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ultimo aggiornamento 8 aprile 2009

Rabbia, dolore e solidarietà per Puglianello e Amorosi

per le due universitarie vittime del crollo all’Aquila

 
 

 

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TV7 Benevento - 8 aprile 2009
http://www.tvsette.net

 

TERREMOTO: IN MIGLIAIA AI FUNERALI DI CARMEN E MARIA.

SILENZIO E COMMOZIONE PER LE DUE STUDENTESSE DEL BENEVENTANO
Data: 08/04/2009

 

Puglianello oggi sembrava un paese disabitato: negozi chiusi, nessun vocio, nessuna auto in giro. Eppure erano oltre duemila le persone che si sono strette attorno ai genitori e al fratello di Maria Urbano (20 anni) di Puglianello, morta assieme all'amica d'infanzia Carmen Romano (21 anni) di Amorosi, nel terremoto che le ha sorprese mentre dormivano in una palazzina nel centro di L'Aquila.

Serrande abbassate sin dal mattino in entrambi i paesi del Sannio dove è stato proclamato il lutto cittadino. Tanti i manifesti di solidarietà alla famiglia di Maria, altri scritti dagli amici, tra cui spiccava quello con una foto che la ritraeva abbracciata al fidanzato Antonio che le ha scritto: "Sei stata la cosa più bella che mi sia capitata. Avremmo trascorso una vita insieme, proprio come volevi tu. So che ora mi guarderai dall'alto, volevo solo ricordarti che una parte del mio cuore è tua e nessuno te la toglierà. Ti amo, Antonio".

 

Una gigantografia di Maria, portata da due amiche, ha aperto il corteo nel centro del paese. Poi cinque carri con tantissime corone di fiori bianchi che precedevano la bara, trasportata a spalla dagli amici e seguita dai genitori e dal fratello (anch'egli studente universitario e il primo ad allertare i genitori quando nella notte si è accorto che la palazzina in cui abitava la sorella non c'era più, ndr). E poi centinaia di persone che non hanno voluto mancare l'appuntamento con l'ultimo saluto ad una ragazza 'semplice, brava, educata', come ricordato dal parroco don Riccardo Pulcrino nella chiesa di San Giacomo Apostolo.

 

Fuori, dinanzi al sagrato della chiesa, centinaia di persone, tra cui tantissimi giovani, quasi tutti amici di Maria. Gli stessi che, al termine delle esequie dello loro compagna, sono andati ad Amorosi ai funerali dell'altra amica, Carmen Romano, celebrati a qualche chilometro e ora di distanza da don Marino Labagnara nella chiesa di San Michele Arcangelo.

 

In entrambi i cortei nessun vocio, massimo silenzio e tanti volti commossi, a cominciare da quelli dei familiari ma anche delle autorità presenti e di numerosi sindaci della Valle Telesina con i loro gonfaloni. Nessuna dichiarazione se non quella di don Marino Labagnara resa a chi gli chiedeva se la tragedia potesse essere evitata costruendo case più sicure: "Non conosco i fatti con precisione ma, se responsabilità umane ci dovessero essere, allora questa volta non prendetevela con Dio: se ci sono responsabilità queste persone dovranno fare i conti con la giustizia divina".

 

"Carmen - ha aggiunto il prelato - è stata una ragazza modello, attaccata alla famiglia, diligente, che per anni ha assistito suo nonno malato. Deve essere questo il conforto dei suoi genitori che stanno vivendo con molta serenità interiore il dramma di una ragazza che è un esempio".
 

 

 


 

 

 Celebrati i funerali di Carmen e Maria8 aprile 2009

Giuseppe Sangiovanni

 

 

 


 

 

 

 

Napoli.Repubblica.it   08 aprile 2009

Terremoto: Carmen e Maria, lacrime e accuse

 

Oggi i funerali delle due studentesse beneventane che hanno perso la vita nel sisma in Abruzzo. "Ma quel palazzo è stato ingoiato, c´era il vuoto sotto. Pilastri deboli, inadeguati"

 

di Antonio Corbo

 

Arrivano dalla terra che ancora trema. Alle 19.42 un´altra tremenda scossa in Abruzzo, intorno alle bare di Carmen e Maria si apre nel Sannio il primo processo. «Le ha uccise il terremoto, e non solo...». Il corteo funebre appare pochi minuti dopo al bivio di San Salvatore Telesino.

