Il Quaderno.it 25/07/2009
Fuoco amico colpisce la De Girolamo. Il
Giornale: 'E' dilettante allo sbaraglio'
Bufera su Nunzia De Girolamo dopo alcune
interviste rilasciate a quotidiani nazionali
sulla visita a settembre di Silvio
Berlusconi a Pietrelcina per chiudere la
festa del Popolo della Libertà. La deputata
beneventana è finita sotto le grinfie de “Il
Giornale”, di proprietà della famiglia del
presidente del Consiglio, che oggi in prima
pagina pubblica un editoriale pungente di
Filippo Facci che stronca senza appello le
dichiarazioni rilasciate della De Girolamo.
Il giornalista, che è anche collaboratore di
Mediaset, definisce la parlamentare una
dilettante allo sbaraglio che avrebbe fatto
meglio a tacere. L’intervista della De
Girolamo, apparsa ieri su “Il Riformista”,
viene addirittura apostrofata come
“demenziale”. Pubblichiamo di seguito il
testo integrale dell’articolo a firma di
Facci.
“Ecco, sì, quando invocavo che i
dilettanti allo sbaraglio evitassero il
ridicolo intendevo esattamente questo.
Intendevo che potesse saltarsene fuori
una come la deputata azzurra Pdl Nunzia
Di Girolamo, per esempio, a meritarsi un
titolo di giornale come il seguente:
‘Berlusconi da Padre Pio, porterò il
presidente dove ricevette le stigmate’.
Complimenti, un tempismo eccezionale, un
istinto tattico da Che Guevara.
Vedete, non mi stancherò mai di dirlo:
mesi fa, prima che fosse sommerso e
superato da coltri di sterco e di
schiuma gossippara, ci fu un momento in
cui fu discussa una questione autentica
e che non aveva certo inventato
l'Espresso, anzi, era nata a destra;
riguardava la qualità delle liste e dei
parlamentari, il diminuito status dei
medesimi, l'accondiscendenza e la beltà
come requisiti nel casting per le
candidature: a destra come a sinistra: o
quasi. Non è che l'abbia originato
Patrizia D'Addario, il dibattito su
questo: né finirà con lei.
La qualità di una candidatura, per
capirci, significa anche credibilità
mediatica, sensibilità politica,
mancanza di compiacimento nel rilasciare
interviste demenziali. Vede, signorina
Di Girolamo: tra l'occuparsi di una
battona pugliese e l'occuparsi di un
santo di Pietrelcina, almeno secondo me,
la normalità esiste, e nel mezzo, le
dico la verità, l'obiettivo è poter
tornare a occuparsi serenamente proprio
di quelle come lei”.
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On. Nicola
Formichella
29-07-2009
Ho letto con poco
stupore le dichiarazioni pre-vacanziere che
molti si sono affannati a fare sull’idea
dell’on. De Girolamo di invitare il Presidente
del Consiglio alla festa del PDL di Pietrelcina.
Allora per esercizio dialettico, per chiarezza e
soprattutto per divertimento personale penso che
sia utile ribadire 5 punti importanti:
1.
L’idea del Coordinatore
provinciale del PDL è una grande idea in linea
con il lavoro che tutta la classe dirigente del
nostro partito porta avanti da un anno. La festa
del PDL è un modo per ringraziare, coinvolgere,
discutere, confrontarsi e passare momenti
conviviali con tutti gli elettori sanniti che
hanno dato la loro fiducia al Presidente
Berlusconi alla scorse politiche (ricordo a
memoria di molti che sono stati più del 50%).
2.
I detrattori, tranne Facci che
non è sannita e non può saperlo, dovrebbero
facilmente capire che nella provincia di
Benevento ci sono solo tre luoghi attrezzati per
ospitare molte persone: Telese Terme,
Pietrelcina e Benevento città. Se escludiamo
Telese Terme dove la Festa di partito vorrebbe
ripeterla Mastella e Benevento città dove
potrebbero presentarsi problemi logistici e di
date visti gli altri eventi in programma non
resta che Pietrelcina.
3.
I detrattori, Facci compreso,
dovrebbero ancora facilmente capire che la
presenza del Presidente del Consiglio e
l’organizzazione di una Festa dove sono stati
invitati anche esponenti dell’opposizione può
creare una occasione per far conoscere la nostra
terra ad un grande numero di persone. E’
elementare intuire quali ricadute positive
potrebbe avere il nostro territorio.
4.
Il consigliere provinciale che si
è divertito con argute argomentazioni tra la
filosofia politica, i sistemi elettorali e il
gossip potrebbe dedicarsi di più all’Ente in cui
è stato eletto in modo da dare il suo contributo
alla gestione amministrativa della nostra
provincia. Tutti ancora aspettiamo che l’Ente
provinciale inizi finalmente ad amministrare.
5.
L’on. Mario Pepe, persona di
grande cultura e di grande esperienza potrebbe
spiegare ai sui compagni di partito che si è
eletti per lavorare nelle istituzioni e non per
chiacchierare sempre. Poi se si occupa di Santi
e di Chiesa ben venga. Da lui siamo disposti ad
avere consigli e ad imparare. Se organizza una
scuola di formazione per amministratori e
dirigenti politici noi tutti saremo presenti
quali diligenti discenti.
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