(AGI)
- Roma, 17 set. - Dopo l'attentato di oggi a
Kabul e' stata rinviata la manifestazione di
sabato a Roma per la liberta' di informazione.
"Con profondo rispetto verso i caduti,
nell'espressione di un'autentica, permanente
volonta' di pace quale condizione indispensabile
di una informazione libera e plurale capace di
rappresentare degnamente i valori della
convivenza civile", la Federazione Nazionale
della Stampa Italiana, ha deciso, d'intesa con
le altre organizzazioni aderenti (Cgil, Acli,
Arci, Art. 21, e numerose associazioni
sindacali, sociali e culturali), di rinviare al
3 ottobre
la manifestazione per la liberta' di stampa
programmata a Roma
Il
3
ottobre a Roma in piazza del Popolo si
manifesta
La
situazione è gravissima. Il regime mediatico del
Grande Ipnotizzatore inizia a sgretolarsi:
prostitute, minorenni, inchieste sui rapporti
con la mafia, la Consulta in agguato sul Lodo
Alfano in ottobre, il delirio pubblico con
Zapatero l'altro giorno, gli attacchi del Pais,
di Murdoch e dei suoi media, il calo dei
consensi, la guerra con la Chiesa e le
dimissioni di Boffo.
La
terra trema. Allora il Giullare Televisivo fa un
tentativo disperato: indurre l'ennesimo
incantesimo, modificare la percezione della
realtà. Fra pochi giorni si consegnano una
manciata di case ai terremotati d'Abruzzo e lui
deve dimostrare che ha mantenuto le promesse,
nascondendo la verità: le case per gli
abbruzzesi non ci sono e migliaia sono ancora
nelle tende e in casette di legno col freddo
alle porte. Allora serve Bruno Vespa, uno
speciale Porta a Porta sulle case pronte... Ma
bisogna bloccare altre voci fuori dal coro.
Bisogna spegnere i programmi fastidiosi. Tutti
devono guardare alla tv la stessa cosa: il
Giullare Sorridente.
Ed
allora... Ballarò non va in onda. AnnoZero è
bloccata. Matrix su Canale 5 è rinviata. Nessun
rivale per Vespa, che obbedisce. Michele Santoro
a Repubblica Tv (video sotto) dice apertamente
che Berlusconi sta bloccando trasmissioni
fastidiose. I giornali stranieri lanciano
l'allarme democrazia in Italia. Il 3 ottobre
a Roma in piazza del Popolo si manifesta per la
libertà di stampa. Io ci sarò. E con la
videocamera.
L'intervento di Michele Santoro a
Repubblica TV del 14 Settembre 2009
Libertà di stampa, la Cgil in
piazza "Il 19 settembre è decisivo esserci"
Parla il segretario confederale
del sindacato Fulvio Fammoni: "E' un tema
fondamentale per la democrazia.
Siamo ben oltre, ormai, il
conflitto di interessi"
ROMA-
"Non solo ci saremo, ma faremo tutto il
possibile perché sia una grande
manifestazione". Fulvio Fammoni è segretario
confederale della Cgil, e ha tra le sue
deleghe anche quella delle politiche per
l'informazione e la comunicazione. E
assicura l'impegno del sindacato per la
riuscita, il più "plurale e ampia
possibile", dell'iniziativa per la libertà
di informazione indetta dalla Federazione
della Stampa in piazza del Popolo a Roma.
L'appuntamento è per le 16 del 19 settembre,
a Roma, in piazza del Popolo. "Ci aspettiamo
tante persone, con tante bandiere diverse".
Con la Cgil hanno aderito anche Arci, Acli,
Libertà e Giustizia, Articolo 21, Libera
informazione e i Comitati insegnanti
precari. L'intervento principale, sul palco,
sarà una "lezione" del professore Valerio
Onida, già presidente della Consulta.
L'adesione della Cgil è arrivata subito.
Perché?
"Perché siamo di fronte a un tema di
libertà. Un tema decisivo. La libertà di
informazione e di espressione è un concetto
fondamentale per la democrazia di un Paese.
Se è a rischio, diventano a rischio anche la
democrazia e le sue conquiste".
Eppure c'è chi sostiene che tale rischio non
esiste, e che dire libertà di stampa a
rischio è come dire una barzelletta.
"Per avere una idea della situazione in cui
siamo basta leggere l'ultima classifica di
Freedom House, che declassa l'Italia a paese
'parzialmente libero' in materia di
informazione. Siamo ben oltre, ormai, il
conflitto di interessi. E attenzione: si
diventa parziamente liberi orientando in
maniera sistematica l'informazione ma anche
con il semplice silenzio".
A che si riferisce?
"Si guardi il mondo del lavoro. Come
sindacato non posso che constatare
l'oscuramento intenzionale e pressoché
totale delle tematiche del lavoro".
E come lo spiega?
"Se gran parte dell'informazione si muove,
all'unisono, per mandare un messaggio
forzoso di ottimismo, i problemi reali del
mondo lavoro devono essere taciuti".
Nel concreto, quale contributo darà la Cgil?
"La nostra mobilitazione su questo tema è
decisa e convinta. Ma noi siamo solo una
parte, e l'augurio è che la manifestazione
del 19 settembre sia il plurale e affollata
possibile, con tanta gente e tante bandiere
diverse. E soprattutto, che tutto non
finisca lì".
Come?
"Il 19 settembre deve essere solo l'inizio.
L'attenzione su questo tema deve restare
alta. Sarebbe importante che l'appuntamento
nazionale si ramificasse poi in tante
iniziative locali".
Sul tema delle regole e della libertà non è
possibile ritrovare un primo terreno di
unità con le altre confederazioni?
"Il problema della libertà di informazione
non può non essere un terreno comune".
Floris a Repubblica TV: decisione
inspiegabile sullo slittamento di ballarò
Enzo Di Frenna segnala l'articolo dell'avvocato
Guido Scorza in cui si denuncia il nuovo disegno
di legge presentato in Parlamento in questi
giorni che farà molto peggio del DDL Alfano
contro cui abbiamo combattuto.
Il mio canale suStreamit.it-
la nuova web tv in alta definizione Enzo Di Frenna
La prima web tv in alta definizione è stata
inventata da ragazzi italiani.Si battono per un
nuovo concetto di televisione: libera,
intelligente, condivisa. La vecchia tv italiana
è invece controllata da una lobby
politica-finanziaria, che ha l'obiettivo di
gestire il consenso: veicola valori discutibili,
infomazione manipolata, trascura i grandi temi
sociali.La
web tvnon
ha bisogno di concessioni televisive per
trasmettere.
Può dunque rappresentare l'alternativa e
favorire la nascita di una Italia migliore. Sul
eblog trovate le mie video-inchieste.