 

Due paesi aspettano le ragazze morte in via Campo di Fossa. Esplodono le accuse. «Un palazzo di 5 piani ingoiato. Sotto, c´era il vuoto. Una grotta, una caverna, chissà. Tre o quattro piani sono scesi nel vuoto. Sono morti altri dieci. Pilastri deboli, solo quattro ferri. Potevano sostenere carichi verticali. Non scosse sismiche», rivelano a Puglianello i familiari di Maria, studiava ingegneria.

 

Gli Urbano sono dei tecnici. Il padre assessore ai lavori pubblici, ha sostituito dopo 25 anni Lorenzo Urbano, ingegnere, progettista dell´Ospedale Monaldi di Napoli. Torna anche l´altro fratello, Nino, architetto. Accuse fondate.

 

«La prefettura dopo la prima scossa fu sgomberata. Ma non ha invitato a fare lo stesso negli altri edifici a rischio, perché?» Maria Urbano e Carmen Romano, 21 e 20 anni. L´amicizia le ha unite fino alla morte: ieri le hanno divise i due paesi.

 

A San Salvatore le bare prendono strade diverse: Maria per Puglianello, Carmen per Amorosi. Distinti i funerali: 15.30 e 17.

 

«Erano sempre insieme, Maria partì domenica per essere accanto a Carmen, aveva un esame. Sarebbe stato bello vederle ancora insieme nel momento dell´addio», dicono gli amici. «Prevale l´orgoglio dei Comuni, a ciascuno il suo». Chi doveva rinunciare al funerale, Puglianello o Amorosi che pure sono attaccati?

 

«Tragicamente sottratta all´affetto dei suoi cari Maria Urbano... Si dispensa dalle visite» si legge davanti alla camera ardente di via Paribella, a Puglianello, 1439 abitanti. «È venuta a mancare nella primavera della vita Carmen Romano», scrivono ad Amorosi, 2500 abitanti, dove don Marino celebra le esequie nella chiesa di San Michele Arcangelo del 1633, ma terremotata e chiusa per sette anni dopo il sisma del 1980.

 

Pericolante anche l´edificio del Comune, si trasferirà in un palazzetto liberty da restaurare.

«Il terremoto è una tragedia che fa riflettere.  Molti si lamentavano perché le norme anti-sismiche imponevano prezzi più alti. Invece», osserva il sacerdote. Promette. «Nell´omelia punterò sulla fede, mi terrò fuori dalla politica». Il Sannio accusa gli organi di controllo, dopo tante scosse bisognava insospettirsi e controllare almeno gli edifici a rischio. Ci sarà Antonio in chiesa, militare a Maddaloni, il fidanzato segreto. Un amore non condiviso, Antonio sta male, hanno chiamato anche il 118 altra sera. Dono suo l´orologio che l´ha fatta riconoscere, Carmen aveva il volto schiacciato. Maria è stata colpita al fianco, sarà stata lunga la sua agonia, povere ragazze. Anche Capri fa sapere che è in lutto: Maurizio Cori, da tempo in Abruzzo, ha perso la moglie Patrizia, delle figlie Alessandra è morta, Antonella ferita. Don Marino annuncia: «Niente politica, parlerò della fede». Ma il Sannio chiede anche giustizia.

 


 

8 aprile 2009

 

MARISA DEL MONACO Puglianello

Insieme erano partite per frequentare l’università a L’Aquila e insieme sono tornate ai loro paesi d'origine. Hanno voluto così i genitori di Maria Urbano e Carmen Romano, le due ragazze sannite, vittime del terremoto in Abruzzo. Le salme delle sfortunate studentesse sono partite dal capoluogo abruzzese, ieri pomeriggio: Maria diretta a Puglianello, dove oggi alle 15 don Riccardo Pulcrino celebrerà i funerali nella chiesa di San Giacomo Apostolo, e Carmen per Amorosi. Per lei il rito funebre è fissato per le 17 nella chiesa di San Michele Arcangelo.

