Il viceministro Fazio lancia
l'allarme: «A rischio
l'apertura». Poi il governo:
nessun rinvio
ROMA
- «Non è escluso l'eventuale
rinvio della riapertura delle
scuole» se l'andamento
dell'epidemia di nuova influenza
lo renderà necessario. Lo ha
detto il viceministro alla
Salute Ferruccio Fazio,
precisando però che ad oggi non
è stata presa alcuna decisione
né ci sono indicazioni che una
misura del genere sarà
necessaria.
«Valuteremo anche in merito alla
data di riapertura delle scuole.
Nell'unità di crisi sulla nuova
influenza attiva presso il
ministero del Welfare - ha
precisato Fazio - siedono
infatti anche i rappresentanti
del ministero dell'Istruzione.
Non possiamo escludere un
ritardo nella riapertura delle
scuole». Il viceministro ha però
precisato che «al momento non vi
è alcuna decisione in merito,
poiché in Italia l'epidemia di
grandi dimensioni non è ancora
arrivata ed è dunque prematura
una decisione in merito».
Tuttavia, ha aggiunto, «dobbiamo
tenere tutte le ipotesi aperte».
GELMINI
- Successivamente però il
ministro dell'Istruzione
Mariastella Gelmini ha precisato
che «Al momento non è previsto
nessun rinvio dell'apertura
delle scuole». Il ministero
del'Istruzione ha la «massima
attenzione sull'evolversi della
situazione della nuova influenza
e sta valutando con scrupolo di
tutti scenari» ha spiegato la
Gelmini, commentando l'evolversi
della cosiddetta nuova influenza
e l'ipotesi di un'eventuale
chiusura delle scuole. «Per
questo - ha aggiunto - faremo
tutte le verifiche necessarie,
anche se al momento la
situazione non preoccupa. È
giusto, comunque, che i
ministeri dell'Istruzione e del
Welfare valutino tutti gli
scenari, non sottovalutando il
problema». Il ministero
dell'Istruzione, infatti, sta
portando avanti un monitoraggio
attento e continuo sulla
vicenda, lavorando in stretta
collaborazione con il
viceministro alla Salute
Ferruccio Fazio e con l'unità di
crisi attivata presso il
ministero del Welfare, pronto a
prendere tutte decisioni che si
riterranno necessarie.
SETTEMBRE MOMENTO
CRUCIALE
- Il mese di settembre, con la
prevista riapertura delle
scuole, «sarà sicuramente un
momento cruciale», e dal momento
in cui l'epidemia di nuova
influenza si presenterà in
Italia il contagio sarà «molto
rapido» ed i casi aumenteranno
velocemente ha sottolineato però
ancora Fazio. «L'epidemia di
nuova influenza - ha affermato
Fazio - arriverà anche in Italia
e, quando arriverà, presenterà
una capacità di raddoppio dei
casi in media ogni 10 giorni».
L'epidemia, ha precisato,
«quando arriverà, si svilupperà
cioè in modo progressivo ma
veloce e la riapertura delle
scuole è un momento cruciale».
Ad oggi nessuna ipotesi o misura
è esclusa e tutto dipenderà
dunque, ha precisato il
viceministro, dalla valutazione
dell'andamento dell'epidemia nel
nostro paese quando questa si
verificherà. Pertanto, ha
sottolineato Fazio, «non
escludiamo neppure la
vaccinazione dei bambini dai sei
mesi in poi, se ciò si dovesse
rendere necessario. Ma
valuteremo - ha concluso - anche
con gli altri paesi e ci
confronteremo con l'Oms».
