28 gennaio 2009
Provincia BN, la Giornata della Memoria
Antonio De Lucia

 

 

 

 

Provincia di Benevento
Il Consiglio Provinciale di Benevento, riunito oggi in seduta aperta, ha celebrato la “Giornata della Memoria” in onore delle vittime dell’Olocausto. Alla seduta, presieduta da Giuseppe Maturo, hanno preso parte il presidente Aniello Cimitile, gli assessori provinciali, le autorità locali, il prefetto Antonella De Miro e don Nicola De Blasio, in rappresentanza dell’arcivescovo metropolita.

I lavori sono stati aperti dal presidente Maturo, il quale ha voluto sottolineare l’impegno delle Istituzioni locali nel condannare il “negazionismo” della tragedia della Shoah, foriera, a suo giudizio, di possibili nuovi lutti e tragedie se non contrastato in tempo. Maturo ha concluso il suo intervento con una nota di speranza, indicando nella elezione per la prima volta di un afro-americano alla presidenza degli Stati Uniti una nota di speranza nel futuro.

Ha perso la parola il presidente Cimitile, il quale ha rimarcato le colpe rispetto alla Shoah non solo del popolo tedesco e di quello italiano, ma di tutte le potenze occidentali.



A seguire, un allievo del Liceo Classico “De La Salle” di Benevento,
Morgan Rinaldi, ha letto in aula una lettera che la giornalista sannita Enza Nunziato ha immaginato essere stata scritta dal “Giusto tra le Nazioni” Giovanni Borromeo, il medico romano che con falsi certificati salvò dalla deportazioni molti ebrei. E’ quindi intervenuto il prefetto Antonella De Miro che si è chiesto cosa sia possibile fare oggi perché le persecuzioni non accadano mai più.

La risposta sta, ha detto il prefetto, nella stessa Commemorazione odierna, nell’impegno di tante persone di buona volontà per tenere vivo il ricordo di quella barbarie collettiva. Don Nicola De Blasio ha detto che non ha senso cercare di scaricare sulla Chiesa responsabilità che sono epocali e collettive in merito alla persecuzione: “Non è sulle macerie dell’odio che ricostruiamo un futuro di pace e tolleranza: occorre invece che al centro di tutti nostri pensieri e del nostro agire quotidiano venga riproposto la figura dell’uomo, senza aggettivazioni ulteriori”.

Il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, ha fatto pervenire il seguente messaggio: “E’ necessario ricordare la Shoah e gli atti di barbarie del nostro passato, per impedire nuovi drammatici eventi e per
costruire un futuro che si ispiri a ideali di libertà e di fratellanza tra i popoli. Il nostro contributo è fondamentale per combattere con successo ogni indizio di razzismo, di violenza e di sopraffazione contro i diversi, e innanzitutto ogni rigurgito di antisemitismo”.



Il consigliere Alfredo Cataudo (Udeur) ha sottolineato come la Giornata della Memoria sia un momento importante e non secondario per ricordare il passato e per progettare il futuro. Il consigliere Luca Ricciardi (Pdl) ha parlato della Shoah come di una macchia indelebile nella storia mondiale, sebbene nella stessa vicenda siano apparse alcune stelle come i “Giusti tra le nazioni”.

Il consigliere Giuseppe Lamparelli (Pd) ha ricordato che le Istituzioni locali, e tra esse la Provincia, rappresentativa di un territorio omogeneo, hanno il dovere di tracciare in ogni comunità un percorso di pace e di rispetto della dignità umana. Il consigliere Claudio Ricci (Pd) ha affermato che dietro tutte le commemorazioni esiste il pericolo della retorica, ma la Giornata della Memoria ne è sostanzialmente esente perché la Shoah, costruita e voluta principalmente da un popolo di alta e antica civiltà come quello tedesco, è comunque una responsabilità di tutti al punto che ancora oggi nessuno può dirsi immune dal virus del razzismo e dell’intolleranza verso gli altri.

Il consigliere Spartico Capocefalo (Pdl) ha ricordato come la conoscenza sia memoria, ma che noi stessi, europei del terzo Millennio, non siamo preparati alla memoria stessa, né lo saranno le future generazioni se non si intraprendono iniziative concrete per favorire il ricordo. Il consigliere Michele Maddalena (IDV) ha voluto esprimere la condanna di eventi che inutilmente ci si sforza di capire nella loro straordinaria tragicità e valenza epocale. Egli ha quindi auspicato che su queste vicende si costruisca una coscienza di massa.

Il consigliere Nino Lombardi (Udeur) ha affermato che la Shoah ci appartiene perché ci liberiamo dal male solo se la ricordiamo. Non dobbiamo dimenticare che essa ha inghiottito sei milioni di persone: il ricordo del male passato non può e non deve ridursi a retoriche manifestazioni in chiave celebrativa. Occorre tener viva la consapevolezza di ciò che è stato al fine di favorire la progettazione di un futuro diverso e migliore.





 

 


Commenti:

Un giorno che è meglio dimenticare: http://momovedim.ilcannocchiale.it/

Fulvio Del Deo

     

 Valle Telesina


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