 

È il sindaco di Puglianello, Tonino Bartone che appena appresa la notizia del terremoto è partito, insieme alla famiglia di Maria, a rivelare questo desiderio: «I genitori delle due ragazze - dice - sapendo della grande amicizia che le legava hanno voluto così». Un paese attonito, Puglianello, preda del dolore per il terribile destino di questa loro giovane conterranea che aveva deciso di intraprendere gli studi nella cittadina abruzzese. Ancora più attonito perché, a poche ore dalla morte, ormai tutti sanno che Maria e Carmen, domenica notte non avrebbero dovuto essere a L’Aquila. La partenza, infatti, era fissata per lunedì mattina, ma poiché Carmen, nella giornata di ieri, avrebbe dovuto sostenere un esame, avevano deciso di anticipare il rientro. E così domenica pomeriggio, salutati parenti e amici, erano partite.

 

Tranquille, così come avevano fatto moltissime altre volte. Un rientro nella città che le ospitava per studiare, cui avrebbe fatto seguito, dopo qualche giorno, un nuovo viaggio alla volta del Sannio per trascorrere le vacanze pasquali. Giunte nel capoluogo abruzzese, domenica sera, si erano intrattenute a chiacchierare con amici, tra i quali c’era anche il fratello di Maria, Marino, pure lui residente a L'Aquila in una abitazione poco distante da quella delle due ragazze. E domenica, l'allarme terremoto si era fatto sentire già intorno alle 22: una scossa forte, alla quale, però, non ne erano seguite delle altre e allora, tutti quanti, avevano deciso di rientrare a casa e andarsene a dormire. Una decisione la loro che, con il passare delle ore, si è rivelata fatale.

 

La violentissima scossa alle 3.30: Marino che sente il boato, che si affaccia alla finestra e vede la palazzina di quattro piani dove vivevano Maria e Carmen, polverizzata, inghiottita dal sisma. La paura, il terrore, la telefonata a casa per avvertire mamma Silvana, insegnante, e papà Lorenzo, dipendente della Motorizzazione civile a Benevento e assessore comunale a Puglianello. «Dopo il riconoscimento ufficiale - aggiunge il primo cittadino - i magistrati hanno completato gli atti per liberare le salme consentendo così di farle partire alla volta dei paesi di origine. È stata una notte terribile». «La nostra comunità - gli fa eco l’assessore all'urbanistica Franco Vinciguerra - è vicina ora alla famiglia, e lo sarà in seguito, anche quando passerà questa ondata di emozione».

 

 

 


 

8 aprile 2009

 

VITTORIO BARBIERI Amorosi.

Nel paese che piange la scomparsa di Carmen Romano, la ragazza vittima con la sua coetanea Maria Urbano del crollo della palazzina nel centro storico de L’Aquila, la comunità ha accolto una famiglia Cencioni scampata al terribile sisma. La famiglia di Stefano Cencioni, che ha radici affettive e di parentela pure nella comunità amorosina, ha vissuto direttamente l’esperienza del crollo della propria casa. I componenti della famiglia, Stefano, Francesca Russo e le bimbe Chiara e Benedetta, sono usciti indenni dalla immane catastrofe naturale e, dal tardo pomeriggio di ieri, sono ad Amorosi, presso i parenti. Stefano è ritornato, a malincuore, con la memoria, sulla terrificante esperienza vissuta subito dopo la scossa violentissima delle 3.36 del 6 aprile, che ha prodotto il crollo della propria abitazione in via Coppito, nel centro storico della città, e sul come si è organizzato, per garantire l'incolumità alla famiglia, mentre crollavano soffitti e pareti.

 

«Con l’aiuto di Dio - ha dichiarato - sono riuscito a raggiungere, con mia moglie Francesca e le mie bambine Chiara e Benedetta, i parenti in Via Roma, mentre una scena apocalittica si presentava ai nostri occhi, producendo terrore e disperazione». Dopo essersi ritrovati con amici e parenti nelle vicinanze di Via Roma, hanno subito deciso di portarsi ad Amorosi, dove la signora Francesca ha i genitori, Antonio e Alfonsa Gagliardi. Stefano e la sua famiglia hanno trovato affetto e solidarietà nella comunità. Nonno Antonio e nonna Alfonsa sono stati generosi di attenzione e di premura specialmente nei confronti di Chiara e Benedetta.

