Scec
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Lo Scec è un buono locale di solidarietà.
Il nome è l'acronimo di Simbolo Cartaceo EConometrico, o anche Solidarietà ChE Cammina.
Si tratta di un prototipo di moneta complementare: strettamente legato all'euro, è a tutti gli effetti un buono sconto che può essere utilizzato all'interno di un circuito chiuso.
Come nasce
La prima distribuzione avviene a Napoli il 6 maggio del 2007. Il gruppo promotore di questo progetto prende vita da una costola degli amici di Beppe Grillo di Napoli e si riunisce almeno una volta alla settimana per studiare ed incentivare meccanismi economici atti a migliorare gli scambi commerciali nella città e a spiegare la vera natura del denaro.
Il progetto
L'idea di base parte dalla constatazione che la mancanza cronica di moneta impedisce che merce e servizi possano essere scambiati pur essendoci sul territorio una notevole abbondanza di entrambi. Il 30 marzo 2007 si costituisce l'associazione Masaniello, formata da commercianti, artigiani, liberi professionisti, lavoratori occasionali come babysitter ed insegnanti privati, e semplici consumatori, i quali creano uno simbolo cartaceo denominato SCEC, utilizzabile come buono sconto all'interno del circuito, e distribuito gratuitamente.
Tutti gli associati che offrono un lavoro/servizio/merce praticano uno sconto secondo le loro possibilità agli iscritti all'associazione, sconto che viene segnalato sul sito e sulle pagine auree del circuito (Pagine Auree è il giornalino con l'elenco di tutti gli esercizi commerciali, i prestatori d'opera e servizi), questo sconto viene remunerato con lo SCEC, cioè in cambio della percentuale di sconto praticata, il commerciante riceve degli SCEC, che potrà rispendere a sua volta nel circuito presso altri commercianti o presso i suoi fornitori che aderiscono al progetto.
Come funziona
Esistono quattro tagli di SCEC (da 1, da 2, da 5 e da 10) e sono state realizzate prendendo come spunto le carte napoletane, precisamente l'asso, il due, il cinque ed il dieci del seme di denari.
Esempio di utilizzo dello SCEC: in una pizzeria che pratica il 20% di sconto, se un cliente deve pagare un conto da 10 euro, pagherà 8 euro e due SCEC, il proprietario della pizzeria potrà rispendere i 2 SCEC ricevuti dal cliente all'interno del circuito (dopo aver cambiato gratuitamente gli scec incassati con degli altri nuovi da poter spendere), per andare a comprare la farina o per pagare lezioni private. Spesso accade che alcuni commercianti riutilizzano gli SCEC per incrementare gli stipendi dei dipendenti.
Gli SCEC sono accettati dalla stessa Associazione Masaniello in percentuale anche del 100% per i servizi pubblicitari, presenti sul sito e sul giornalino, che vengono offerti ai privati e alle attività commerciali aderenti al circuito.
Altre esperienze in Italia
Dal 1 luglio 2007 lo Scec è riconosciuto da Arcipelago Moneta.
Gruppi di studio per la creazioni di buoni locali di solidarietà si sono costituiti a Firenze, Vicenza, Genova, Parma e Milano. Esperimenti identici, denominati progetto Tau, progetto Thyrus e progetto TalenTO, sono presenti rispettivamente a Lucca, a Terni e a Torino. A Roma il circuito Ecoroma, nato nel 2005, si è uniformato al progetto Scec.
Lo Scec sui mass media
Il 27 maggio 2007 viene pubblicato il primo articolo sul formato cartaceo del Secolo XIX di Genova.
Il 18 settembre 2007 lo Scec viene presentato nel programma di Rai Tre Cominciamo Bene Estate condotto dal professor Michele Mirabella.
Il 19 settembre 2007, il Mattino dedica una pagina intera al progetto.
Il 20 settembre 2007 riportano la notizia dello scec il Corriere della Sera, il Quotidiano Nazionale ed, in terza pagina, La Stampa di Torino.
Il 22 settembre 2007, il quotidiano Roma dedica mezza pagina al Progetto Scec.
Il 23 settembre 2007, Radio Due illustra il meccanismo dello Scec durante la trasmissione "L'altrolato".
Il 26 settembre 2007, il settimanale Oggi pubblica uno specchietto dove viene spiegato il Progetto Scec.
Il 27 settembre 2007, La Repubblica, parlando degli amici di Beppe Grillo di Napoli, dedica ampio spazio allo Scec.
Il 5 ottobre 2007 , il quotidiano Finanza & Mercati pubblica un ampio articolo sugli Scec e sugli altri buoni locali esistenti in Italia.
Il 6 ottobre 2007 il settimanale Visto dedica tre pagine ad un reportage sul Progetto Scec. L'articolo ha un occhiello in copertina.
Il 12 ottobre 2007 Economy, un settimanale allegato a Panorama, pubblica un articolo sullo Scec e sul ruolo dei buoni locali di solidarietà.
Il 15 ottobre 2007 su Rai Uno nel programmma Uno Mattina viene trasmesso un ampio servizio sullo Scec seguito da un dibattito falsato sulle Banche del Tempo.
Il 16 ottobre 2007 il quotidiano Libero pubblica un articolo sullo scec e sui gruppi di studio di buoni locali di Roma, Genova e Milano.