NUMERO VERDE
- «L'influenza A potrebbe
iniziare a diffondersi in
agosto, con pochi casi, perchè
cominciano a rientrare tutte le
persone dall'Inghilterra, ma
potrebbe anche non essere così e
in ogni caso noi siamo pronti ad
affrontarla. Così Fazio ha poi
precisato la previsione da lui
fatta sull'arrivo della pandemia
anche in Italia il prossimo
mese. «La gente non deve
spaventarsi - dice Fazio - in
quanto abbiamo un sistema di
controllo e prevenzione che ci
permette di fermare la
diffusione del virus e di curare
le persone, ma abbiamo due
aspetti da tener presente: uno è
che prima o poi deve arrivare e
non possiamo attuare misure di
contenimento totali
all'infinito, comunque stiamo
cercando di avere prima
possibile i vaccini; il secondo
è che attuare misure di
contenimento vuol dire
considerare anche che
l'influenza potrebbe mutare e
diventare più "cattiva". Da
lunedì sarà in ogni caso attivo
il numero verde 1500 per tutte
le informazioni alla
popolazione».
LA NOTA
- Successivamente in una nota il
Ministero della Salute ha
precisato che nessuna misura è
allo studio per il rinvio
dell'apertura delle scuole.
Nella nota si legge che «in
merito alla notizia diffusa da
organi di informazione relativa
ad un eventuale rinvio
dell'apertura delle scuole a
causa dell'influenza AH1N1, si
precisa che nessuna misura di
questo tipo è attualmente presa
in considerazione dal Ministero
del Lavoro, della Salute e delle
Politiche Sociali, che comunque
lavora in proposito in stretta
collaborazione con il Ministero
della Pubblica Istruzione».
NUOVI CASI IN
ITALIA
- Intanto sono in aumento i casi
di nuova influenza nel nostro
Paese. Nove ragazzi rientrati a
Pistoia dopo una vacanza studio
in Inghilterra sono risultati
positivi al virus. Lo ha reso
noto la Asl di Pistoia,
spiegando che «i casi positivi
al virus Ah1n1 sono 9 su 14
sintomatici ai quali i sanitari
nella giornata di ieri hanno
effettuato i test previsti dal
protocollo». I nove, si spiega
ancora, «trattenuti in ospedale
per poche ore» sono stati poi
dimessi «con terapia sintomatica
e la raccomandazione di una
breve convalescenza presso il
proprio domicilio come per una
normalissima influenza».
Tre i casi sospetti in Molise.
Un 30enne di Capracotta
(Isernia) avrebbe contratto
l'influenza dopo un viaggio in
Spagna. Al più tardi lunedì si
conosceranno i risultati. Il
30enne è stato comunque dimesso
ed è tornato a casa. Sono ancora
ricoverati al «Cardarelli» di
Campobasso una 14enne di Termoli
(Campobasso), da poco rientrata
dagli Stati Uniti e un 67enne di
Filignano (Isernia).
Lasceranno invece Londra
domenica, come da programma,
circa 50 ragazzi italiani che
dal cinque luglio sono in
viaggio-studio nella capitale
inglese e tra i quali si sono
verificati possibili casi di
nuova influenza. «Stanno tutti
bene» dice la professoressa Rita
Vecchio, una delle due
accompagnatrici responsabili per
25 studenti dei 50. I ragazzi
sotto la sua supervisione hanno
tra gli 11 e 13 anni, provengono
dall'Istituto comprensivo F. De
Andrè di Peschiera Borromeo
(Milano), ed è il gruppo più
colpito.
Dei 25 di Peschiera Borromeo, in
tutto 19 hanno accusato i
sintomi della nuova influenza e
sono stati sottoposti alla
terapia necessaria: i primi casi
sono stati curati con la
Tachipirina, per gli altri è
stato attivato il protocollo
previsto dalle autorità
sanitarie britanniche con la
somministrazione del Tamiflu.
