Il decreto che privatizza la gestione dell'acqua
sta per essere definitivamente approvato dalla
Camera dei deputati, nonostante le proteste e
gli appelli del Forum dei movimenti dell'acqua.
Il Comitato civico per la difesa dell'acqua
pubblica e Cittadini in movimento hanno inviato
una lettera ai Sindaci e Consiglieri dei comuni
della Valle telesina invitandoli a prendere
delle iniziative in difesa della gestione
pubblica dell'acqua. Solo dichiarando l'acqua un
diritto universale inalienabile e il servizio
idrico un servizio privo di rilevanza economica
si può impedire la mercificazione di un bene
comune essenziale quale l'acqua.
Si prega di pubblicare la lettera inviata ai
sindaci di seguito allegata.
Grazie
Marilina Mucci
Al Sindaco
Al Presidente del
Consiglio Comunale
All’Assessore
all’Ambiente
del Comune di
e pc agli organi
di stampa
Con un
decreto del 10 settembre scorso (D.L.
135/09, Art. 15)
il Governo regala l’acqua ai privati:
sottrae ai cittadini l’acqua potabile, il bene
più prezioso, per consegnarlo, a partire dal
2011, agli interessi delle grandi multinazionali
e farne un nuovo business per i privati.
Nonostante gli appelli del Forum italiano dei
movimenti per l’acqua e le proteste di diversi
comuni, il Senato ha votato la conversione in
legge del decreto. Il 18 novembre prossimo ci
sarà il voto definitivo alla camera e il decreto
che privatizza l’acqua potrebbe diventare legge.
Si
tratta della definitiva mercificazione di un
bene essenziale alla vita e di diritto umano
universale.
E’ un
provvedimento inaccettabile, preso nonostante le
proteste e gli appelli dei movimenti, e
nonostante vi sia in Parlamento una proposta di
legge di iniziativa popolare sottoscritta da più
di 400.000 persone.
La gestione dell’acqua deve
restare pubblica per
garantire a tutti il diritto all’acqua ed
impedire speculazioni ed ingiustizie.
L’acqua è il bene comune per eccellenza: deve
essere difesa come diritto inalienabile.
I
comuni possono agire in difesa della gestione
pubblica dell’acqua
con l’inserimento
nello Statuto comunale del
principio del servizio idrico come servizio
privo di rilevanza economica.
E’ un’azione
fondamentale per impedire che l’acqua sia
privatizzata.
La gestione
privata non si è dimostrata più efficiente della
gestione pubblica, né ha portato al
miglioramento del servizio e delle
infrastrutture. Ha portato solo profitti alle
società, pagati dai cittadini con aumenti delle
tariffe ed un peggioramento del servizio.
Gli
enti locali non possono sottrarsi al dovere di
salvaguardare un bene essenziale
e non devono delegarne la gestione, ma assumerla
in proprio, e difenderlo insieme ai loro
cittadini.
Chiediamo, pertanto, ai nostri Consigli comunali
di
-
prendere posizione contro la privatizzazione
dell'acqua, come molti comuni hanno già fatto
-
aderire all’appello del Forum italiano dei
movimenti per l’acqua, che si allega.
-
inserire nello statuto comunale il principio
dell’acqua come diritto e servizio privo di
rilevanza economica
-
organizzare incontri pubblici, possibilmente
nella settimana in cui il parlamento discuterà
la conversione in legge del decreto del 10
settembre, per informare e discutere con i
cittadini le strategie e le azioni da
intraprendere per contrastare i provvedimenti
governativi.
La proposta di
delibera può essere promossa dal Consiglio
comunale, ma, in mancanza di volontà in tal
senso del Consiglio, ci proponiamo di
promuoverla come delibera di iniziativa
popolare.
Il Comitato civico
per la difesa dell’acqua pubblica della Valle
Telesina
Cittadini in
movimento
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