Molti
Comuni italiani sono ormai dotati di un sito
web.
Uno dei
principali scopi, dovrebbe essere quello di
favorire il potenziamento dell’e-government,
inteso come “l’uso nei processi
amministrativi delle tecnologie
informatiche, introdotte con l’obiettivo di
fornire servizi che vengano incontro alle
nuove esigenze espresse da una società
profondamente mutata negli ultimi anni, per
articolazione e stili di vita”. (Fonte:www.urp.it).
“Lo sviluppo
del progetto dell’e-government rientra nello
sforzo cominciato con la riforma
amministrativa della Pubblica
Amministrazione per combattere la
tradizionale ottica autoreferenziale, nel
perseguimento di fini di efficienza,
trasparenza, semplificazione amministrativa
ed ammodernamento.”(Fonte:www.urp.it).
L’introduzione di procedure informatiche,
aiuterebbe a “ridurre l’onere
dell’amministrazione e i costi
nell’interazione pubblico privato” e
favorirebbe la cancellazione di “code,
attese e ….pellegrinaggi”. (Fonte:
documento di sintesi del progetto “Reti
amiche” del Ministero per la Pubblica
Amministrazione e l’Innovazione).
Sennonché
molti di questi portali, sono vuoti esercizi
di autoreferenzialità, privi di informazioni
realmente concrete, con indicazioni
parziali, poco utili ai cittadini, costosi
ed il più delle volte poco aggiornati, a
meno che non si tratti di promuovere la
sagra paesana.
E veniamo
così al nocciolo del problema: le code, le
attese, ma, soprattutto, i pellegrinaggi.
Con
quanti problemi quotidiani si scontrano i
cittadini che non possono trovare rapida
soluzione perché non hanno informazioni, non
sanno a quale ufficio rivolgersi, non sono
consapevoli delle procedure, non hanno idea
di dove reperire i regolamenti o ordinanze.
Molto
spesso, tali informazioni, sono tenute
gelosamente custodite nei cassetti e negli
armadi, per essere all’occorrenza
centellinati in parziali fotocopie, secondo
le convenienze o a seguito di ripetute
insistenze.
Allora
una semplice richiesta, un adempimento di
poco conto, si trasforma in un odissea di
anticamere, estenuanti e seccanti telefonate
“all’amico”, richieste di chiarimento al
funzionario responsabile, in parole povere,
in una richiesta di favore o in un faticoso
e molte volte controproducente braccio di
ferro.
Proprio
così, un atto dovuto, l’espletamento di un
diritto/dovere, si trasforma in una
richiesta di favore seguita dall’altra parte
in una magnanima elargizione o in una
infastidita risposta ad un noioso seccatore.
Il motivo
di tutto ciò è molto semplice.
Limitare
l’informazione, non favorire la trasparenza,
consente ad alcuni di potere esercitare al
meglio le diverse e personali azioni di
controllo clientelare. D’altro canto, non
divulgare gli atti pubblici di un
amministrazione e le relative informazioni
con strumenti adeguati per velocità e
livello di diffusione, consente a molti di
favorire se stessi, il proprio entourage e
gli amici degli amici.
Siamo ormai
alla metà del 9° anno del secondo millennio,
molte Amministrazioni, ma soprattutto molti
amministratori hanno ormai capito che tali
processi sono ormai ineludibili e che la
velocità delle procedure e l’accesso
all’informazione sono oggi condizione
essenziale per la crescita socio culturale
ed economica del proprio territorio, tanto
che ormai si parla di
e-democracy. “L’e-government
esprime al meglio il suo potenziale se
inserita in un contesto di governance
allargata ai soggetti del territorio; non è
un caso che la seconda parte del programma
di informatizzazione delle pubbliche
amministrazioni abbia come tema la
e-democracy,
ovvero la partecipazione dei cittadini alle
attività delle pubbliche amministrazioni
locali ed ai loro processi decisionali
attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie
della comunicazione”
(Fonte:
www.urp.it).
Purtroppo, su questo versante, resistono
ancora realtà che vivono sulla propria pelle
sacche di arretratezza e di mancanza di
trasparenza, tuttavia, sono fiducioso,
convinto che il vento stia ormai iniziando
a cambiare direzione e che il progresso sia
ormai alle porte.
Vi segnalo il
sito del Comune di Lavagna (GE)
http://www.comune.lavagna.ge.it/
e l’esperienza in rete di Polis Comune Amico
http://www.poliscomuneamico.net/