 

Stefano ha voluto soltanto sottolineare: «La mia città, colpita interiormente, la città con novantanove chiese, novantanove piazze, novantanove fontane, la città di Celestino V, ha subìto un grandissimo lutto, difficilmente metabolizzabile in tempi brevi». Ha pure manifestato gratitudine per l’accoglienza che la sua famiglia ha ricevuto dagli Amorosini. Certamente, di questa toccante testimonianza conserverà costante, viva memoria. Nei prossimi giorni, con la collaborazione della famiglia Russo-Gagliardi, della parrocchia e dell’amministrazione comunale e di tantissimi altri amici, si attiverà «per farsi collettore» di tutte le possibili espressioni di solidarietà, le quali saranno destinate ai cittadini de L’Aquila e dei paesi limitrofi. Non è difficile ipotizzare che gli Amorosini, tradizionalmente sensibili e generosi, sapranno dare risposta adeguata all'iniziativa. Intanto, la salma di Carmen Romano è ad Amorosi e le esequie si svolgeranno, oggi pomeriggio, alle 17, presso la Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo.

 


 

 

8 aprile 2009

 

L’abbraccio del Sannio alle due studentesse

 

Ci hanno provato in tanti, ieri, a smussare con parole di affetto il dolore straziante delle famiglie di Carmen Romano e Maria Urbano, le due studentesse della valle Telesina morte sotto le macerie della casa in cui vivevano a L’Aquila. «Nell’esprimere ancora la mia profonda vicinanza alle vittime del terremoto in Abruzzo, partecipo al dolore dei familiari di Carmen Romano e di Maria Urbano. Vorrei far giungere ai genitori delle due studentesse il mio più affettuoso abbraccio» ha scritto in un messaggio di cordoglio la presidente del Consiglio regionale Sandra Lonardo, aggiungendo: «La comunità sannita si inchina, in preghiera, davanti al mistero della morte».

 

Per il consigliere regionale Fernando Errico «non ci sono parole per esprimere un sentimento di profondo dolore e di umana vicinanza alle famiglie di Carmen Romano e Maria Urbano, tragicamente vicine per la sorte capitata. Ogni genitore è oggi immedesimato in quello che stanno vivendo i genitori di Carmen e di Maria e mi auguro che il calore umano possa riscaldare anche di poco i loro cuori».

 

Particolarmente colpito dalla vicenda il giovane deputato del Pdl Nicola Formichella: Carmen e Maria, dice, erano «due ragazze partite, come è capitato a tanti di noi, per costruire il loro futuro. Partite con le speranze che ogni giovane ha. Partite con la gioia, l’entusiasmo e la spensieratezza come tanti altri giovani che a 18 anni si sono trasferiti in un’altra città per studiare. Partite con un sogno dai nostri piccoli comuni. Di certo avevano già programmato di trascorrere la Pasqua in famiglia ad Amorosi e a Puglianello. Ma questo non è stato possibile, non è stato possibile per un ingiusto catastrofico evento. Questa tragica notizia colpisce ancor più da vicino le nostre menti ed i nostri cuori. Desidero abbracciare le famiglie e gli amici di Carmen e Maria ed esprimere a loro le mie più sentite condoglianze. In situazioni del genere non ci resta che rivolgere loro la nostra preghiera».

 

Esprime «profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle due studentesse sannite» anche Luca Colasanto, vicepresidente del gruppo Fi/Pdl in consiglio regionale. E si stringe con partecipazione alle famiglie Urbano e Romano la Cisl sannita: Aldo Romano è infatti attivo nella Federazione di categoria della Funzione Pubblica. Anche il segretario generale della Uil, Fioravante Bosco, commenta con grande dolore «la tragica fine di due giovani vite». Alle due studentesse, e alle loro famiglie, giunge un pensiero affettuoso anche dai giovani del Centro Sociale Depistaggio, e dalla deputata Nunzia De Girolamo, che, come Formichella, rimarca il fatto che Maria e Carmen «hanno pagato a caro prezzo il desiderio e la forte volontà, con tanti sacrifici, di arricchire il loro futuro con lo studio universitario». E a causa della concomitanza dei funerali ad Amorosi e Puglianello di Carmen e Maria, l’assessore all’ambiente della provincia di Benevento, Gianluca Aceto, ha rinviato a data da destinarsi la prevista riunione del Forum ambientale che avrebbe dovuto tenersi presso la Sala di Largo Giosuè Carducci di Benevento. m.s.p.

