Nei giorni scorsi, esattamente il 12 luglio,
sulle pagine del suo blog –
www.beppegrillo.it – il comico
genovese ha annunciato la propria candidatura
alla segreteria nazionale del Partito
Democratico che sarà contesa attraverso il
sistema delle elezioni primarie il prossimo 25
ottobre.
La
notizia ha colto tutti di sorpresa, spiazzando i
dirigenti storici (D’Alema, Bersani, Fassino,
Franceschini, ecc.) che appartengono alla
nomenclatura del partito e hanno già opposto un
secco rifiuto sostenendo che Grillo “non
condivide il progetto del PD” oppure perché “ha
sempre attaccato il partito”. A giudicare dalla
notevole irritazione con cui i suddetti
dirigenti hanno reagito alla netta posizione di
Grillo, sembra non ci sia alcun margine di
mediazione, almeno per il momento.
Tuttavia, due dei quattro candidati alla
segreteria, il senatore Ignazio Marino e Mario
Adinolfi, sembrano d’accordo o, comunque, non
hanno manifestato obiezioni alla candidatura del
comico, che sta ricevendo ampi consensi in vari
settori della base del partito e ancor più nel
bacino d’utenza della Rete, frequentata da
migliaia di internauti.
In
modo particolare, il sostegno più convinto ed
entusiastico proviene dai numerosi fan e
visitatori del sito web di Beppe Grillo. Il
quale non nasconde affatto le sue intenzioni che
sono senza dubbio ambiziose, ossia generare e
diffondere il “virus” del rinnovamento, non
tanto e non solo all’interno del Partito
Democratico, quanto all’interno del sistema
politico e soprattutto della società italiana
nel suo complesso.
Attualmente il punto più polemico e controverso
dell’intera vicenda sembra essere l’iscrizione
di Grillo al PD. Infatti, mentre i vertici
nazionali del partito sono fermamente decisi a
negare ogni possibilità di tesseramento,
invocando i termini e le norme statutarie, un
circolo territoriale dell’Irpinia, esattamente
il circolo “Martin Luther King” di Paternopoli,
ha già provveduto a tesserare il comico
genovese, provocando reazioni di netta chiusura
e contrarietà a livello dirigenziale:
http://www.corriere.it/politica/09_luglio_17/grillo_tessera_avellino_58ca053a-72d2-11de-a0f6-00144f02aabc.shtml.
Dunque, questa non sembra una delle solite
esternazioni e provocazioni alla maniera di
Beppe Grillo, ma una seria e decisa iniziativa
tesa a sconvolgere gli equilibri interni al
Partito Democratico e a trasferire i cavalli di
battaglia storici del “grillismo” dentro il
sistema politico istituzionale. In particolare,
in una intervista resa al blog Reggionelweb –
www.reggionelweb.it – Grillo annuncia quali
saranno le proposte che metterà in campo: “acqua
pubblica, rifiuti zero, energie rinnovabili ed
efficienza energetica, Internet, cemento zero,
due legislature e poi a casa, il voto di
preferenza, la legge sul conflitto d'interessi e
sulle concessioni televisive, contro la base
militare a Vicenza”.
La
”mozione Grillo”, così come è stata
simpaticamente definita la sfida lanciata dal
celebre blogger, sembra possedere tutti i
requisiti necessari per contendere la leadership
nazionale ai big storici del Partito
Democratico. Anzi, sembra avere proprio una
marcia in più, derivante da un approccio molto
chiaro, semplice e diretto, non di tipo retorico
e politicista, rispetto alle questioni concrete
che sono da affrontare e risolvere e che
investono la vita quotidiana dei cittadini del
nostro Paese.
Il
panico e lo sgomento che la clamorosa uscita di
Beppe Grillo ha seminato nel gruppo dirigente
del Partito Democratico, tradiscono in qualche
misura un segnale di insicurezza e debolezza di
un partito che sembra precipitato in uno stato
di profonda crisi interna che probabilmente solo
un “matto” come il comico genovese potrebbe
provare a risanare. Inoltre, non è neanche detto
che i vasti consensi espressi oggi a favore
dell’ingresso di Grillo nel PD e della sua
candidatura alla segreteria nazionale, possano
in seguito tradursi in una crescita di consensi
e di voti a beneficio del partito stesso.
Lucio Garofalo
15
luglio 2009
La commissione di
Garanzia del PD mi ha lanciato una
fatwa: "Non e' possibile la registrazione di
Beppe Grillo nell'anagrafe del Pd poiche' egli
ispira e si riconosce in un movimento politico
ostile al PD. La delibera verra' resa nota sul
sito nei prossimi giorni''.
In una sola frase hanno ammesso che:
1. esiste un movimento politico popolare
2. tale movimento è "ostile" al PD
3. se un cittadino può iscriversi o meno al PD
(dove D sta per Democratico) lo decide una
fantomatica commissione di Garanzia, non lo
Statuto.
