http://www.pupia.tv/sparanise/notizie/000158.html
Le indagini riguardano il rilevamento delle
infrazioni al codice stradale con sistemi di
autovelox, photored o similiari, tramite i
quali gli stessi soggetti coinvolti traevano
in modo facile ingiusti e rilevanti
profitti. Indagate più di 200 persone, tra
cui sindaci, assessori e comandanti delle
polizie municipali.
Oltre al capoluogo Caserta, i comuni
coinvolti sono:
Alvignano,
Bellona,
Calvi Risorta,
Cancello Arnone,
Capua,
Castel Morrone,
Ciorlano,
Francolise,
Grazzanise,
Marzano Appio,
Orta di Atella,
Pastorano,
Piana di Monteverna,
Pietravairano,
Pignataro Maggiore,
Pontelatone,
Pratella,
Rocca d’Evandro,
Ruviano,
San Cipriano d’Aversa,
San Felice a Cancello,
Teverola,
Tora e Piccilli,
Vairano Patenora,
Valle di Maddaloni,
Villa di Briano,
Villa Literno,
Vitulazio.
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Il provvedimento, emesso dalla Procura di
Santa Maria Capua Vetere, contesta: le
modalità di affidamento del servizio da
parte dei Comuni alle ditte private; la non
corretta indicazione in bilancio delle somme
provento delle sanzioni; illecite modalità
di rilevazione delle infrazioni; omessa
comunicazione alle competenti autorità delle
infrazioni al fine del decurtamento dei
punti; illeciti nel trattamento dei dati
personali.
Le ipotesi di reato sono: abuso d’ufficio,
turbata libertà degli incanti, falsità
ideologica commessa da pubblico ufficiale in
atti pubblici, rifiuto e omissione d’atti
d’ufficio, soppressione, distruzione e
occultamento di atti veri, truffa e illecito
trattamento dei dati personali in violazione
del codice della privacy.
Sono state sequestrate: apparecchiature
autovelox e photored, sia fisse che mobili,
presso i Comuni e le società/ditte; somme
introitate dai Comuni mediante il rilievo
delle infrazioni avvalendosi delle suddette
apparecchiature; somme introitate dalle
società/ditte e corrisposte dai Comuni per
il noleggio e i servizi relativi al rilievo
delle infrazioni mediante autovelox o
strumentazioni similari; documentazione
cartacea e informatica relativa al rilievo
delle infrazioni, in relazione ai servizi di
cui sopra, e detenuta presso i Comuni e le
società/ditte.

http://www.ilsole24ore.com
Autovelox
truccati in provincia di Caserta: 200 persone,
tra sindaci, assessori e comandanti delle
Polizie municipali sono indagati dai carabinieri
per i reati di abuso d'ufficio, turbata libertà
degli incanti, falsità ideologica commessa dal
pubblico ufficiale in atti pubblici, rifiuto e
omissione di atti d'ufficio, soppressione,
distruzione e occultamento di atti veri, truffa,
illecito trattamento dei dati personali. Questa
mattina i militari della compagnia di Capua e
della Polizia stradale di Caserta hanno dato
esecuzione ad un decreto di sequestro
preventivo, emesso dalla Procura della
Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nei
confronti di numerosi Comuni del Casertano e di
diverse società e ditte. Le indagini hanno
riguardato il rilevamento delle infrazioni
svolto dai Comuni e dalle società tramite
autovelox, photored o apparecchi simili: i
carabinieri hanno scoperto così un sistema che,
in violazione della legge, faceva guadagnare ai
Comuni e alle ditte un profitto facile,
rilevante quanto ingiusto. In particolare, i
carabinieri hanno contestato agli indagati le
modalità di affidamento del servizio da parte
dei Comuni alle ditte private; la non corretta
indicazione in bilancio delle somme provento
delle sanzioni; illecite modalità di rilevazione
delle infrazioni; omessa comunicazione alle
competenti autorità delle infrazioni al fine del
decurtamento dei punti; illeciti nel trattamento
dei dati personali. Sulla base delle indagini
sono stati sequestrati autovelox e photored,
fissi e mobili, le somme introitate dai Comuni
attraverso il rilievo delle infrazioni con le
apparecchiature illegali, quelle introitate
dalle società e corrisposte dai Comuni per il
noleggio e i servizi relativi al rilievo delle
infrazioni con gli autovelox e la documentazione
cartacea e informatica relativa sul rilievo
delle infrazioni.

