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Automobilista
racconta: «Ho rischiato l'arresto perché ho
rimproverato i vigili nascosti»
(5 agosto) - «Ho rischiato l'arresto
per avere rimproverato i vigili urbani
nascosti tra gli alberi dopo avere
collocato, tra l'erba, sul ciglio della
strada, una apparecchiatura mobile di
rilevamento della velocità. In un'altra
circostanza li ho trovati in un'auto
privata, insieme con un tecnico della ditta
appaltatrice del servizio, subito dopo avere
installato l'autovelox». M.M., agente di
commercio di 55 anni, di Sessa Aurunca
(Caserta), che per il suo lavoro percorre le
strade della provincia, penalizzato più
volte per avere superato anche di poco i
limiti di velocità consentiti.
M.M. ha accolto
con soddisfazione l'operazione di polizia
stradale e carabinieri contro l'utilizzo
irregolare delle apparecchiature di
rilevamento delle infrazioni al codice della
strada. «Postazioni fisse ed anche mobili -
aggiunge l'agente di commercio - sono state
spesso collocate su tratti stradali non
pericolosi con limitazioni di velocità,
quasi sempre di 50 chilometri, non adeguate
alla conformazione dell'arteria: e questo
senza un'adeguata segnalazione ed anche a
distanza di molti chilometri dai comuni
competenti per territorio ,al solo scopo di
incassare soldi».
Altro caso
citato è quello del comune di Caiazzo: «Per
un lungo periodo un autovelox - evidenzia
M.M. - è stato sistemato in un tratto in
discesa della Statale, all'interno di un
autolavaggio con i vigili nascosti
nell'impianto. Nella zona di Sessa Aurunca,
a partire da Francolise, altro piccolo
comune del Casertano, impianti di
rilevamento della velocità sono stati per
lungo tempo sistemati tra gli alberi ,
mentre i vigili urbani sostavano in una
stradina vicina».
L'agente di
commercio denuncia «altri abusi con gli
autovelox, rimossi su indicazione del
prefetto di Caserta perpetrati ai danni di
automobilisti sulla statale Casilina da
piccoli comuni della zona. Ho pagato
sanzioni e subito decurtazioni di punti,
perchè non sempre i giudici di pace hanno
accolto i miei ricorsi. Ora chiedo giustizia
per i soprusi subiti; per il denaro che mi
hanno estorto. Ho intenzione di denunciare i
responsabili della truffa, e chiedere almeno
la restituzione dei punti che mi sono stati
sottratti in maniera del tutto illegale da
parte di chi dovrebbe controllare il
rispetto delle leggi».
Pignataro
Maggiore(Ce)
Scandalo
Autovelox: Soes Spa ha assunto figlia di
un assessore
http://altocasertano.wordpress.com/2009/08/05/pignataro-maggiorece-scandalo-autovelox-soep-sps-ha-assunto-figlia-di-un-assessore/
SCANDALO AUTOVELOX: A PIGNATARO MAGGIORE. LA
SOES SPA HA ASSUNTO LA FIGLIA DI UN
ASSESSORE
Pignataro Maggiore(Ce)- (da Comitato Società
civile di opposizione)
Mentre in tutta la provincia di Caserta
esplode lo scandalo autovelox, emerge che a
Pignataro Maggiore si è verificato uno dei
casi più gravi: la ditta vincitrice
dell’appalto ha assunto la figlia di un
assessore. L’appalto per la sosta a
pagamento e l’autovelox del Comune di
Pignataro Maggiore è stato vinto da un unico
partecipante, l’ATI (associazione temporanea
di imprese) formata da Soes Spa ed Equitalia
Polis Spa. Numerose sono state le critiche
sentite nell’opinione pubblica locale che
ritiene le condizioni concesse dal Comune
particolarmente vantaggiose per le ditte
vincitrici. Per quanto riguarda la Soes Spa
(che pare la vera protagonista dell’affare
sul territorio di Pignataro Maggiore, stante
la presenza del suo nuovo ufficio e dei suoi
dirigenti), arrivano notizie non
incoraggianti. Per esempio, sarebbe da tempo
al centro di un’inchiesta della magistratura
a Gaeta, nell’ambito della quale la Guardia
di Finanza avrebbe perquisito la sede legale
della Soes Spa, a Telese.
A Minturno,
invece, la Soes Spa avrebbe vinto una gara
d’appalto in ATI con la società “Tecnotraffico”;
l’amministratore di “Tecnotraffico”, per
altre vicende con epicentro nel Milanese,
sarebbe stato colpito nel frattempo da
ordinanza di custodia cautelare ai
domiciliari per gravi reati. A Pignataro
Maggiore, stante la fame di lavoro, i
riflettori dell’opinione pubblica si sono
accesi soprattutto sulla selezione degli
“ausiliari del traffico”, forniti e
retribuiti dalla stessa Soes Spa ma scelti
da una commissione giudicatrice formata dal
segretario comunale, dal comandante della
Polizia locale e dal responsabile
dell’ufficio Personale del Comune di
Pignataro Maggiore. Si legge agli atti del
Comune, per quanto riguarda l’appalto: “Al
personale dipendente della ditta
aggiudicataria che avrà superato l’esame di
idoneità verrà conferita con provvedimento
del sindaco pro-tempore la qualifica di
addetto al servizio di prevenzione ed
accertamento delle violazioni in materia di
sosta”. Per coincidenza, la selezione degli
“ausiliari del traffico” ha visto prevalere
persone molto vicine agli ambienti politici
ed amicali dell’Amministrazione comunale
guidata dal sindaco Giorgio Magliocca, tra
cui una figlia dell’assessore Pietro Fucile,
prima addetta in divisa al controllo della
sosta e poi trasferita nel più comodo
ufficio della Soes Spa, in via Vittorio
Veneto, a Pignataro Maggiore.(Comunicato da
Comitato Società civile di opposizione)
Pubblicato da red. prov. “Alto
Casertano-Matesino & d”
5 agosto 2009