Provincia di Benevento
Comunicato Stampa
n. 783 del 28 maggio 2009
Un
quadro di Andrea Petrone dal titolo “Ciclisti si
nasce ed io lo nacqui modestamente” è stato
donata come premio extra alla maglia rosa Denis
Menchov (Rabobank) dal presidente della
Provincia di Benevento Aniello Cimitile
all’arrivo della tappa Sulmona-Benevento del
Giro d’Italia del centenario.
“Ciclisti si nasce ed io lo nacqui modestamente”
fu esposto alla grande mostra itinerante ed
internazionale “Ilikebike”, curata da Gherardo
Frassa. Nel 2006 era tra le opere che facevano
mostra di sé al 64esimo Salone internazionale
del ciclo alla Fiera Campionaria di Milano,
sponsorizzata dalla “Gazzetta dello Sport”.
“Ciclisti si nasce ed io lo nacqui
modestamente!” fu poi portata in esposizione a
Maratea dal 14 luglio al 3 settembre 2007.
L’opera è una tecnica mista su carta di
cm.30x40 e ricorda il famoso film : “ Totò al
Giro d’Italia “, nel quale oltre naturalmente al
grande attore, i co-protagonisti furono il
campionissimo Fausto Coppi ed altri nomi
leggendari: Bartali, Bobet….
L’artista Andrea Petrone è di recente tornato
dagli USA, dove si sono svolte due sue mostre
personali a New York. Attualmente è uno dei
maggiori protagonisti della mostra : “Streghe:
sette artisti dai luoghi della leggenda”
organizzata dall’Assessorato alla Cultura del
Comune di Benevento in collaborazione con
l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino e
l’Associazione Proposta, a Berlino durante
la LXIII edizione del Premio
Strega. Prossimamente il nuovo Museo Italiano di
New York, ospiterà a cura del NIAF (National
Italian American Foundation) permanentemente una
vasta collezione di sue opere.
A
seguire le foto sono di Valentino Simone
Provincia di Benevento
Comunicato Stampa
n. 782 del 27 maggio 2009
Antonio De Lucia
«La diga di Campolattaro è un’opera strategica
d’interesse nazionale. Come tale rientrerà nella
Legge Obiettivo per l’accesso ai finanziamenti
europei e regionali». E’ quanto ha dichiarato ai
giornalisti il Presidente della Regione Campania
on.le Antonio Bassolino nella Rocca dei Rettori,
dopo aver siglato un protocollo d’intesa
concernente proprio l’invaso sul fiume Tammaro,
capace di raccogliere oltre 80 milioni di metri
cubi d’acqua, con il Presidente della Provincia
di Benevento prof. Aniello Cimitile. Secondo
Cimitile, con questa firma «si apre un percorso
per una interventi di sviluppo nelle aree
economicamente svantaggiate del Fortore
dell’Alto Tammaro che richiedono la speciale
attenzione delle Istituzioni pubbliche». Il
documento mobilita 9 milioni di Euro per il
completamento delle opere di messa in sicurezza
dell’invaso e per il progetto d’utilizzo delle
acque per usi irrigui. L’opera, finanziata e
realizzata dalla oggi disciolta Cassa per il
Mezzogiorno negli anni dal 1979 al 1993, non è,
allo stato, ancora in esercizio; ma la
Provincia, che ne ha assunto la competenza nel
1997, sta provvedendo a saggiarne la resistenza
strutturale e a predisporre le progettazioni per
rendere l’impianto utilizzabile per gli scopi
civili, agricoli ed industriali.
Più precisamente, allo stato, secondo i
protocolli tecnici fissati dal Servizio
Nazionale Dighe, che ne ha l’alta sorveglianza,
la Provincia, attraverso il Settore
Infrastrutture sta provvedendo alle procedure
programmate e graduali di
riempimento/svuotamento. Il riempimento è stato
portato con pieno successo fino a 30 milioni di
metri cubi d’acqua e si ha fondato motivo di
ritenere che il Servizio Dighe autorizzerà la
Provincia a raggiungere i 52 milioni di metri
cubi. Alla Conferenza Stampa d’illustrazione del
protocollo d’intesa tra Regione e Provincia di
Benevento, cui hanno assistito l’assessore
regionale all’Università e ricerca scientifica,
Nicola Mazzocca, e gli assessori provinciali, a
partire dallo stesso vice presidente dell’ente,
Antonio Barbieri, ha preso per primo la parola
il presidente Cimitile. «Il protocollo - così ha
detto - avvia un ragionamento condotto con il
presidente Bassolino per le zone ad alto ritardo
di sviluppo: il Fortore e l’Alto Tammaro, aree
classificate B2.