Il "Movimento Politico Ostile" è ostile
forse perché il suo programma è alternativo a
quello del PDL? Mentre quello del PD è invece
uguale a quello del PDL?.
Il PD è ostile alle rinnovabili, ostile al
ripristino della votazione diretta del
candidato, ostile al Parlamento Pulito, ostile a
rifiuti zero, ostile alla diffusione della Rete
e al suo accesso gratuito, ostile all'acqua
pubblica, ostile a un massimo di due legislature
per deputati e senatori, ostile alle inchieste
di De Magistris e della Forleo,
ostile a tutti i temi trattati nella
Carta di Firenze.
Il PD è invece favorevole agli inceneritori,
all'indulto di buona memoria, alle concessioni
per tre televisioni nazionali regalate da
D'Alema e da Violante allo
psiconano, all'occupazione del partito da parte
di un'oligarchia, all'acqua privatizzata, ai
conflitti di interesse, alle centrali nucleari,
alla militarizzazione di Vicenza con il
raddoppio della base Del Molin, al Lodo Alfano,
ai contributi all'editoria, all'occupazione
della RAI da parte dei partiti.
Il "Movimento Politico Ostile" è
l'esatto contrario del PD a livello di
programma, se si può parlare di programma per il
PD e non di scelte tattiche di un manipolo di
persone in cerca di occupazione. Ricordo, ad
esempio, che Fassino e sua
moglie hanno accumulato 13 legislature. Quanti
milioni di euro ci sono costati e con quali
risultati per i cittadini?
Il "Movimento Politico Ostile" è ostile
solo nei confronti di una ventina di persone,
da Bersani alla Melandri, che
si arrogano di rappresentare la volontà di
milioni di italiani e disprezzano la società
civile che ha partecipato ai Vday e che ha
eletto quaranta consiglieri nei Comuni con le
Liste a Cinque Stelle.
Il "Movimento Politico Ostile" non è
ostile verso chi vota PD, non è ostile
all'insegnamento di Berlinguer.
Il "Movimento Politico Ostile" è ostile
a un gruppo ristretto di persone che come i
maiali nella "Fattoria degli animali"
sono animali più uguali degli altri e sfruttano
la buona fede e la mancanza di alternative di
milioni di cittadini per bene, è ostile a chi
mette il ladro Bottino Craxi nel suo Pantheon
privato.
Io non sono stato
tesserato, non sono degno, non posso candidarmi
con un programma a segretario. Lo ha deciso una
commissione. Chi ha eletto questa commissione?
Chi ne fa parte? Chiedetelo al segretario
Giampietro Sestini, mail:
giampietrosestini@yahoo.it.
Una domanda a Bersani: "Bassolino inquisito
a Napoli come sta? E Carra condannato in via
definitiva è un vostro deputato?".
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?).
Noi neppure.
Beppe Grillo
17
luglio 2009
Chi garantisce il Comitato di Garanzia
del PDmenoelle? Chi lo ha nominato? Chi
suggerisce le sentenze ai Garanti? Chi sono
questi Garanti della Rivoluzione degli
Ayatollah della Poltrona? Ho cercato a
lungo i loro nomi sui giornali senza trovarli.
L'aspetto surreale e kafkiano di questi Comitati
è che nessuno sa della loro esistenza e nessuno
sa chi ne fa parte fino all'ultimo momento.
Appaiono alla bisogna, all'improvviso per
chiudere la porta in faccia, pacatamente,
legalmente, brutalmente. Per difendere lo status
quo. Senza nessuna autorità, se non quella che
viene da loro stessi. Sono organi di potere
autoreferenziali.
Quanti iscritti al PDmenoelle conoscono i
componenti del Comitato di Garanzia? E in base a
quali regole delibera? Nessuno a parte
l'oligarchia lo sa. Un blogger mi ha mandato la
lista dei Garanti con in allegato alcune
fonti.
Ecco, in anteprima nazionale, l'elenco
di chi non ha ritenuto (all'unanimità) che Beppe
Grillo possa iscriversi al PD: "poiche' egli
ispira e si riconosce in un movimento politico
ostile..." :
1 - Virginio Rognoni
2 - Luigi Berlinguer (presidente)
3 - Giuseppe Busia
4 - Graziella Falconi
5 - BiancaLuciana Trillò
6 - Giampietro Sestini (segretario)
Invito il PD a comunicare le motivazioni
della nomina dei membri di questa
fantomatica Commissione e di chi li ha eletti.
Le sezioni, i circoli, gli iscritti che non sono
d'accordo con la decisione del Comitato
dovrebbero chiederne subito ragione al PD.
Qualcuno lo ha già fatto. Da oggi ho la
tessera del PD.
Andrea Forgione,
coordinatore del circolo PD "Martin Luther
King" di Paternopoli, mi ha tesserato. E'
il primo circolo a fare outing,
non sarà l'ultimo.
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