82mila i
verbali irregolari
Al centro
dell'inchiesta una ditta di Desenzano sul Garda
Ipotesi reato:
associazione a delinquere finalizzata alla
truffa
La
guardia di finanza di Sala Consilina, nel
salernitano, ha sequestrato, in oltre 70 comuni
di diverse regioni italiane (qui
l'elenco completo), apparati autovelox non
conformi alle prescrizioni
tecnico-amministrative. Il sequestro - secondo
la
Guardia di Finanza - prefigura
l'annullamento di circa 82 mila verbali e
l'accertamento di sanzioni irregolarmente
contestate per circa 11 milioni di euro.
L'operazione, battezzata Devius, è stata
eseguita su ordine della procura di Sala
Consilina, e ha portato alla scoperta di
un'associazione a delinquere finalizzata alla
truffa ai danni di automobilisti che venivano
multati con autovelox clonati. Nel solo comune
di Camini, in provincia di Reggio Calabria, con
questi apparecchi erano state elevate 13mila
multe nel 2008.
Oltre 50 gli autovelox sequestrati, su
disposizione del procuratore Amato Barile, che
ha ordinato anche alcune perquisizioni. Al
momento non sono stati ancora resi eventuali
provvedimenti giudiziari. Al centro
dell'indagine la
Garda Segnale srl, una ditta di Desenzano
sul Garda (Brescia), con la quale erano
convenzionati tutti i comuni coinvolti. Alla
Garda Segnale i finanzieri di Sala Consilina
hanno effettuato perquisizioni e sequestri di
svariati Cpu per il funzionamento degli
autovelox Velomatic 512 risultati clonati.
L'indagine ha rilevato come apparecchi
contraddistinti da identici numeri di matricola
venissero utilizzati in diversi comuni
italiani, anche a distanza di centinaia di
chilometri tra di loro, senza che per questi vi
fosse autorizzazione, omologazione e la certezza
di corretta funzionalità. Alcuni autovelox
sequestrati, che presentavano lo stesso numero
di matricola, nonostante fossero stati già
sequestrati dalle fiamme gialle operavano
attraverso loro cloni in svariate località
italiane.
Risultavano ancora in funzione alcuni
apparecchi, risultati rottamati. L'indagine
interessa oltre 81 mila verbali riguardanti gli
anni 2007, 2008 e 2009, con indebite richieste
di sanzioni ammontanti ad oltre 11 milioni e 300
mila euro. A differenza dei comuni che, come nel
caso di Sala Consilina (Salerno), danno in
appalto a società private la gestione
dell'attività degli autovelox, Polizia e
Carabinieri curano con proprio personale il
posizionamento degli strumenti, la gestione dei
dati e le procedure per la contestazione delle
violazioni. Inoltre gli autovelox utilizzati da
Polizia e Carabinieri sono in dotazione alle
forze dell'ordine e non di proprietà di società
private cui i comuni appaltano il servizio.
Il Codacons ha chiesto la rimozione di
tutti gli autovelox irregolari, nonché la
restituzione dei punti della patente
illecitamente ridotti e dei soldi delle multe.
L'associazione chiede anche la modifica del
codice della strada per stabilire una durata
certa del giallo dei semafori e la destinazione
di tutti i proventi delle multe al miglioramento
della segnaletica e all'educazione stradale.
Secondo il Codacons «l'ennesimo sequestro
avvenuto sul territorio nazionale dimostra come
i Comuni ormai utilizzino strumenti illeciti e
violino il codice della strada pur di fare
cassa».
Il sindaco di Camini, Anna Micelotta, ha
dichiarato all'Ansa:
«Non credo che la notizia, che ho appreso dalla
stampa, riguardi il nostro Comune. Cado dalle
nuvole. Al momento non c'è stata alcuna
comunicazione ufficiale né a me, né al Comune.
L'unico autovelox di cui disponiamo, con tanto
di numero di matricola, è fisso ed è stato
sostituito nel 2008. Inoltre, è stato collocato
lungo la 106 dietro autorizzazioni di Prefetto e
Anas perché si tratta di una strada
particolarmente trafficata. Non ho idea di dove
dovrebbe essere la truffa. Come Comune, di
recente abbiamo avuto un incontro con il
Tribunale ed in quella sede abbiamo esibito
tutta la documentazione che era in nostro
possesso, relativa alle autorizzazioni. Posso
dire con certezza che siamo in perfetta sintonia
con quanto prevede la normativa. Se c'è truffa
certamente non può essere attribuita al Comune
di Camini che, visti i frequenti incidenti,
nell'ottobre 2007 è stato costretto ad
installare l'autovelox per tenere sotto
controllo i limiti di velocità e da allora non
si sono registrati incidenti né mortali né
lievi. Può darsi, comunque che le multe siano 13
mila, anche se ritengo che non siano state
elevate solo nel 2008 ma si riferiscano ad un
lasso di tempo compreso dall'installazione ad
oggi».
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