C’erano una volta a Marsala le strisce blu.
Ideate dalla seconda amministrazione Lombardo
nel 2001 – tra le polemiche – presto si
rivelarono , come nel resto d’Italia, strumento
intelligente di gestione del caos parcheggi,
soprattutto in centro storico. Le strisce blu,
anche sotto l’Amministrazione Galfano, erano
gestite direttamente dal Comune, che introitava
incassi per centinaia di migliaia di euro
l’anno.
A
controllare le strade erano i vigili urbani, e,
soprattutto, gli ex lavoratori socialmente utili
del Comune, nella loro qualità di ausiliari del
traffico. Uno dei primi atti
dell’Amministrazione del Sindaco Renzo Carini,
nel 2007, è quello di privatizzare le strisce
blu a Marsala. Si prendono gli articolisti, li
si leva dalle strade, li si fa imboscare nei
meandri dei corridoi del Comune di Marsala, e si
decide di dare in gestione il servizio. In città
è il caos.
Perché il servizio non funziona, ma c’è.
Non ci sono le card, ma si paga ugualmente la
multa se si sosta nelle strisce. I vigili non
prendono multe, poi, ogni tanto, fanno dei raid
in determinate zone della città. Insomma, un
casino.
Alla fine la gara è stata aggiudicata ad una
società campana, la Soes di Benevento, che ha
offerto al Comune per la gestione del servizio
il 14,7 % in più di quanto chiedeva. SOES vuol
dire Società Europea Servizi.
Nasce a Telese (BN) e si occupa di:
-Gestione parcheggi Comunali a pagamento
-Gestione sanzioni al codice della strada
-Gestione varchi ed aree adibite a parcheggio
-Noleggio apparecchiature autovelox.
Ora il servizio è stato aggiudicato, e la nuova
società è pronta per cominciare. Mancano solo
gli ausiliari del traffico. E chi saranno?
Quelli che avranno fatto e superato un apposito
corso, presso il Comando dei Vigili Urbani,
organizzato dalla stessa società. Insomma, chi
fa il corso, ha un posto di lavoro assicurato.
E
come si partecipa al corso? Spiacenti. Il corso
è stato già fatto. Terminato.
Il
termine per le iscrizioni è stato chiuso quasi
un mese fa. Nessuno lo ha saputo, tranne gli 80
che “dovevano partecipare”. Tra questi,
addirittura, qualche moglie e qualche figlio di
vigili urbani in servizio a Marsala.
E
spiccano anche figlia e genero dell'ex Assessore
Salvatore Adamo, che aveva proprio la delega
alla Polizia Muncipale. "Abbiamo anche noi
diritto al lavoro" si difendono gli interessati.
Veramente, verrebbe da replicare, il lavoro è un
diritto di tutti. Insomma, il personale da
impiegare, quello che deve partecipare ai corsi,
sembra sia stato scelto in qualche metodo
blindato, strano. Sicuramente non trasparente.
Il bando non era pubblico, insomma. La
possibilità delle assunzioni era a conoscenza di
pochi.
Si
difende il Comandante dei Vigili Urbani, La
Rosa: "Ha fatto tutto la Soes. La ditta ha
selezionato 80 unità per fare il corso. Ora
prevede l'assunzione di 10 unità, anche perchè
tra 15 giorni deve partire il servizio, secondo
i termini contrattuali. Ma verrà assunto solo
personale competente e con i titoli".
La
Rosa entra anche nelle polemiche sui nomi delle
persone che hanno partecipato ai corsi: "Tutte
le procedure sono state gestite dalla Soes. Noi
non sappiamo nulla. E' vero però che risultano
esserci le mogli di due vigili urbani tra i
colleghi, ma non hanno passato il corso poichè
mancava loro il titolo di diploma". Insomma,
ancora qualche giorno, e scoprirermo chi sono i
10 ausiliari del traffico assunti dalla Soes a
Marsala.
Della Soes abbiamo trovato traccia anche nelle
cronache di Italia Oggi e Il Tempo del 27 Agosto
2008, giorno in cui la Finanza effettuò un blitz
nella sede centrale della società, a Telese, per
fare luce sulla mancata notifica di 20.000
verbali di multe del Comune di Gaeta, dove la
Soes gestisce il servizio dal 2003, allorché la
società campana si aggiudicò il primo appalto
per la gestione dei parcheggi cittadini.
E’
interessante notare quanto scrive Sergio
Monforte su Il Tempo: “L'interrogativo a cui, in
premessa, gli inquirenti delle fiamme gialle
cercano di dare una risposta é come mai una
società che ha sempre operato in un ambito
ristretto ai Comuni della provincia di
Benevento, sia improvvisamente sbarcata nel
sudpontino, eliminando dalle gare d'appalto
società del nord Italia, senza alcuna
partecipazione, da parte di ditte del centro e
sud Italia e radicandosi, in breve, nel nostro
territorio”.
Ora la Soes è sbarcata anche a Marsala. Ma a
Gaeta la Soes è finita tempo fa anche sotto i
riflettori in una puntata di Ballarò. Potete
vedere il servizio
cliccando qui. Ballarò nella puntata del 27
Novembre 2007 si è occupato del problema dei
Comuni che utilizzano le multe per fare cassa, e
che ricorrono all’autovelox “selvaggio”.
Sono stati segnalati autovelox nascosti e tante
altre anomalie, ma soprattutto balza agli occhi
il contratto di gestione del servizio di
autovelox tra il Comune di Gaeta e la Soes, con
un aggio per quest’ultima del 34%. Una
percentuale immotivata e davvero alta. Per farla
breve, nel 2006 a Gaeta vengono redatti verbali
per circa 9.000.000 di euro, 2.500.000 dei quali
spettano alla concessionaria, la Soes. Il
Commissario prefettizio nominato successivamente
in seguito alla caduta del Sindaco di Gaeta
cancellerà quest’aggio e concorderà una
transazione con la Soes.
A
Marsala le zone di sosta a pagamento saranno
997, così ripartite: piazza Porticella (12)
posti auto; piazza Francesco Pizzo (44), piazza
del Popolo (51), piazza Piemonte e Lombardo
(44), Piazza Mameli (9), via Mazzini (69), via
Roma (72), via Mario Nuccio (75), via Scipione
l'Africano (27), via Amendola (41), via Lincoln
(49), via Pascasino (36), corso Gramsci (89),
via Giulio Anca Omodei (18), via Edoardo Alagna
(24), via dei Mille (44), via Francesco Crispi
(53), via Trapani (52), via Sirtori (36), via
Libertà (34), via Itria (17), via Stefano
Bilardeilo (41) e corso Calatafìmi (60). Le
tariffe di sosta oraria sono di 50 centesimi di
euro ad ora.
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