13 novembre 2009
Provincia BN, camper per immigrati
Antonio De Lucia

 

 

Provincia di Benevento

 

Comunicato Stampa n. 1155 del 11 novembre 2009

 

Presentato lo staff dei mediatori culturali del Simposio Immigrati ACLI che partecipano al progetto “Cittadini come noi … non lasciamoli in nero”, promosso da Provincia e Comune di Benevento a favore degli immigrati. Presentato anche il "Camper itinerante" che costituisce l’ufficio mobile con il quale viene attuato il progetto in tutte le realtà locali del Sannio. Per l’evento, svoltosi nel Giardino della Rocca dei Rettori, sede della Provincia, erano presenti: gli assessori alle Politiche sociali dei due enti maggiori del Sannio, Annachiara Palmieri  e Luigi Scarinzi, nonché il presidente del Simposio Immigrati ACLI, Filiberto Parente.

Il camper è il mezzo principale d’intervento con il quale si realizza il progetto di un’opera capillare di informazione dei diritti delle persone che vengono nel nostro Paese: ”da altre parti – ha spiegato Parente - organizzano le ronde; qui noi facciamo una politica di inclusione”.

Lo staff dei mediatori culturali è diretto da Irina Ramanenka, che ha sottolineato come per la prima volta nel Sannio sono proprio gli immigrati del territorio sannita ad essere attori e promotori di un attività campagna d’informazione per i diritti di cittadinanza per i propri connazionali.

In effetti, il progetto “Cittadini come noi … non lasciamoli in nero” intende offrire una risposta non solo agli immigrati, ma a tutti i cittadini italiani rispetto ai problemi, anche di natura culturale, che la migrazione inevitabilmente comporta. E’ quanto difatti ha dichiarato Annachiara Palmieri, assessore provinciale, che ha auspicato come questa iniziativa, progettata dalle Acli, e la mobilità umana in genere, stanno determinando dovunque, non sempre in maniera serena, valutazioni di carattere culturale, politico, sociale, economico e religioso.

“Noi vogliamo un welfare municipale e comunitario – ha affermato ancora l’assessore provinciale – che permane come architrave delle nostre comunità se è legato alla sua capacità di partecipare attivamente allo sviluppo del nostro Paese. Un welfare dunque pensato non solo come costo economico ma quale cifra dell’abitare civile in una società. Un welfare pro-motore di sviluppo è quello capace di stabilire legami con e fra i cittadini (anziani, giovani, famiglie, adolescenti, immigrati…) sia per consentire loro di affrontare situazioni di disagio o di vulnerabilità sociale (mancanza di formazione, lavoro, casa, sicurezza) accedendo ai servizi, sia per garantire – ha concluso Palmieri - ad ognuno il pieno coinvolgimento nella progettazione e realizzazione degli interventi previsti dalla rete dei servizi istituzionali, profit e non profit”

Dal canto suo, l’assessore Luigi Scarinzi ha dichiarato di essere molto soddisfatto di questa sinergia tra Provincia-Comune e ACLI per una bella iniziativa di solidarietà sociale. “Affermare il welfare quale pro-motore di sviluppo significa anche avere il coraggio di: sostenere ed investire sul protagonismo dei giovani e immigrati, i cui percorsi lavorativi sono sempre più flessibili, compositi, incerti”. Scarinzi si è detto convinto dell’utilità sociale di investire nel capitale umano, potenziando ricerca e formazione professionale. Secondo l’assessore comunale, infine, occorre qualificare la presenza sui territori di sistemi integrati di servizi e interventi sociali e socio-sanitari per evitare l’incapacità di assicurare a tutti i cittadini, a prescindere dal luogo di residenza, uguali prestazioni e standard essenziali nell’attuazione dei diritti sociali.

 

 

     

 Valle Telesina


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