Il
decalogo del ministero del Welfare:
evitati luoghi affollati, lavare bene le
mani
fonte:
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=20110&sez=HOME_NELMONDO&npl=N&desc_sez=
ROMA (17
luglio) - L’influenza da virus A/H1N1 si
trasmette in maniera diretta attraverso le
goccioline di saliva e le secrezioni
respiratorie veicolate con tosse, starnuti,
colloquio a distanza molto ravvicinata, ma
anche indirettamente attraverso la
dispersione delle goccioline e delle
secrezioni su oggetti e superfici. Per
questa ragione è fortemente raccomandato
seguire le precauzioni generali, quali:
-evitare luoghi affollati e manifestazioni
di massa
-lavare regolarmente e frequentemente le
mani con acqua e sapone; in alternativa
possono essere usate soluzioni detergenti a
base di alcol o salviettine disinfettanti
-evitare di portare le mani non pulite a
contatto con occhi, naso e bocca
-coprire la bocca e il naso con un
fazzoletto di carta quando si tossisce e
starnutisce e gettare il fazzoletto usato
nella spazzatura
-areare regolarmente le stanze di soggiorno.
Una buona igiene delle mani e delle
secrezioni respiratorie è infatti essenziale
nel limitare la diffusione dell’influenza.
Dall’andamento della diffusione di questa
influenza è evidente che essa si diffonde
più facilmente nelle collettività, quali
quelle scolastiche, frequentate da ragazzi e
giovani. In caso di manifestazione di
sintomatologia influenzale (febbre superiore
a 38° C; tosse, mal di gola, malessere)
possono essere assunti i farmaci sintomatici
(antipiretici, antinfiammatori, balsamici,
già assunti di solito) e andrebbero
rispettati il riposo e le misure di
distanziamento nei confronti di soggetti
sani.
In questi casi, gli
accompagnatori/responsabili dei ragazzi
avranno cura nel chiamare un medico che li
visiterà e, se effettivamente necessario,
prescriverà e assicurerà il trattamento con
farmaci antivirali (in caso di necessità è
possibile contattare l’Ambasciata o il
Consolato).
A tale proposito si ribadisce che un uso non
appropriato degli antivirali e non
prescritto da un’attenta valutazione medica,
può rendere inefficace la loro azione in
caso di reale necessità di trattamento.
E’ possibile che in linea con principi di
prudenza e buona prassi medica i soggetti
malati siano trattenuti fino a completa
guarigione per evitare che si mettano in
viaggio ancora sintomatici sia per prevenire
possibili complicazioni favorite dallo
stress del viaggio che per evitare ulteriore
diffusione dell’infezione.
Istituto Superiore
di Sanità:
riapertura scuole
farà da amplificatore al contagio
fonte:
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=20124&sez=HOME_NELMONDO&npl=N&desc_sez=
ROMA (18 luglio) -
La preoccupazione è per l'avvio del nuovo anno
scolastico. La riapertura delle scuole a
settembre «farà da amplificatore dell'epidemia»
di nuova influenza e, anche se il virus A/H1N1
non si è mostrato finora particolarmente
virulento, è probabile che si verifichino «casi
gravi di malattia» ed è dunque fondamentale
ritardare il più possibile la diffusione rapida
del virus.
La previsione è di Gianni Rezza, capo
Dipartimento malattie infettive parassitarie e
immunomediate
dell'Istituto superiore di
Sanità. In Italia, così come in altri
paesi europei, afferma Rezza facendo il punto
della situazione in un intervento pubblicato sul
sito dell'Iss, l'infezione viene ancora
principalmente riscontrata in persone che
provengono da aree affette e, in misura ancora
ridotta, in persone che hanno avuto contatti
stretti con viaggiatori malati.
Il numero dei casi confermati, avverte, «è però
in deciso aumento, e non sappiamo quanto tempo
durerà l'attuale fase di contenimento».
fonte:
Influenza A e
scuole, Fazio- forse rinvio apertura. Smentita
di Gelmini e Welfare
ROMA (18 luglio) -
Il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio ha
detto all'Ansa che «non è escluso l'eventuale
rinvio della riapertura delle scuole» se
l'andamento dell'epidemia di nuova influenza lo
renderà necessario. Fazio precisa però che ad
oggi non è stata presa alcuna decisione né ci
sono indicazioni che una misura del genere sarà
necessaria.
