La
sicurezza stradale e la prevenzione degli
incidenti sono una priorità assoluta in un Paese
civile. E’ necessario investire ingenti risorse
pubbliche per abbattere il numero delle stragi
sulle strade.
Non bastano certo le sole scatole su palo
nascoste lungo le statali con i loro scatti
kamikaze, che provocano emorragie massicce ai
portafogli degli automobilisti, a rendere le
nostre strade più sicure.
Un
esempio su tutti: la Caianello-Benevento è una
delle statali con una densità di autovelox
impressionante. Nonostante ciò il tasso di
incidenti gravi e mortali per Km è uno dei più
alti d’Italia. Poche settimane fa sono morti tre
ragazzi in un frontale alle porte di Benevento.
E’
evidente che i bancomat autovelox dei paesi
sulla “telesina” poco incidono sulla prevenzione
degli incidenti, tanto arricchiscono le casse
dei Comuni ed i bilanci delle ditte che
istallano le macchinette.
Gli autovelox kamikaze vengono realizzati con
tecnologia ‘rudimentale’ ed hanno come obiettivo
quello di fare il maggior danno possibile alle
tasche degli automobilisti.
La
prevenzione degli incidenti stradali richiede il
ricorso ai moderni tutor, la realizzazione di
rotatorie nei punti più pericolosi, la
segnalazione luminosa della velocità, il
controllo da parte delle forze dell’ordine del
tasso alcolico degli automobilisti, la presenza
di postazioni mobili con personale sanitario per
la ricerca dei catabolidi delle sostanze
stupefacenti nell’urine dei conducenti.
Per quello che ci riguarda da vicino, se davvero
si vuole fare prevenzione e non altro, è
opportuno chiedere all’Anas la realizzazione di
rotatorie in tutti i bivi di Pignataro che
immettono sulle statali e all’incrocio di via
Del Conte con l’Appia. E’ necessario altresì che
l’Anas installi due tutor, uno sulla Casilina e
l’altro sull’Appia, nei tratti in cui queste
statali attraversano il Comune.
I
costi per questi interventi sono molto alti, ma
la salute e la vita umana non hanno prezzo.
La
percentuale più alta di incidenti stradali si ha
comunque nei centri abitati. Mettiamo la
cintura, il casco e guidiamo con cautela anche
quando percorriamo le strade interne. L’Anas
deve metterci le rotatorie e i tutor, i Comuni
le strade decedenti, e noi quando siamo al
volante mettiamoci la testa.
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