Ci sono alcuni
drammi che perdono la loro dimensione personale
si allargano e coinvolgono il mondo emotivo di
ognuno di noi, si insinuano nella nostra mente e
diventano parte della nostra coscienza
stravolgendo le nostre sensibilità, rendendole
ancora più fragili e soprattutto, proprio come
un terremoto, ti trasformano in modo tale che
nulla da quel momento in poi sarà come prima.
La mia
sensibilità, in genere, porta a ritrarmi su
alcune cose, ad assumere una dimensione intima,
personale, difficile da condividere anche con le
persone più care e così trovo più giusto il
silenzio, eppure ho trovato uno scritto di una
giovane autrice, a parer mio molto bello, che
riprendo perché credo possa aiutare ad elaborare
nel tempo il lutto collettivo, per le tante vite
spezzate, che ci portiamo e resterà sempre,
indelebile, dentro la nostra “anima”.
Mastica
e sputa
Sono Nina, ho
ventidue anni...
Colleziono righe.
L’ho già detto?
... Righe piccole,
orizzontali...
Sono Nina Turner
Scicolo. Sono stonata. Mamma lo sa e non ci
piange più.
Mia nonna si
chiama Ada e non ci sente.
Croque madame...
Lei li mangia. Anche due alla volta.
Colleziono...
... Ho freddo.
Ho addosso una
maglia a righe. Rosa e nera. Righe grandi.
Manica lunga.
Mastica e sputa
Sono Nina...
Mastico, ho
qualcosa in bocca...
Il sapore è
orrendo, allora sputo tutto fuori.
Mi sembra di
masticare i miei denti.
Ho freddo, ho male
alle gambe, ho male alla testa, ho male alle
orecchie, ho male agli occhi, ho sonno, ho male
alla faccia, ho male al collo. Ho freddo.
Ho freddo.
Non trovo le mie
gambe. Chi ha preso le mie gambe? Non le sento
più.
Mastica e sputa
Sono Nina...
Colleziono
maglie... a righe.
Righe grandi,
righe Turner, righe Ada...
Devo parlare per
non dormire, l’ho visto fare nei film, ma la
voce non mi esce e allora penso.
Devo pensare per
non dormire.
Colleziono
maglie...
Non so da quanto
tempo sono qui sotto.
È da quando le
stelle fosforescenti attaccate al soffitto di
camera mia mi sono cadute addosso, portandosi
dietro il lampadario e tutti i muri.
Era notte.
Le stelle sono
cadute.
Desiderio... se le
stelle cadono, si esprime.
Mastica e sputa
Nina...
Colleziono maglie
a
Righe
Nina...
Stelle cadute
Esprimo un
Desiderio
Volare via
Volare
Volare
Ho visto Nina
Volare
Ho visto Nina
Volare!
Ho visto Nina!
Volare!
“Ho visto Nina!”
Nonna Ada è sorda,
lei non parla, grida. Ora grida più forte che
mai.
“Ho visto Nina!”,
grida.
E scava.
Sono Nina,
ho ventidue anni,
colleziono maglie
a righe.
Righe grandi,
righe piccole...
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