«Valuteremo anche in merito alla data di
riapertura delle scuole. Nell'unità di crisi
sulla nuova influenza attiva presso il ministero
del Welfare - ha precisato Fazio - siedono
infatti anche i rappresentanti del
ministero dell'Istruzione.
Non possiamo escludere un ritardo nella
riapertura delle scuole». Il vicemistro ha
precisato che «al momento non vi è alcuna
decisione in merito, poiché in Italia l'epidemia
di grandi dimensioni non è ancora arrivata ed è
dunque prematura una decisione in merito».
Tuttavia, ha aggiunto, «dobbiamo tenere tutte le
ipotesi aperte».
Settembre mese cruciale. Il mese di
settembre, con la riapertura delle scuole, «sarà
sicuramente un momento cruciale», e dal momento
in cui l'epidemia di nuova influenza si
presenterà in Italia il contagio sarà «molto
rapido. L'epidemia di nuova influenza - ha
affermato Fazio - arriverà anche in Italia e,
quando arriverà, presenterà una capacità di
raddoppio dei casi in media ogni 10 giorni. Si
svilupperà cioè in modo progressivo ma veloce e
la riapertura delle scuole è un momento
cruciale». Fazio ha aggiunto di non escludere
neppure «la vaccinazione dei bambini dai sei
mesi in poi, se ciò si dovesse rendere
necessario. Ma valuteremo anche con gli altri
paesi e ci confronteremo con l'Oms».
Gelmini: «Non c'è, al momento, nessuna
ipotesi di rinvio per l'apertura delle scuole».
Lo ha detto il ministro dell'Istruzione,
Maria Stella Gelmini. «Sono in perfetta sintonia
con il viceministro Fazio - ha proseguito
Gelmini - è ovvio che se l'epidemia dovesse
assumere nel nostro paese un significato
importante, si assumerebbero tutte le
precauzioni necessarie, compresa quella di
rinviare l'apertura delle scuole. Ma, ripeto, al
momento questa è un'ipotesi che non esiste». Il
ministero del'Istruzione ha la «massima
attenzione sull'evolversi della situazione della
nuova influenza e sta valutando con scrupolo di
tutti scenari. Per questo faremo tutte le
verifiche necessarie, anche se al momento la
situazione non preoccupa. È giusto, comunque,
che i ministeri dell'Istruzione e del Welfare
valutino tutti gli scenari, non sottovalutando
il problema».
«Nessuna misura allo studio per il rinvio
della riapertura delle scuole», precisa il
ministero del
Welfare in una
nota. «In merito alla notizia diffusa da organi
di informazione relativa ad un eventuale rinvio
dell'apertura delle scuole a causa
dell'influenza AH1N1 - afferma il ministero - si
precisa che nessuna misura di questo tipo è
attualmente presa in considerazione dal
Ministero del Lavoro, della Salute e delle
Politiche Sociali, che comunque lavora in
proposito in stretta collaborazione con il
Ministero della Pubblica Istruzione».
Singolare come la nota del Welfare lasci
intendere che esistano responsabilità di "organi
di informazione" in una vicenda che ha visto
esprimersi, tra virgolette, un viceministro del
governo in carica.
Fioroni: nel governo si mettano d'accordo.
«In meno di un'ora un ministro parla di rinviare
l'apertura delle scuola per la minaccia di una
epidemia influenzale e un altro dice il
contrario. La scuola e la salute dei nostri
figli sono cose serie che non meritano
improvvisazione, superficialità, pressapochismo
e tantomeno allarmismo», dice Giuseppe Fioroni,
ex ministro dell'Istruzione e responsabile
Educazione del Pd. Aggiungendo: «Sommessamente,
mi permetto di suggerire al governo che prima di
comunicare a mezzo stampa, sarebbe opportuno
compiere una seria riflessione e arrivare ad una
decisione comune per la tranquillità e il bene
del Paese».