Qui pensiamo di dar vita ad una serie di
interventi coordinati che si snoccioleranno nel
tempo. Il punto di partenza previsto in questo
protocollo – ha quindi spiegato il presidente
della Provincia - è la utilizzazione di una
delle risorse più importanti (forse la più
importante in quell’area) che è la diga di
Campolattaro, destinata a fornire energia e a
soddisfare le necessità idriche. Ed io, vorrei
aggiungere un passo in avanti che credo essere
molto significativo, aggiungo una terza opzione:
la produzione di idrogeno. In altri termini, io
sostengo che la diga possa diventare piattaforma
nella produzione di idrogeno, perché per
produrlo c’è bisogno proprio di acqua. La diga
di Campolattaro dunque può sostenere la mobilità
utilizzando non il petrolio, ma una fonte non
inquinante quale l’idrogeno. A tale proposito
c’è stato un preciso indirizzo strategico
europeo che invita a costruire le piattaforme
per l’idrogeno. Dunque, ha proseguito Cimitile,
questo Protocollo d’Intesa interviene
immediatamente per la messa in sicurezza delle
sponde della diga di Campolattaro, operazione
preliminare per una corretta utilizzazione delle
acque, con un finanziamento della Regione,
incasellato nel Parco progetti, di 4.900.000,00
Euro; avvia la progettazione preliminare per la
utilizzazione idrica della diga, progettazione
preliminare che è “conditio sine qua non” per
accedere ai fondi della Legge Obiettivo, con un
ulteriore finanziamento di 4 milioni di Euro che
ci consentirà di lanciare il bando. Annuncio
infine – ha concluso Cimitile – ulteriori novità
in una giornata di più intenso lavoro che si
terrà per la fine di giugno».
Dal canto suo, il Governatore della Campania ha
dichiarato: «Vorrei sottolineare l’importanza
della scelta di puntare su una grande risorsa
del Sannio, la diga di Campolattaro. Investiamo
9 milioni di Euro in un’area davvero strategica
del Sannio: l’Alto Tammaro e il Fortore. Una
scelta, dunque, che punta alla parte più interna
del Sannio ed anche alla parte dove più forti
ancora dovranno essere i nostri interventi di
sviluppo – ha aggiunto Bassolino. La scelta e
l’investimento sono rilevanti anche perché ci
consentono di considerare la diga un’opera
strategica di rilevanza nazionale, ha spiegato
Bassolino, per inserirla nella Legge Obiettivo,
e, dunque, nei fondi nazionali e regionali
tramite le risorse europee e comunitarie.
Inneschiamo, quindi, un meccanismo di sviluppo
davvero molto importante e significativo – ha
aggiunto Bassolino. Ci tengo a sottolineare che
puntiamo molto sulle infrastrutture, ha
aggiunto il Governatore: fra queste, oltre la
scelta della ferrovia ad Alta Capacità
Napoli-Benevento-Bari; stiamo intensamente
lavorando con l’assessore Cascetta per
potenziare ancora di più - sia per la Città ma
soprattutto per la provincia di Benevento e
dunque per l’intero Sannio - tutto il sistema di
mobilità e di metropolitana regionale,
attraverso nuovi investimenti. In tale maniera ,
così come ha ricordato il ministro delle
infrastrutture Matteoli ancora l’altro giorno a
Pozzuoli – ha spiegato il presidente della
Regione –, la metropolitana regionale è
una risorsa alla quale tutti guardano con grande
attenzione e che molti ci invidiano e che si
appresta a diventare compiutamente regionale. La
nostra concezione è – ha aggiunto Bassolino -
esattamente questa: come l’Alta Velocità
Roma-Napoli è stata utile anche per innescare un
potenziamento del sistema di mobilità e di
metropolitana, così noi vogliamo che l’Alta
Capacità Napoli-Benevento-Bari si accompagni ad
un potenziamento di tutto il sistema di mobilità
e di metropolitana per l’intero Sannio su scala
regionale. Dunque continuiamo a lavorare secondo
il metodo che a me pare quello più giusto – ha
precisato Basssolino: si decide, si firma, si
attua e, mentre si attua, si pensa a nuovi
interventi in quella linea di piena e forte
collaborazione fra la Regione ed il Sannio, che
è stata già forte negli anni scorsi e che con la
nuova Amministrazione stiamo rafforzando sempre
di più. Fra l’altro – ha concluso il Governatore
- vedete che con me c’è l’assessore regionale
Mazzocca, con il quale abbiamo pensato agli
interventi nel Sannio, in particolare su
quell’autentico piccolo gioiello (che sempre di
più è diventato) quale l’Università del Sannio,
dove stiamo completando lavori sulle strutture
di grande rilievo». Infine,
rispondendo ad una domanda di un giornalista, il
presidente Bassolino ha dichiarato:
«L’Autostrada Napoli-Benevento è da noi
considerata un’opera strategica: per questo
abbiamo firmato l’Intesa di Programma con il
Governo Berlusconi e contiamo di realizzarla».
Comunicato Stampa
n. 776 del 25 maggio 2009
Presentato presso
la Biblioteca Provinciale
di Benevento, il volume “Cicloturismo.
Strategie di sviluppo e benefici per le
destinazioni turistiche” di Roberto Formato.
