Ho letto un intervento su ViviTelese
di un ricorso per mancata esposizione di
cartellino di avvenuto pagamento di una
sosta e che si è risolto positivamente per
la ricorrente. Colgo l'occasione per
esprimere la mia testimonianza, frutto di
diversi fatti accaduti in merito nell'arco
degli anni.
Premetto che io vivo a Quartu Sant'Elena (CA)
da quasi 16 anni. Qui ho anche il mio
lavoro. Sempre qui la mia famiglia gestisce
un'attività commerciale. Questo a
significare che la mia quotidianità
lavorativa e non, è attiva prevalentemente
in questa cittadina ed è qui che ho
effettuato ed effettuo il 90% di tutti i
miei parcheggi a pagamento.
In questi 16 anni non ho ricevuto mai alcuna
sanzione per mancata esposizione del tcket
di avvenuto pagamento della sosta in questa
cittadina. Questo a dimostrazione del fatto
che ho sempre osservato le regole del buon
vivere nel rispetto delle disposizioni in
questo caso imposte dall'amministrazione
comunale e per contro una corretta
interpretazione da parte degli Ausiliari del
traffico di Quartu Sant'Elena.
Cagliari in questo contesto invece, per
quanto mi riguarda, fa
eccezione: Nonostante in questa città io
abbia effettuato in tutti questi anni solo
il 10% del totale delle soste a pagamento,
sempre con la regolare esposizione del
tagliando di avvenuto pagamento, sono
riuscito a ricevere almeno quattro sanzioni
per mancata esposizione del tagliando!
Faccio presente che tutti i tagliandi
esposti in occasione delle soste oggetto di
sanzione erano solo ed esclusivamente del
tipo a grattare.
La prima sanzione ho voluto pagarla senza
tante storie pensando ad un occasionale
errore dell'Ausiliario del traffico e
valutando l'assoluta sconvenienza economica
nell'affrontare un ricorso.
La seconda sanzione mi ha fatto insospettire
ed ho presentato ricorso al Prefetto che ha
rigettato puntualmente la mia richiesta.
La terza sanzione mi ha fatto andare su
tutte le furie perché ho pensato ad un
sistema di gestione della sosta a pagamento
poco limpida.
Dopo il ricorso al Prefetto regolarmente
rigettato, leggevo nelle motivazioni che
l'Ausiliario interpellato dal Prefetto aveva
dichiarato che il tagliando nell'occasione
era esposto ma non valido perché di altra
zona!
Io il tagliando l'avevo acquistato al
momento della sosta nella vicina edicola e
quindi validissimo.
In ogni caso la dichiarazione
dell'Ausiliario al Prefetto strideva con la
dicitura del verbale: "sostava in zona a
pagamento senza esporre ticket o ricevuta".
Allora il tagliando era esposto o non era
esposto??? Di due l'una!
Quindi ho presentato un altro ricorso al
Giudice di Pace con diverse udienze,
l'escussione di testimoni e tutt'ora ancora
in corso.
Da questo momento in poi ho cominciato a
conservare tutte le ricevute e tutti i
ticket delle mie soste a pagamento annotando
sul retro la via ed il luogo della sosta.
Arriva la quarta sanzione, sempre a
Cagliari! Tra tutte le ricevute conservate
trovo quella relativa alla sosta per la
quale avevo ricevuto la sanzione. Nel
verbale sempre la stessa dicitura: "sostava
in zona a pagamento senza esporre ticket o
ricevuta".
Ironia della sorte l'infrazione era stata
rilevata sotto gli uffici del Giudice di
Pace dove io mi ero recato per depositare
alcuni documenti inerenti il precedente
ricorso!!!
Mi reco immediatamente dai Vigili Urbani di
Cagliarii i quali mi dicono che il tagliando
da me esibito non era prova di avvenuto
pagamento. Vado quindi negli uffici della
società che gestisce la sosta a pagamento.
Esibisco anche a loro il tagliando che dal
numero seriale, a dir loro, avrebbe
corrisposto al periodo della sosta indicata.
Mi fanno compilare un modulo per un esposto.
Contemporaneamente faccio ricorso al Giudice
di Pace allegando il tagliando di avvenuto
pagamento, l'esposto presentato alla società
di gestione sosta a pagamento e nello stesso
ricorso indico anche il nome di una
testimone che era rimasta seduta al posto di
guida durante tutto il tempo della sosta e a
cui non è stata contestata alcuna
infrazione; inoltre la stessa persona non ha
mai visto alcun pubblico ufficiale
avvicinarsi alla vettura in sosta per
controllare la presenza del tagliando.
Alla prima udienza l'avvocato del Comune di
Cagliari mostra il documento compilato dal
verbalizzante in occasione della rilevazione
dell'infrazione dove, nelle annotazioni, era
scritto che il tagliando era stato esposto
ma non obliterato!
Nella seconda udienza l'ausiliario,
interpellato dal Giudice, dichiara invece
che il tagliando senza obliterare non era
stato esposto ma l'aveva visto in mano al
sottoscritto quando salendo in auto mi
allontanavo, senza dare la possibilità allo
stesso verbalizzante di contestami
l'infrazione!!!
Ma si può arrivare a tanto? Si possono dare
tante versioni senza suscitare un minimo
legittimo dubbio sulla correttezza delle
informazioni esposte dal pubblico ufficiale?
Inoltre se questi tagliandi non hanno
efficacia probatoria di avvenuto pagamento
perché vengono autorizzati?
Perché il cittadino non deve avere gli
strumenti per potersi difendere parimenti da
eventuali errori del pubblico ufficiale?
Roberto Pilia