30 maggio 2009
Provincia BN, news e foto della settimana
Antonio De Lucia

 

 

Provincia di Benevento

 

 

Comunicato Stampa n. 783 del 28 maggio 2009

Un quadro di Andrea Petrone dal titolo “Ciclisti si nasce ed io lo nacqui modestamente” è stato donata come premio extra alla maglia rosa Denis Menchov (Rabobank) dal presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile all’arrivo della tappa Sulmona-Benevento del Giro d’Italia del centenario.

“Ciclisti si nasce ed io lo nacqui modestamente” fu esposto alla grande mostra itinerante ed internazionale “Ilikebike”, curata da Gherardo Frassa. Nel 2006 era tra le opere che facevano mostra di sé al 64esimo Salone internazionale del ciclo alla Fiera Campionaria di Milano, sponsorizzata dalla “Gazzetta dello Sport”.  “Ciclisti si nasce ed io lo nacqui modestamente!” fu poi portata in esposizione a Maratea dal 14 luglio al 3 settembre 2007.

L’opera  è una tecnica mista su carta di cm.30x40 e ricorda il famoso film : “ Totò al Giro d’Italia “, nel quale oltre naturalmente al grande attore, i co-protagonisti furono il campionissimo Fausto Coppi ed altri nomi leggendari: Bartali, Bobet….

L’artista Andrea Petrone è di recente tornato dagli USA, dove si sono svolte due sue mostre personali a New York. Attualmente è uno dei  maggiori protagonisti della mostra : “Streghe: sette artisti dai luoghi della leggenda” organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Benevento in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino e l’Associazione Proposta,  a Berlino durante la LXIII edizione del Premio Strega. Prossimamente il nuovo Museo Italiano di New York, ospiterà a cura del NIAF (National Italian American Foundation) permanentemente una vasta collezione di sue opere.

 

A seguire le foto sono di Valentino Simone

 


 

 

Provincia di Benevento

 

Comunicato Stampa n. 782 del 27 maggio 2009

Antonio De Lucia

 

«La diga di Campolattaro è un’opera strategica d’interesse nazionale. Come tale rientrerà nella Legge Obiettivo per l’accesso ai finanziamenti europei e regionali». E’ quanto ha dichiarato ai giornalisti il Presidente della Regione Campania on.le Antonio Bassolino nella Rocca dei Rettori, dopo aver siglato un protocollo d’intesa concernente proprio l’invaso sul fiume Tammaro, capace di raccogliere oltre 80 milioni di metri cubi d’acqua, con il Presidente della Provincia di Benevento prof. Aniello Cimitile. Secondo Cimitile, con questa firma «si apre un percorso per una interventi di sviluppo nelle aree economicamente svantaggiate del Fortore dell’Alto Tammaro che richiedono la speciale attenzione delle Istituzioni pubbliche». Il documento mobilita 9 milioni di Euro per il completamento delle opere di messa in sicurezza dell’invaso e per il progetto d’utilizzo delle acque per usi irrigui. L’opera, finanziata e realizzata dalla oggi disciolta Cassa per il Mezzogiorno negli anni dal 1979 al 1993, non è, allo stato, ancora in esercizio; ma la Provincia, che ne ha assunto la competenza nel 1997, sta provvedendo a saggiarne la resistenza strutturale e a predisporre le progettazioni per rendere l’impianto utilizzabile per gli scopi civili, agricoli ed industriali.

 

 

Più precisamente, allo stato, secondo i protocolli tecnici fissati dal Servizio Nazionale Dighe, che ne ha l’alta sorveglianza, la Provincia, attraverso il Settore Infrastrutture sta provvedendo alle procedure programmate e graduali di riempimento/svuotamento. Il riempimento è stato portato con pieno successo fino a 30 milioni di metri cubi d’acqua e si ha fondato motivo di ritenere che il Servizio Dighe autorizzerà la Provincia a raggiungere i 52 milioni di metri cubi. Alla Conferenza Stampa d’illustrazione del protocollo d’intesa tra Regione e Provincia di Benevento, cui hanno assistito l’assessore regionale all’Università e ricerca scientifica, Nicola Mazzocca, e gli assessori provinciali, a partire dallo stesso vice presidente dell’ente, Antonio Barbieri, ha preso per primo la parola il presidente Cimitile. «Il protocollo - così ha detto - avvia un ragionamento condotto con il presidente Bassolino per le zone ad alto ritardo di sviluppo: il Fortore e l’Alto Tammaro, aree classificate B2.