Ne hanno discusso, oltre all’Autore: Giuseppe
Lamparelli, Consigliere Delegato allo Sport
della Provincia di Benevento; Luigi Ionico,
Assessore allo Sport Comune di Benevento;
Massimo Mazzone, della Federazione italiana
amici della bicicletta del Sannio, ed Erasmo
Timoteo, Slow Food Benevento. Il libro,
di circa 250 pagine, appena stampato per i tipi
di (ESI Editore), rappresenta la prima
trattazione completa, anche a livello
internazionale, del cicloturismo, cioè di quel
modo di fare vacanza con intenti turistici e
naturalistici, utilizzando la bicicletta, non
con finalità agonistiche e senza parossismi da
gara e da risultati.
Un turismo
“lento”, ma pur sempre turismo, capace dunque di
mobilitare risorse economiche, nuove
professionalità e nuove competenze
(accompagnatori, guide, etc.) per la ri-scoperta
di mete poco o affatto conosciute. Si tratta
dunque di un nuovo filone di “vacanze
intelligenti”che aiuta a curare il corpo
(consumando i grassi in eccesso: e per questo in
alcuni Paesi sono gli stessi Governi a
sollecitarne la pratica), promuove località non
da “turismo di massa”, e, per di più, abbatte
l’emissioni di inquinanti propri della mobilità
da automobile.
Come ha
sottolineato l’Autore del libro, che ha un
curriculum scientifico di tutto rispetto, è un
esperto internazionale in politiche del turismo
ed ha insegnato anche all’Università del Sannio,
l’approccio a questo nuovo modo di fare vacanze
deve essere interdisciplinare: del resto
parliamo, ha precisato Formato, di una attività
economica molto interessante. Basti dire che in
Germania, leader mondiale del cicloturismo, un
abitante su quattro si serve abitualmente della
bici per spostarsi anche per lavoro e sono
attivi ben 150 tour operator che promuovono
itinerari sia nella stessa Germania che
all’estero, compresa l’Italia. Nel nostro Paese,
ha, quindi, spiegato Formato, la situazione è
difficilmente decifrabile: sebbene, in un
confronto mondiale, la produzione di biciclette
sia all’avanguardia per qualità e formidabile
per quantità, la mobilità urbana ed extraurbana
è quasi completamente affidata a mezzi di
trasporto inquinanti e la passione per il
cicloturismo non è ancora esplosa. Eppure il
nostro Paese, ha sottolineato Formato, potrebbe
sfruttare questo filone a causa dei suoi
straordinari paesaggi naturalistici e delle
notevoli emergenze culturali, artistiche,
archeologiche di località, come per esempio le
aree interne meridionali, che non sono battute
dai “vacanzieri” di massa.
Nella foto: da sx:
Luigi Ionico, Giuseppe Lamparelli e Roberto
Formato
Il cicloturismo
darebbe dunque un forte contributo per lo
sviluppo economico. Naturalmente, in Italia, ha
spiegato Formato, vi sono aree di eccellenza in
materia di cicloturismo, ma esse si trovano
soprattutto al Nord (in Trentino Alto Adige e
sul delta Po): vi sono tuttavia - ha assicurato
Formato - segnali molto incoraggianti anche per
il Sud. D’altra parte non sono necessari
investimenti finanziari particolarmente onerosi
per favorirne la diffusione: sarebbe infatti
sufficiente, ha spiegato Formato, che tre
“agriturismi” si consorzino con una offerta
turistica comune per consentire ai cicloturisti
di esercitare la propria passione in un piccolo
tour. Naturalmente, sarebbe necessario anche
l’apporto delle Istituzioni per il decollo del
fenomeno: le Ferrovie delle aree interne
potrebbe consentire il trasporto delle bici, per
facilitare le escursioni; Comuni e Province
potrebbero istituire Stazioni per il fitto della
bici e favorire la mobilità su due ruote, e così
via. L’Autore infine ha concluso la sua
illustrazione ed il suo stesso libro con un
omaggio al Sannio avanzando alcune proposte
precise per il cicloturismo nei nostri monti più
belli.
Sull’analisi di
Formato e sulle possibili prospettive per il
Sannio in materia di cicloturismo si sono
dichiarati tutti d’accordo: Ionico ha illustrato
alcuni programmi del Comune in materia di piste
ciclabili; Lamparelli ha annunciato la fine dei
lavori del 1° lotto per la nuova pista Benevento
– Pietrelcina, che si aggiunge all’altra già
consegnata dalla Provincia,
la Benevento – Vitulano
“Paesaggi Sanniti”; Timoteo ha prospettato il
tour su “le Antiche strade dell’Aglianico”, che
abbraccia anche la vicina Provincia Irpina e
la Basilicata, tradizionali
luoghi di produzione del celebre vino; Mazzone
ha infine suggerito, tra l’altro, miglioramenti
per la “Paesaggi sanniti” (che dovrebbe partire
dalla Stazione FS – come da progetto
originario).
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