3 agosto 2009
Monte Acero, escursione al Gesù Redentore
Adam Biondi

 

 

 

Sono ormai sette anni, dal 2003 (centenario della erezione del monumento a Gesù Redentore su Monte Acero), che la prima domenica di agosto si svolge una escursione di carattere religioso che interessa le comunità di Cerreto Sannita e Massa di Faicchio.

Domenica 2 agosto alle ore 5,00 diverse persone sono partite dal centro storico di Cerreto Sannita a piedi per giungere le falde del monte dove la Pro Loco Massa di Faicchio ha rifocillato i presenti prima di percorrere un antico sentiero e giungere alle ore 8,00 sulla vetta, dove da decenni la figura in ghisa di Gesù Redentore benedice e protegge la Diocesi.

Nella foto il gruppo di Cerreto Sannita si reca verso Massa di Faicchio per poi salire Monte Acero (sullo sfondo). È da segnalare la presenza di un discreto numero di giovani mossi dalla fede e dall’interesse verso la natura.

Chi percorre la strada provinciale che circonda Monte Acero sarà passato molte volte, forse senza notarlo, davanti ad una croce che, sita all’intersecazione fra le strade che conducono a San Salvatore e Faicchio, ricorda che proprio da lì passarono i buoi che trascinarono oltre cento anni fa la pesante statua sino alla vetta.

Dopo un breve break i partecipanti all’escursione si avviano verso il sentiero. Ogni anno uno o più cani seguono i pellegrini da Cerreto sino alla vetta. Quest’anno è stata la volta di questo bel pastore tedesco: il suo scarso senso dell’orientamento e la forte diffidenza ci fanno pensare che sia una delle ennesime vittime di quegli individui che specie in estate abbandonano i propri animali lontano dalle loro case.

Il paesaggio che si osserva da alcuni tratti del sentiero è davvero mozzafiato. Nella foto si vede il bianco corso letto del torrente Titerno; in basso al centro è Massa di Faicchio. Le abili guide della Pro Loco hanno riferito che dalla vetta del monte, in assenza di foschia e munendosi di un buon binocolo, è possibile vedere Napoli ed il porto riuscendo a distinguere le navi.

Il sentiero che abbiamo percorso (incluso nel Sentiero Italia del CAI) ci ha fatto lambire i poderosi resti delle mura megalitiche osco sannite che costituivano la cosiddetta “Arce di Monte Acero”, una fortificazione del VI secolo a.C. che ancora cinge la vetta del colle per circa 3Km di lunghezza.

Lungo il tragitto abbiamo trovato anche alcuni ammoniti, gruppo di molluschi che hanno fatto la loro prima comparsa sulla Terra nel periodo Devoniano (ben 395 milioni di anni fa) per poi estinguersi nel Paleocene circa 56 milioni di anni fa. 

Ed ecco arrivati al monumento a Gesù Redentore. Il parroco di San Martino in Cerreto don Edoardo Viscosi ed il Sindaco di Faicchio Mario Borrelli ne hanno illustrato la storia, grazie anche ad un opuscolo esaustivo sull’argomento edito dalla Pro Loco di Massa. La statua venne posta su Monte Acero nel 1903 assieme ad altre 19 sculture inserite in altrettante vette di monti italiani su proposta di Papa Leone XIII.

La statua in ghisa della ditta “Rosa Zanazio” di Roma costò fra lavorazione e trasporto ben 3.706 lire, una cifra importante per l’epoca che venne sovvenzionata dalle offerte provenienti da ogni parte della Diocesi. L’attuale statua è stata però restaurata negli anni ’70 a spese di  Emilio Bove dopo un ciclone che la fece cadere a terra.

In conclusione è stata una bella esperienza che vede ogni anno crescendo la partecipazione e l’interesse della popolazione locale.

Adam Biondi

 

 

     

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