 

Qui pensiamo di dar vita ad una serie di interventi coordinati che si snoccioleranno nel tempo. Il punto di partenza previsto in questo protocollo – ha quindi spiegato il presidente della Provincia - è la utilizzazione di una delle risorse più importanti (forse la più importante in quell’area) che è la diga di Campolattaro, destinata a fornire energia e a soddisfare le necessità idriche. Ed io, vorrei aggiungere un passo in avanti che credo essere molto significativo, aggiungo una terza opzione: la produzione di idrogeno. In altri termini, io sostengo che la diga possa diventare piattaforma nella produzione di idrogeno, perché per produrlo c’è bisogno proprio di acqua. La diga di Campolattaro dunque può sostenere la mobilità utilizzando non il petrolio, ma una fonte non inquinante quale l’idrogeno. A tale proposito c’è stato un preciso indirizzo strategico europeo che invita a costruire le piattaforme per l’idrogeno. Dunque, ha proseguito Cimitile, questo Protocollo d’Intesa interviene immediatamente per la messa in sicurezza delle sponde della diga di Campolattaro, operazione preliminare per una corretta utilizzazione delle acque, con un finanziamento della Regione, incasellato nel Parco progetti, di 4.900.000,00 Euro; avvia la progettazione preliminare per la utilizzazione idrica della diga, progettazione preliminare che è “conditio sine qua non” per accedere ai fondi della Legge Obiettivo, con un ulteriore finanziamento di 4 milioni di Euro che ci consentirà di lanciare il bando. Annuncio infine – ha concluso Cimitile – ulteriori novità in una giornata di più intenso lavoro che si terrà per la fine di giugno».

 

 

Dal canto suo, il Governatore della Campania ha dichiarato: «Vorrei sottolineare l’importanza della scelta di puntare su una grande risorsa del Sannio, la diga di Campolattaro. Investiamo 9 milioni di Euro in un’area davvero strategica del Sannio: l’Alto Tammaro e il Fortore. Una scelta, dunque, che punta alla parte più interna del Sannio ed anche alla parte dove più forti ancora dovranno essere i nostri interventi di sviluppo – ha aggiunto Bassolino. La scelta e l’investimento sono rilevanti anche perché ci consentono di considerare la diga un’opera strategica di rilevanza nazionale, ha spiegato Bassolino, per inserirla nella Legge Obiettivo, e, dunque, nei fondi nazionali e regionali tramite le risorse europee e comunitarie. Inneschiamo, quindi, un meccanismo di sviluppo davvero molto importante e significativo – ha aggiunto Bassolino. Ci tengo a sottolineare che puntiamo molto sulle infrastrutture,  ha aggiunto il Governatore: fra queste, oltre la scelta della ferrovia ad Alta Capacità Napoli-Benevento-Bari; stiamo intensamente lavorando con l’assessore Cascetta per potenziare ancora di più - sia per la Città ma soprattutto per la provincia di Benevento e dunque per l’intero Sannio - tutto il sistema di mobilità e di metropolitana regionale, attraverso nuovi investimenti. In tale maniera , così come ha ricordato il ministro delle infrastrutture Matteoli ancora l’altro giorno a Pozzuoli – ha spiegato il presidente della Regione –,  la metropolitana regionale è una risorsa alla quale tutti guardano con grande attenzione e che molti ci invidiano e che si appresta a diventare compiutamente regionale. La nostra concezione è – ha aggiunto Bassolino - esattamente questa: come l’Alta Velocità Roma-Napoli è stata utile anche per innescare un potenziamento del sistema di mobilità e di metropolitana, così noi vogliamo che l’Alta Capacità Napoli-Benevento-Bari si accompagni ad un potenziamento di tutto il sistema di mobilità e di metropolitana per l’intero Sannio su scala regionale. Dunque continuiamo a lavorare secondo il metodo che a me pare quello più giusto – ha precisato Basssolino: si decide, si firma, si attua e, mentre si attua, si pensa a nuovi interventi in quella linea di piena e forte collaborazione fra la Regione ed il Sannio, che è stata già forte negli anni scorsi e che con la nuova Amministrazione stiamo rafforzando sempre di più. Fra l’altro – ha concluso il Governatore - vedete che con me c’è l’assessore regionale Mazzocca, con il quale abbiamo pensato agli interventi nel Sannio, in particolare su quell’autentico piccolo gioiello (che sempre di più è diventato) quale l’Università del Sannio, dove stiamo completando lavori sulle strutture di grande rilievo».   Infine, rispondendo ad una domanda di un giornalista, il presidente Bassolino ha dichiarato: «L’Autostrada Napoli-Benevento è da noi considerata un’opera strategica: per questo abbiamo firmato l’Intesa di Programma con il Governo Berlusconi e contiamo di realizzarla».