«Il governo è nel caos più totale.
Dapprima Fazio dice che l'apertura delle scuole
per effetto della nuova influenza potrebbe
essere rimandata, e poco dopo la Gelmini nega.
Si fa dell'inutile allarmismo che getta le
famiglie nel panico - incalza il deputato del Pd
Enrico Farinone, vicepresidente della
Commissione Affari Europei - Le famiglie hanno
bisogno di certezze, non di paure e di smentite
di esponenti del governo nei confronti di altri
esponenti del governo».
«È probabile che si diffonda anche da noi una
vera e propria epidemia - aveva dichiarato
il viceministro alla
Salute in
un'intervista al Giornale - . È possibile
che scoppi nei prossimi 20 giorni, un mese al
massimo. E non c'è nulla da fare. Non siamo in
una fase di contenimento, siamo nella
fasepandemica, non possiamo far altro che curare
gli ammalati e farli guarire il prima
possibile».
I vaccini. Fazio osserva che «per ora i
contagi sono fermi a 258», ma «in assenza di
politiche di contenimento del virus, che il
nostro Paese ha già attivato, i contagi
potrebbero salire a 13 milioni». Lo Stato,
aggiunge, sostenendo un costo che «si aggira
intorno ad alcune centinaia di milioni di euro»,
ha già stipulato un contratto per la produzione
dei vaccini. «Entro fine anno - annuncia -
saranno vaccinati 8,6 milioni di italiani, cioè
il 14% della popolazione». Adulti e professioni
a rischio per primi. Ma non gli over 65, che
«sembra siano immunizzati». Poi, forse, giovani
e bambini, per arrivare a vaccinare circa il 40%
della popolazione. In questo modo, «secondo le
nostre proiezioni - sottolinea- si potrebbero
ammalare circa 4 milioni di persone». Poi, «se
le cose procedono secondo le nostre previsioni,
prima dell'estate prossima l'epidemia è chiusa».
Gb, a rischio riaperture scuole.
Rientreranno a casa domani una
cinquantina degli studenti
italiani nei college inglesi che
hanno contratto la nuova influenza. Ma l'allarme
in Gran Bretagna è ancora alto, nonostante le
autorità sanitarie continuino a sottolineare
come il rischio riguardi in particolare persone
con patologie preesistenti al contagio del virus
H1N1. In dubbio la riapertura delle scuole nel
Regno. Convocata una riunione a Washington il 29
luglio per mettere a punto un piano di
vaccinazione per il prossimo autunno.
Studenti italiani stanno bene. Saranno
accolti con un rinfresco a base di panini e
pizze i 25 ragazzini della scuola media De Andrè
di Peschiera Borromeo che domani rientreranno
dall' Inghilterra dopo avere trascorso una
vacanza studio in cui hanno contratto la nuova
influenza. Insieme a loro rientreranno anche i
tre studenti di San Giuliano Milanese, che
facevano parte dello stesso gruppo. «Stanno
tutti bene» racconta la professoressa Rita
Vecchio, una delle due accompagnatrici
responsabili per 25 studenti dei 50. I ragazzi
sotto la sua supervisione hanno tra gli 11 e 13
anni, provengono dall'Istituto comprensivo F. De
Andrè di Peschiera Borromeo (Milano), ed è il
gruppo più colpito. Dei 25 di Peschiera
Borromeo, in tutto 19 hanno accusato i sintomi
della nuova influenza e sono stati sottoposti
alla terapia necessaria: i primi casi sono stati
curati con la Tachipirina, per gli altri è stato
attivato il protocollo previsto dalle autorità
sanitarie britanniche con la somministrazione
del Tamiflu. «I ragazzi sono tranquilli, nessuno
di loro ha più la febbre e domani rientreremo in
Italia», riferisce Rita Vecchio. Sei tra loro,
inoltre, non hanno accusato alcun disturbo, ma
cinque, insieme con le due insegnanti che li
accompagnano, sono stati comunque sottoposti a
profilassi come misura precauzionale.