 


 

 

Da sinistra, Carmen Romano e Maria Urbano
 

Da Il Quaderno.it  07/04/2009 :: 13:57:45
 Parole di cordoglio e commozione da parte delle istituzioni di Puglianello e Amorosi, per la scomparsa di Maria Urbano, 20 anni, e Carmen Romano, 21 anni, decedute nel terremoto dell’ Aquila. Le due studentesse abitavano in un appartamento in un palazzo di 5 piani in Via Campo di Fossa nel capoluogo abruzzese, venuto giù a causa delle forti scosse.

In un primo momento si pensava a una celebrazione dei funerali di stato. Pochi minuti fa, invece, è stata ottenuta l’autorizzazione del magistrato per il trasporto delle salme che dovrebbero arrivare nel pomeriggio al bivio tra i due paesi, nei pressi del cimitero di San Salvatore Telesino. I funerali si terranno domani pomeriggio. Stasera alle 21, nella parrocchia di S.Giacomo Apostolo a Puglianello, ci sarà una veglia per ricordare le due ragazze.

“Siamo costernati – ha dichiarato pochi minuti fa il sindaco di Puglianello Tonino Bartone, raggiunto al telefono - . Ho dato la mia testimonianza d’affetto a un caro amico per la perdita di una ragazza straordinaria”.

La ragazza è la figlia di Lorenzo Urbano, assessore del comune telesino, il quale ha raggiunto ieri il luogo della tragedia e ha proceduto al riconoscimento della figlia.

“Ieri mattina, intorno alle 10 e mezza - ha continuato il primo cittadino -, siamo giunti all’Aquila in compagnia del fidanzato di Maria e di un altro parente. Abbiamo saputo la brutta notizia intorno alle 22. Stanotte abbiamo dormito in macchina; avevamo la possibilità di pernottare presso la scuola allievi della Guardia di Finanza ma per paura di ulteriori scosse sismiche abbiamo preferito di no”. Anche i familiari della ragazza hanno trascorso la notte in auto.

Le prime notizie della scomparsa di Maria si erano avute poco dopo il terremoto, intorno alle tre e mezza della mattina del 6 aprile. Il fratello Marino, 24 anni, si è salvato. E’ stato il primo a dare l’allarme: anche lui abitava all’Aquila, a pochi metri dalla casa della sorella. Si è adoperato, inoltre, ad avvertire anche i familiari di Carmen Romano.

Il padre di quest’ultima, Aldo Romano, impiegato comunale dell’ufficio tributi di Amorosi, è partito pochi minuti dopo la scossa. In paese è rimasta la madre di Carmen che ha trascorso i brutti momenti in compagnia dei tanti amici e parenti: una quarantina le auto parcheggiate nei pressi della sua abitazione ieri sera. In questo momento è arrivato all’Aquila anche il sindaco di Amorosi, Luigi Della Morte, partito poche ore fa in compagnia di alcuni amici.

“Sono momenti di grande tristezza – ha dichiarato il vicesindaco di Amorosi, Enzo Carrino -. Abbiamo vissuto ore di angoscia e avevamo difficoltà a reperire notizie. Arrivavano continuamente novità sul recupero di ragazze scampate al pericolo. Purtroppo abbiamo appreso il tragico epilogo nel pomeriggio di ieri”.

In queste ore si stanno svolgendo le operazioni per dichiarare il lutto cittadino, in attesa dell’arrivo della salma della giovane studentessa iscritta alla Facoltà di Economia e Commercio. Carmen era al secondo anno: aveva frequentato le scuole elementari e medie ad Amorosi, dove cantava nella Corale del paese.