 


 

 

Comunicato Stampa n. 776 del 25 maggio 2009

Presentato presso la Biblioteca Provinciale di Benevento, il volumeCicloturismo. Strategie di sviluppo e benefici per le destinazioni turistiche” di Roberto Formato. Ne hanno discusso, oltre all’Autore: Giuseppe Lamparelli, Consigliere Delegato allo Sport della Provincia di Benevento; Luigi Ionico, Assessore allo Sport Comune di Benevento; Massimo Mazzone, della Federazione italiana amici della bicicletta del Sannio, ed Erasmo Timoteo, Slow Food Benevento. Il libro, di circa 250 pagine, appena stampato per i tipi di (ESI Editore), rappresenta la prima trattazione completa, anche a livello internazionale, del cicloturismo, cioè di quel modo di fare vacanza con intenti turistici e naturalistici, utilizzando la bicicletta, non con finalità agonistiche e senza parossismi da gara e da risultati.

Un turismo “lento”, ma pur sempre turismo, capace dunque di mobilitare risorse economiche, nuove professionalità e nuove competenze (accompagnatori, guide, etc.) per la ri-scoperta di mete poco o affatto conosciute. Si tratta dunque di un nuovo filone di “vacanze intelligenti”che aiuta a curare il corpo (consumando i grassi in eccesso: e per questo in alcuni Paesi sono gli stessi Governi a sollecitarne la pratica),  promuove località non da “turismo di massa”, e, per di più, abbatte l’emissioni di inquinanti propri della mobilità da automobile.

Come ha sottolineato l’Autore del libro, che ha un curriculum scientifico di tutto rispetto, è un esperto internazionale in politiche del turismo ed ha insegnato anche all’Università del Sannio, l’approccio a questo nuovo modo di fare vacanze deve essere interdisciplinare: del resto parliamo, ha precisato Formato, di una attività economica molto interessante. Basti dire che in Germania, leader mondiale del cicloturismo, un abitante su quattro si serve abitualmente della bici per spostarsi anche per lavoro e sono attivi ben 150 tour operator che promuovono itinerari sia nella stessa Germania che all’estero, compresa l’Italia. Nel nostro Paese, ha, quindi, spiegato Formato, la situazione è difficilmente decifrabile: sebbene, in un confronto mondiale, la produzione di biciclette sia all’avanguardia per qualità e formidabile per quantità, la mobilità urbana ed extraurbana è quasi completamente affidata a mezzi di trasporto inquinanti e la passione per il cicloturismo non è ancora esplosa. Eppure il nostro Paese, ha sottolineato Formato, potrebbe sfruttare questo filone a causa dei suoi straordinari paesaggi naturalistici e delle notevoli emergenze culturali, artistiche, archeologiche di località, come per esempio le aree interne meridionali, che non sono battute dai “vacanzieri” di massa.

Nella foto: da sx: Luigi Ionico, Giuseppe Lamparelli e Roberto Formato

 

Il cicloturismo darebbe dunque un forte contributo per lo sviluppo economico. Naturalmente, in Italia, ha spiegato Formato, vi sono aree di eccellenza in materia di cicloturismo, ma esse si trovano soprattutto al Nord (in Trentino Alto Adige e sul delta Po): vi sono tuttavia - ha assicurato Formato - segnali molto incoraggianti anche per il Sud. D’altra parte non sono necessari investimenti finanziari particolarmente onerosi per favorirne la diffusione: sarebbe infatti sufficiente, ha spiegato Formato, che tre “agriturismi” si consorzino con una offerta turistica comune per consentire ai cicloturisti di esercitare la propria passione in un piccolo tour. Naturalmente, sarebbe necessario anche l’apporto delle Istituzioni per il decollo del fenomeno: le Ferrovie delle aree interne potrebbe consentire il trasporto delle bici, per facilitare le escursioni; Comuni e Province potrebbero istituire Stazioni per il fitto della bici e favorire la mobilità su due ruote, e così via.  L’Autore infine ha concluso la sua illustrazione ed il suo stesso libro con un omaggio al Sannio avanzando alcune proposte precise per il cicloturismo nei nostri monti più belli.

Sull’analisi di Formato e sulle possibili prospettive per il Sannio in materia di cicloturismo si sono dichiarati tutti d’accordo: Ionico ha illustrato alcuni programmi del Comune in materia di piste ciclabili; Lamparelli ha annunciato la fine dei lavori del 1° lotto per la nuova pista Benevento – Pietrelcina, che si aggiunge all’altra già consegnata dalla Provincia, la Benevento – Vitulano “Paesaggi Sanniti”; Timoteo ha prospettato il tour su “le Antiche strade dell’Aglianico”, che abbraccia anche la vicina Provincia Irpina e la Basilicata, tradizionali luoghi di produzione del celebre vino; Mazzone ha infine suggerito, tra l’altro, miglioramenti per la “Paesaggi sanniti” (che dovrebbe partire dalla Stazione FS – come da progetto originario).

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it