Pistoia, ragazzi positivi rientrati da Gb.
Nove ragazzi rientrati a Pistoia dopo una
vacanza studio in Inghilterra sono risultati
positivi al virus. Lo ha reso noto la Asl di
Pistoia, spiegando che «i casi positivi al virus
Ah1n1 sono 9 su 14 sintomatici ai quali i
sanitari nella giornata di ieri hanno effettuato
i test previsti dal protocollo». I nove, si
spiega ancora, «trattenuti in ospedale per poche
ore» sono stati poi dimessi «con terapia
sintomatica e la raccomandazione di una breve
convalescenza presso il proprio domicilio come
per una normalissima influenza». L'unico
consiglio impartito è stato quello di limitare i
contatti con le altre persone ed in particolare
con anziani o soggetti già debilitati da
malattie croniche. I ragazzi facevano parte di
un gruppo di 63 studenti di una scuola media di
Pistoia andati in Inghilterra per una
vacanza-studio.
Due casi in Molise. Una ragazza di 14
anni è stata trasferita al reparto di Malattie
infettive dell'ospedale «Cardarelli» di
Campobasso dopo essere stata visitata al Pronto
soccorso del «San Timoteo» di Termoli
(Campobasso) per un caso sospetto di nuova
influenza. Da quanto si è appreso la ragazza ha
contratto una forma inluenzale di ritorno da un
viaggio negli Stati Uniti. Un 67enne di
Filignano (Isernia) è stato ricoverato invece
all'ospedale Cardarelli di Campobasso. Era
tornato da un viaggio a Glasgow (Scozia) e ha
cominciato ad accusare sintomi analoghi a quelli
provocati dal virus A(H1N1).
L'uomo è ricoverato in isolamento ed è stato
sottoposto a tutti gli esami clinici.
Studenti inglesi in quarantena a Pechino.
Un gruppo di 52 studenti inglesi di 14 anni
provenienti da varie scuole britanniche ed i
loro insegnanti sono stati messi in quarantena a
Pechino dopo che a quattro di loro è stata
diagnosticata l'influenza A. Ne riferisce la
BBC: i quattro,
precisa l'emittente, sono attualmente sottoposti
alle cure previste in ospedale a Pechino e le
loro condizioni sono state definite stabili. Il
gruppo di giovanissimi aveva appena iniziato una
visita nel paese quando è scattato l'allarme:
già al loro arrivo tre dei quattro ragazzini poi
ricoverati avevano infatti la febbre alta:
dall'aeroporto sono dunque stati trasferiti
direttamente in ospedale dove è stato poi
confermato che avevano contratto il virus H1N1.
Il quarto ha sviluppato i sintomi dell'influenza
pochi giorni più tardi. Ai genitori degli
studenti inglesi è stato comunicato che il
periodo di quarantena, da trascorrere in un
Hotel di Pechino a quattro stelle, dovrebbe
durare una settimana.
Cile: 40 decessi. Sale il bilancio dei
decessi legati alla pandemia di nuova influenza
A in Cile. Secondo i ministro della Sanità
cileno, infatti, nel Paese si sono registrati
ieri 7 nuovi decessi, portando il totale a 40.
Al momento, inoltre, i test hanno confermato
10.926 casi di contagio in Cile, con il 5,8% dei
pazienti costretto al ricovero in ospedale. Il
ministero ha acquistato 1,5 milioni di dosi di
anti-virali.
In crisi in Chiapas. Gli ospedali e le
cliniche dello stato messicano del Chiapas, sud
del paese, lavorano in queste ore al limite del
collasso a causa di un focolaio della nuova
influenza identificato nell'area. Sebbene nel
resto del paese la situazione sia tranquilla, il
Chiapas continua a soffrire l'epidemia del virus
A/H1N1: nei grandi ospedali sono stati sospesi
gli interventi chirurgici programmati, hanno
reso noto fonti locali, precisando che in alcuni
casi sono state inoltre chiuse le aree di
chemioterapia per isolare i pazienti gravi. Nel
Messico, il virus ha provocato, secondo dati
ufficiali, 125 morti su un totale di 13.646
pazienti infetti.