 

 

7 aprile 2009

 

Terremoto, vittime due studentesse della Valle Telesina

 

Il primo riconoscimento ufficiale è stato possibile solo grazie all’orologio al polso. Il corpo estratto dalle macerie di una palazzina completamente crollata nel centro di L’Aquila era quello di Carmen Romano, 20, anni, di Amorosi, studentessa di Economia e commercio. Nella giornata di ieri avrebbe dovuto sostenere un esame. In tarda serata, l’altra drammatica verità: la sua compagna di stanza, Maria Urbano, di Puglianello, non ce l’aveva fatta. Entrambe erano rientrate nella serata di domenica nel capoluogo abruzzese. Un ritorno risultato fatale. Condividevano la stanza, la secodna studentessa di Ingegneria civile. Ad Amorosi grande commozione e solidarietà per la famiglia Romano. Il papà Aldo, impiegato comunale, era partito subito alla volta dell’Abruzzo. La mamma, Maria Iacobucci, una insegnante, era rimasta nell’abitazione di Amorosi dove si è registrata una vera processione di concittadini. Per Maria Urbano dapprima ore di ansia, poi il dramma e lo sconforto. Il papà e la mamma erano partiti nella notte allertati dall’altro figlio, anch’egli studente a L’Aquila, il cui alloggio però non è crollato. Ha visto però sbriciolarsi quello in cui si trovava la sua povera sorella. Intanto anche dal Sannio la macchina dei soccorsi, soprattutto vigili del fuoco, si è mossa per le popolazioni colpite dal terremoto. L’assessore provinciale alla Protezione civile Gianvito Bello ha sin dalla primissima mattinata attivato la struttura di Protezione civile provinciale. Inviate circolari ai comuni sanniti per censire eventuali ripercussioni dell’onda sismica alle strutture pubbliche. Impegnata anche la stazione satellitare Marsec. Aiuti concreti alle popolazioni colpite vengono sollecitati dalle forze politiche. La parlamentare Nunzia De Girolamo propone di mettere a disposizione le case di alcuni parlamentari. Appelli e contributi concreti annunciati anche dal consigliere regionale Fernando Errico e dall’ex assessore comunale Italo Palumbo.

 

Sannio in lutto per le due studentesse

 

Il Sannio finisce alla ribalta della tragedia. Il sisma a L’Aquila vede infatti vittime due studentesse sannite. Carmen Romano di Amorosi, il cui corpo è stato estratto dalle macerie dell’abitazione nel pomeriggio, a distanza di alcune ore, atarda sera, è stato tirato fuori anche quello di Maria Urbano. L’epilogo terribile di un sisma che anche il Sannio aveva avvertito nella notte. Era scattato l’allarme a livello di istituzioni locali. Ma le prime notizie delle forze dell’ordine e vigili del fuoco hanno confermato che la scossa era stata avvertita, ma non c’erano danni. Ma purtroppo anche questa volta il dramma aveva colpito il Sannio. L’assessore provinciale alla Protezione civile Gianvito Bello ha sin dalla primissima mattinata attivato la struttura di Protezione civile provinciale, retta dall’ingegner Angelo D’Angelo, e si è messo in contatto con la Protezione civile presso la Prefettura e le Protezioni civili dei comuni, a partire da quella del capoluogo, per attivare tutti i possibili servizi a supporto delle popolazioni dell’Abruzzo. L’assessore ha anche contattato le associazioni di volontariato sannite che già di buon mattino erano in viaggio per L’Aquila: lì sarà allestito un centro di raccolta per gli sfollati non appena ottenute le necessarie indicazioni da parte delle Autorità locali di Protezione Civile. La Società Israeliana ImageSat International ha concesso l’uso gratuito della propria rete di satelliti al Marsec, società interamente partecipata dalla Provincia di Benevento, al fine di contribuire ai soccorsi alle popolazioni abruzzesi. Lo ha comunicato con una e-mail al presidente della Provincia di Benevento, Andrea Cimitile, e al presidente di Marsec, Giovanni De Gennaro, il presidente di ImageSat International, Shimon Eckhaus. Nel documento si legge che la società israeliana è rimasta profondamente colpita nell’aver appreso quanto accaduto in Abruzzo dove hanno perso la vita e i loro beni molte persone. Shimon Eckhaus, nel dichiararsi sicuro che le autorità italiane stanno già facendo tutto il possibile, ha scritto di avvertire l’obbligo morale di un’azione umanitaria a favore della popolazione italiana e, pertanto, ha autorizzato tutte le Stazioni che si servono della rete di satelliti ImageSat International, tra le quali quella sannita di Villa dei Papi, di avere libero accesso ai dati captati dalla spazio. Il presidente Cimitile, letta la e-mail e preso atto che Marsec di Benevento già sta collaborando con la Protezione Civile nazionale per gli interventi in Abruzzo (vedi: http://emergenza-abruzzo.geosdi.org), ha ringraziato Eckhaus per il nobile gesto.

