Con la
Dichiarazione del Millennio la Comunità
Internazionale si è impegnata a perseguire un
mondo di giustizia, di tolleranza, di sicurezza,
libertà, rispetto dell’ambiente; un mondo in cui
l’attenzione va alle persone più vulnerabili,
agli anziani, ai bambini.
L’Agenda
del Millennio rischia però di fallire se non si
avrà la collaborazione di tutti i componenti
della società, rischia di fallire senza
l’uguaglianza di genere.
L’uguaglianza non è solo moralmente ed
eticamente giusta, ma essenziale ed
indispensabile per lo sviluppo sostenibile:“non
esiste strumento per lo sviluppo più efficace
dell’empowerment delle donne. Nessuna
altra politica ha la stessa possibilità di
accrescere la produttività economica o di
ridurre la mortalità infantile. Nessuna altra
politica garantisce la stessa sicurezza nel
migliorare la nutrizione promuovere la salute.
Nessuna altra politica è così forte
nell’accrescere i cambiamenti nell’istruzione
per la prossima generazione. Questo perché la
discriminazione contro le donne di tutte le età
priva i bambini del mondo della possibilità di
raggiungere il loro potenziale” (Kofi A.Annan
Segretario Generale delle Nazioni Unite).
Ad oggi,
nonostante i progressi avutisi a seguito della
Convenzione Internazionale contro la
discriminazione della Assemblea Generale delle
Nazioni Unite, la discriminazione di genere si
percepisce in tutto il mondo: nella preferenze
per i figli maschi rispetto alle femmine,nelle
minori opportunità per le bambine rispetto
all’istruzione, negli abusi basati sul genere
sotto forma di violenza fisica e sessuale.
Dati
inconfutabili e chiari che hanno dato ancor più
valore alla importanza di sostenere i diritti
delle donne per amare e sostenere i bambini,
per creare le premesse di un mondo migliore.
Le
statistiche gli studi e i rapporti mondiali
sulla condizione dell’infanzia attestano
che donne sane istruite ed emancipate hanno
figli sani ed istruiti, sicuri di sè.
Il grado
di influenza che le donne esercitano sulle
decisioni della famiglia comporta effetti
altamente positivi sulla nutrizione, sulla
salute e l’assistenza sanitaria, sull’istruzione
dei figli, della famiglia e della comunità fino
a coinvolgere i paesi questo perché, ancora
oggi, le cure parentali sono soprattutto a
carico delle donne, sono ancora le donne ad
occuparsi, principalmente, dei bambini.
Senza
eguaglianza di genere, senza l’impatto
diretto della donna sui bambini, sulla famiglia
e sulla società sarà impossibile
creare un mondo improntato alla giustizia e alla
tolleranza, impossibile eliminare la violenza
in tutte le società , l’abuso e lo sfruttamento
contro donne e bambini , la diffusa violenza
sessuale che mina la salute fisica
psichica ed emozionale delle sue vittime.
Impossibile eliminare le violenze meno
visibili, ma di eguale distruttività date dalle
discriminazioni istituzionali,dalle tradizioni
culturali , violenze che determinano la
esclusione sociale, discriminazione che viene
tramandata di generazione in generazione, catena
di dolore che lega madri e figlie fino al giorno
che i pregiudizi di genere continueranno ad
essere accettati.
Un mondo
a dimensione di bambino è un mondo a
misura di donna,l’uno non può esistere senza
l’altro sono indivisibili, e il benessere delle
donne è il benessere della società camminano
mano nella mano.
Bisogna
aumentare l’influenza delle donne nelle
decisioni fondamentali della loro vita e di
quella dei bambini , nel settore della famiglia,
del lavoro e nella sfera politica.
Nessun
dogma, tradizione, argomento o uso è in grado di
confutare che i diritti delle donne siano
un bene per l’infanzia e, in ultima analisi, per
il mondo intero.
Violenza
contro le donne e’ violenza contro la vita.
Lia
Buono
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