Oms: velocità di diffusione della
nuova influenza senza precedenti
L'H1N1 ha fatto in sei settimane
quello che altri virus fecero in sei
mesi
ROMA -
La pandemia di nuova influenza si
sta propagando a una velocità 'senza
precedenti, secondo una nota
dell'Organizzazione mondiale della
sanità (Oms). Il virus H1N1,
infatti, ha fatto in sei settimane
quello che altri virus fecero in sei
mesi, diffondendosi a una ritmo mai
visto prima. Questa situazione -
precisa l'Oms - rende impossibile
per i Paesi coinvolti confermare con
esami di laboratorio tutti i casi
segnalati. Ed è per questo che la
stessa Oms non fornirà più i
consueti bollettini con tutti i casi
registrati nei vari Paesi, ma si
limiterà a dare informazioni sulle
zone recentemente interessate
dall'infezione. A questo punto
un'ulteriore diffusione del virus è
considerata inevitabile, fa notare
l'organismo, sia all'interno di
Paesi già colpiti che in nuovi
Paesi.
FAZIO: USO
IMPROPRIO DEGLI ANTIVIRALI E'
PERICOLOSO -
È «inutile» e «può creare problemi»
la corsa ai farmaci anti-virali
contro la nuova influenza A/H1N1
segnalata, in particolare, dalle
farmacie romane. Parola del
viceministro alla Salute Ferruccio
Fazio, che tranquillizza gli
italiani e sottolinea come «non sia
necessario premunirsi acquistando
questi medicinali prima della
partenza per le vacanze. Abbiamo -
dice il viceministro - priorizzato
le scorte per il Governo», dunque i
farmaci per trattare i pazienti
contagiati in Italia ci sono. «E
anche in Gran Bretagna», dove i
contagi si moltiplicano rapidamente,
«hanno questi medicinali. Si tratta
di prodotti che non vanno usati in
prevenzione, ma solo in presenza di
malattia conclamata. L'uso improprio
- ammonisce Fazio - può creare
problemi e causare forme di
resistenza». Insomma, gli antivirali
non vanno acquistati senza
indicazioni del medico e presi con
leggerezza, alle prime linee di
febbre. «In caso di sospetti è bene
recarsi nella struttura sanitaria ed
eseguire i controlli medici. Siamo
oltre la fase di isolamento anche in
Italia - ricorda il viceministro -
quindi ci limitiamo a trattare le
persone contagiate». Nessuna
necessità, dunque, di isolare gli
studenti che rientrano in questi
giorni a casa da vacanze-studio in
Gran Bretagna.
IN CORSO TEST
VACCINI ANCHE SU BIMBI -
«Le ditte produttrici del vaccino
contro la nuova influenza ci hanno
comunicato che sono in corso i test
sui bimbi dai 6 mesi in su» ha
precisato Fazio, aggiungendo che,
«quando saranno pronti i risultati,
penseremo se vaccinare anche i
bambini dai 6 mesi in poi» contro il
virus, come chiesto ieri dal
presidente della Federazione
italiana medici pediatri Giuseppe
Mele. Mele aveva anche richiesto un
incontro urgente al viceministro
alla Salute. Incontro che, dice
Fazio, «avverrà la settimana
prossima». E sugli allarmi che
rimbalzano dalla Gran Bretagna, dove
ormai la situazione sembra fuori
controllo, Fazio aggiunge: «Siamo
nella fase 6 della pandemia» e,
anche se la situazione in Italia non
è paragonabile a quella britannica,
«i contagi arriveranno anche da noi
- conclude - ma siamo preparati».
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