http://napoli.repubblica.it/
Autovelox taroccati nel Casertano, sindaci
denunciati
I
rilevatori- circa trenta- sono stati sigillati e
coperti con teli neri I carabinieri del comando
provinciale e la polizia stradale della sezione
di Caserta hanno coperto con teli neri ed
apposto i sigilli ad una trentina di autovelox e
photored, in esecuzione di un decreto di
sequestro preventivo emesso dalla Procura della
Repubblica di S.Maria Capua Vetere (Caserta).
Altri sequestri sono in corso nelle sedi delle
ditte fornitrici delle apparecchiature,
coinvolte nell'indagine, avviata nel 2005 dai
carabinieri di Capua, a seguito di numerose
denunce presentate da automobilisti. Ai sindaci
di 33 comuni, ad altri amministratori ed ai
comandanti delle polizie municipali, viene
contestato, tra l'altro, di avere installato
autovelox e photored senza uno studio sulla
pericolosità e sull'intensità del traffico,
spesso con il trucco, ovvero senza idonea
segnalazione, nascosti tra gli alberi o
posizionati dopo una curva e con una improvvisa
variazione del limite di velocità previsto sulla
stessa strada.
Agli indagati - in totale circa 200 - viene
anche contestata la truffa nei confronti degli
automobilisti costretti a pagare le sanzioni per
un atto pubblico da considerare nullo, perchè
redatto in maniera non conforme alle
disposizioni di legge. (05 agosto 2009)

http://www.agi.it/
CASERTA: SEQUESTRO DI AUTOVELOX IN 33 COMUNI
(AGI) - Napoli, 5 ago. - I carabinieri del
Comando provinciale di Caserta e la polizia
stradale hanno proceduto al sequestro degli
autovelox posti da 33 Comuni del casertano su un
terzo delle strade della provincia, denunciando
anche tutti i sindaci, i comandanti di polizia
municipale e gli assessori coinvolti nella
vicenda e i titolari di tre societa' per
l'installazione dei macchinari per il
rilevamento di infrazioni al codice stradale. Le
indagini sono partite dalle denunce di cittadini
che segnalavano irregolarita' nel funzionamento
degli autovelox. I militari dell'Arma di Capua e
la polizia stradale hanno scoperto che in gran
parte dei Comuni del casertano gli autovelox
erano stati installati da ditte senza la
regolare procedura d'appalto e che l'offerta
presentata dalla societa' che li aveva poi
installati spesso prevedeva la percezione da
parte della societa' stessa di una percentuale
sulle infrazioni rilevate; nella lettera con cui
offrivano agli amministratori i propri servizi,
l'offerta veniva resa falsamente conveniente
omettendo i costi del contenzioso e del recupero
crediti. Inoltre, il materiale prodotto dagli
autovelox era visionato dalle stesse ditte che
provvedevano anche alla stesura e alla notifica
del verbale di infrazione, con false firme
digitali di operatori della polizia municipale,
che peraltro non erano presenti al momento del
rilievo dell'infrazione stessa. Gli autovelox,
poi, non erano nemmeno posti nelle strade a piu'
alto rischio incidenti a tutela della sicurezza
dei cittadini, e spesso ponendo limiti di
velocita' talmente bassi da rendere inevitabile
l'infrazione. I Comuni interessati alla
operazione dei carabinieri al comando del
colonnello Carmelo Burgio, vanno dal capoluogo,
Caserta, fino a quelli piccoli come Pratella.
http://www.tgcom.mediaset.it/
Autovelox,200 denunce nel Casertano
Coinvolti sindaci, assessori e vigili
Maxi sequestro da parte dei carabinieri del
Comando provinciale di Caserta e della polizia
stradale degli autovelox posti da 33 comuni del
Casertano su un terzo delle strade della
provincia. Denunciate oltre duecento persone,
tra cui molti sindaci, comandanti di polizia
municipale e gli assessori coinvolti nella
vicenda e i titolari di tre società per
l'installazione dei macchinari per il
rilevamento di infrazioni al codice stradale.
L'operazione è condotta dal comando della
compagnia dei carabinieri di Capua e della
Polizia stradale di Caserta in esecuzione di un
decreto di sequestro preventivo emesso dalla
Procura della Repubblica di Santa Maria Capua
Vetere. Le indagini, poi sfociate nell'emissione
del decreto, hanno avuto per oggetto il
rilevamento delle infrazioni attraverso
autovelox, photored o altri macchinari simili.
L'indagine ha evidenziato un sistema "creato dai
Comuni e dalle società che, in violazione di
legge, rappresentava un modo di facile, ingiusto
e rilevante profitto".
Le
condotte contestate ai più di 200 indagati
riguardano le modalità di affidamento del
servizio da parte dei Comuni alle ditte private,
la non corretta indicazione in bilancio delle
somme provento delle sanzioni, le illecite
modalità di rilevazione delle infrazioni. Ed
ancora, l'omessa comunicazione alle competenti
autorità delle infrazioni per il decurtamento
dei punti e illeciti nel trattamento dei dati
personali.
I
reati contestati riguardano la truffa, l'abuso
d'ufficio, la turbata libertà degli incanti, la
falsità ideologica commessa da un pubblico
ufficiale in atti pubblici, il rifiuto e
l'omissione di atti d'ufficio. E poi, la
soppressione, la distruzione e l'occultamento di
atti veri, la violazione del codice della
privacy per il trattamento dei dati personali.
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