia essa una poesia, una
canzone o un film ma lo riserverei ai casi
in cui, l’intero impianto linguistico è
differente.