6 ottobre 2009
Il Prefetto chiamato in causa per ristabilire la legalità
Rosanna Carpentieri

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

Da stamattina 6 ottobre a San Giorgio del Sannio, in occasione del mercato cittadino, su apposito automezzo pubblicitario itinerante, è stato affisso un messaggio informativo relativo all'incendio Barletta del 23 maggio scorso ed alla intercettazione del 1° giugno, del seguente tenore:

 

IL PAESE DEI FIORI E DELLA "CORTESIA"

è oggi

IL PAESE DELL'ARROGANZA E DEI "FAVORI"

PAESE DEGLI ABUSI E DELLA PREPOTENZA

 

 

Oltre al danno alla salute e all'ambiente causato dall'incendio Barletta e, dopo tutte le OMISSIONI in materia di rispetto del Codice dell'Ambiente e della normativa a tutela della salute pubblica, a San Giorgio del Sannio è accaduto anche questo:

Il pomeriggio del 2 giugno tutti i negozi di San Giorgio del Sannio sono rimasti chiusi come deciso dal sindaco Nardone con una propria Ordinanza, tranne l’Iperstore Barletta "autorizzato" dal Sindaco con questa telefonata intercettata dai carabinieri.

 

 

Nardone Giorgio: Pronto, … Antonio, sono il Sindaco!
Barletta Antonio: Uè, don Giorgio, buongiorno … ditemi!

Nardone Giorgio: Eh … tu resta aperto domani, e tira a campare! Io …. poi, non ti mando a nessuno. Se viene qualcuno, ti cancello tutto, non ti preoccupare! Perché qua, se devo fare una ordinanza viene la guerra civile!
Barletta Antonio: Va bene … grazie!
Nardone Giorgio: Tu resta aperto e tira a campare! Poi me la vedo io, me la piango io, mi impegno io! Però… TU NON DIRE CHE È STATO IL SINDACO! GLI DEVI DIRE: STÒ APERTO … NON ABBIAMO LETTO L’ ORDINANZA, PENSAVO CHE POTEVO STARE APERTO TUTTA LA GIORNATA … SCUSATE, SE VIENE QUALCUNO, POI ME LA PIANGO IO!
Barletta Antonio: Va bene … grazie!

Nardone Giorgio: HAI CAPITO, COME GLI DEVI DIRE?
Barletta Antonio: Grazie "DON GIORGIO" !

 


Secondo la COSTITUZIONE della Repubblica Italiana

l’attività della pubblica Amministrazione

deve essere imparziale

ed è vietata qualsiasi forma di favoritismo

ma il Sindaco dichiara alla stampa:

"Non mi pento, rifarei tutto" , "Non mi dimetto ".

 

Per - tanto,

ORA TOCCA AL PREFETTO

RISTABILIRE LA LEGALITA’ VIOLATA

E TUTELARE LE TRADIZIONI CIVILI

DI QUESTO PAESE.

 

 

Per il Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia

Rosanna Carpentieri

 

 

 

 

 


 

 

 

 

associazione per la città sostenibile contro il malaffare

via Annunziata, 127 – Benevento

www.altrabenevento.org       email: info@altrabenevento.org

 

Comunicato stampa del 3 ottobre 2009

 

                IL SINDACO DI SAN GIORGIO DEL SANNIO

CONFERMA DI AVER FAVORITO L'IMPRENDITORE BARLETTA

MA LA PROCURA DELLA REPUBBLICA

NON HA ASSUNTO ALCUN PROVVEDIMENTO

 

 

Il Sindaco di San Giorgio del Sannio ed il suo vice, l'assessore al commercio, hanno confermato durante l'ultimo consiglio comunale di aver "aiutato" l'Ipermercato Barletta autorizzando l'apertura dell'attività in un giorno festivo in dispregio ad una ordinanza del Comune che si richiama a norme regionali e nazionali.

 

Sindaco e vice sindaco continuano ad affermare, spavaldamente, di non essere pentiti e che rifarebbero esattamente ciò che hanno fatto per sostenere il povero imprenditore danneggiato dall'incendio di un deposito. Non avendo però cambiato l'ordinanza, risulta evidente che l'imprenditore è stato "aiutato" a danno degli altri commercianti che invece hanno dovuto rispettare la legge rimanendo chiusi il pomeriggio del 2 giugno.

 

Sindaco e Vicesindaco precisano che l'imprenditore è stato multato ma in questo modo ammettono che c'è stata una violazione di legge e che loro stessi l'hanno autorizzata.

 

E' evidente, comunque, che la multa è davvero poca cosa rispetto a quanto l'Ipermercato ha incassato rimanendo aperto, contro legge, dalle 14 alle 21 di un giorno festivo con gli altri esercizi commerciali obbligati a rimanere chiusi. Insomma quell'imprenditore è stato davvero "aiutato", anzi è stato proprio favorito, ma il Sindaco comunica, gongolando, che per questi fatti, documentati anche con l'intercettazione telefonica dei Carabinieri, non vi sono stati procedimenti adottati dalla Procura della Repubblica.

 

In effetti, l'indagine per una ipotesi di estorsione connessa all'incendio, è stata archiviata su proposta del P.M. del 15/07/2009 senza alcuno stralcio per la parte relativa all'intercettazione stranamente sfuggita all'attenzione del magistrato.

 

Certamente queste procedure per l'accertamento dei reati penali a carico di pubblici amministratori sono complesse ma ciò dovrebbe indurre il Tribunale di Benevento a potenziare il pool di magistrati che si occupano di reati della Pubblica Amministrazione.

 

Ed invece dal 1° ottobre proprio uno dei magistrati assegnati a questa sezione da qualche mese, la Dott.ssa Giammarino,  titolare  di importanti inchieste tra le quali anche la seconda relativa all'incendio dell'Ipermercato Barletta, è stata distaccata alla Procura della Repubblica di Avellino.

 

E così a Benevento, dove tutti ammettono che vi è un pericoloso aumento di corruzione e malaffare, rimangono solo due magistrati e tre poliziotti della Digos ad occuparsi di indagini a carico di amministratori e funzionari pubblici.

 

Evidentemente è ancor più necessario che la società civile faccia sentire la propria voce e la stampa dedichi a questi temi maggiore attenzione.

Altrabenevento continuerà, naturalmente, a fare la propria parte.

 

Il Presidente-Gabriele Corona

 

 

 


     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it