 

Il fratello di Maria al telefono: qui è crollato tutto

 

MARISA DEL MONACO PUGLIANELLO.

 

Un filo di speranza fino a tarda sera. Si è scavato febbrilmente nella palazzina crollata a L’Aquila nel tentativo di trovare viva Maria. In mattinata, era stata ritrovata cadavere la sua amica e collega di università, Carmen Romano. Nulla da fare. Le speranze sono svanite ieri sera anche per lei. Maria Urbano, 20 anni, di Puglianello e l'amica Carmen Romano coetanea di Amorosi, sono al momento le uniche vittime sannite del violento terremoto che l’altra notte si è abbattuto sull'Abruzzo. Maria Urbano nel capoluogo abruzzese frequentava la facoltà di Ingegneria, l'amica quella di Economia e Commercio e proprio oggi avrebbe dovuto sostenere un esame. Alla facoltà di Ingegneria è iscritto anche il fratello della ragazza di Puglianello, Marino pure lui residente a L'Aquila, in un appartamento poco distante dalla abitazione della ragazza, andata completamente distrutta dopo la violentissima scossa di terremoto. E' stato proprio Marino ad avvertire ieri notte, con una telefonata i genitori - papà Lorenzo, dipendente della Motorizzazione civile a Benevento e assessore comunale a Puglianello e mamma Silvana, insegnante. Appena appresa la tremenda notizia i coniugi Urbano sono immediatamente partiti alla volta dell'Abruzzo con la speranza di poter riabbracciare la figlia. La stessa cosa ha fatto il sindaco di Puglianello Tonino Bartone che segue l'evolversi della vicenda minuto per minuto. «Sono vicino ai familiari di Maria - commenta a caldo il primo cittadino - ai quali va la mia solidarietà e la disponibilità ad esser loro di aiuto in qualsiasi momento». Marino ha raccontato ai genitori di aver sentito, nella notte, un fortissimo boato, e di aver visto dopo pochi minuti il palazzo dove risiedeva la sorella andato completamente distrutto. Quella sorella con la quale, insieme all'amica di Amorosi, era rimasto a chiacchierare fino alle 22 di domenica sera quando una scossa, di modesta intensità aveva già colpito la città. Una scossa che, tuttavia, non aveva impensierito le ragazze che erano andate tranquillamente a dormire. La palazzina, non molto vecchia, dove risiedevano le due ragazze sannite, è ubicata in via Campo di Fossa ed è l'unica ad esser crollata sotto la violenta scossa sismica. Quattro piano per totale di una ventina di abitanti che la momento non risultano nell'elenco di coloro che ce l'hanno fatta. Al momento del sisma si è praticamente sgretolata, sotto le macerie è stato trovata una delle valigie di Maria, e la strada davanti a sé si è aperta in una profonda voragine all'interno della quale è finita una macchina.

 

Quell’esame che Carmen non sosterrà mai più

 

VITTORIO BARBIERI Amorosi.

 

Una studentessa universitaria di vent’anni, Carmen Romano, è tra le vittime del terremoto che ha colpito L’Aquila, città capoluogo della regione Abruzzo. Sin dalle prime ore dell'alba di ieri nella comunità di Amorosi si è diffusa, tra l'incredulità generale, la notizia che la giovane studentessa, figlia di un impiegato presso l’Ufficio tributi del Comune e di Maria Iacobucci, insegnante elementare, era rimasta vittima del terremoto. Il papà Aldo subito ha raggiunto il centro abruzzese, insieme ad alcuni amici con la speranza di trovava viva la figlia. Carmen aveva trascorso in famiglia e con gli amici di sempre la domenica delle Palme e soltanto nella tarda serata aveva raggiunto la città aquilana dal momento che la mattina successiva avrebbe dovuto sostenere un esame presso la facoltà di Economia e Commercio della città. Con il solito sorriso sulle labbra aveva salutato i genitori, promettendo l’immediato ritorno subito dopo l’espletamento dell’esame che aveva preparato con diligenza e passione. La comunità è stata in trepidante attesa per buona parte della giornata senza mai rinunciare alla speranza di ricevere buone notizie da L’Aquila. Difatti, amici e parenti, in gran numero, si sono recati presso l’abitazione dei suoi genitori per esprimere solidarietà. Purtroppo nel primo pomeriggio, è giunta, prima sussurrata e poi sempre più confermata, la certezza della tragedia: il suo corpo senza vita è stato recuperato da mani generose e pietose tra le macerie in un caseggiato crollato poco distante dalla ”Casa dello studente”. Un crudele e beffardo destino ha tragicamente interessato di sé una ragazza nel fiore degli anni e una famiglia che sognava un futuro di gioia e felicità per Carmen, nota in paese per la grande carica umana e per la sua notevole disponibilità intellettuale. E ora, nella totale disperazione, i familiari ne piangono la scomparsa. Nell’ora della sofferenza, la comunità, in tutte le sue componenti, si è stretta intorno alla famiglia. Lo stesso sindaco, Luigi Della Morte, si è premurato di portare la propria testimonianza di solidarietà e di affetto, e quella dell’amministrazione comunale alla famiglia che è molto stimata nel paese. Al momento ancora non si sa nulla circa lo svolgimento dei funerali. Qualcosa di più preciso lo si potrà sapere soltanto nei prossimi giorni.

 

 


 

 

Da il Quaderno.it   07/04/2009 :: 0:18:10
 

E' stato trovato nella tarda serata del 6 aprile, all’Aquila, il corpo senza vita della seconda studentessa sannita dispersa dopo il terremoto della scorsa notte in Abruzzo.

Maria Urbano, 20enne di Puglianello, viveva nella stessa palazzina di Carmen Romano, la 21enne di Amorosi trovata morta nel tardo pomeriggio dai soccorritori in via Campo di Fossa.
 

 


 

Da il Quaderno.it  06/04/2009 :: 21:41:15

 

Terremoto in Abruzzo: pericolo scampato per il figlio del sindaco di Cerreto Antonio Barbieri.

E’ tornato a casa poco fa, sano e salvo, Michele, 29 anni, medico, figlio del sindaco di Cerreto Sannita e assessore provinciale Antonio Barbieri. Era all’Aquila la notte del terribile terremoto.

È riuscito a salvarsi ed è tornato, come detto, da poco nel Sannio. In Abruzzo si trovava per un tirocinio post laurea per la specializzazione in radiologia. Anche un’altra studentessa beneventana che studia all’Aquila, figlia di un dipendente della Provincia, si è salvata.

 

 


 

 

 

Questo articolo del Corriere del Mezzogiorno in questa pagina è precedente alla triste notizia del ritrovamento di Maria Urbano.

 


 

Da il Quaderno.it  06/04/2009 :: 19:49:31

Terremoto in Abruzzo: trovata morta all'Aquila una delle 2 studentesse sannite disperse

 

Poco più di un’ora e mezza fa, è stato trovato all’Aquila il cadavere di Carmen Romano, 21enne di Amorosi, che risultava tra le persone disperse in seguito al terremoto che ha colpito l’Abruzzo la notte scorsa. La giovane, studentessa universitaria iscritta alla Facoltà di Economia e Commercio, viveva in una palazzina di cinque piani in Via Campo di Fossa, nei pressi della sede del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, insieme a Maria Urbano, studentessa 20enne di Puglianello, tuttora dispersa. Sarebbe stato il fidanzato di quest'ultima a riconoscere il cadavere di Carmen Romano, attraverso l'orologio che indossava.

A pochi metri dalla stessa palazzina, si è aperta una voragine profonda circa 10 metri nella quale sono finite due auto. Carmen Romano era figlia di un dipendente comunale dell’Ufficio Tributi di Amorosi. Il padre è tuttora in Abruzzo in attesa del riconoscimento della vittima. La madre è un insegnante di scuola elementare. Carmen era iscritta al secondo anno di università: aveva frequentato le scuole elementari e medie ad Amorosi, dove cantava nella Corale del paese.

Maria Urbano è figlia di un assessore comunale di Puglianello che è giunto sul luogo della tragedia questa mattina, insieme al sindaco del paese telesino Tonino Bartone. Marino, 24 anni, fratello di Maria, si è invece salvato. Anche lui abitava all'Aquila, a pochi metri dalla casa della sorella. Intanto, circa 15 vigili del fuoco, con un escavatore, stanno continuando le operazioni di ricerca tra le macerie.

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it