2 dicembre 2009
S.Salvatore, celebrazioni per Frater Anselmus
Raffaella Vitelli

 

 

Frater Anselmus

Celebrazioni per il IX Centenario

della morte di Sant'Anselmo d'Aosta

6-7 dicembre 2009

SAN SALVATORE TELESINO (BN)

Canonizzato nel 1494 e proclamato Dottore della Chiesa nel 1720 per la qualità della sua ricerca intorno alla figura di Dio, Sant'Anselmo d'Aosta è annoverato tra i maggiori uomini di Chiesa e di pensiero del Medioevo. In occasione del IX Centenario della sua morte, i comuni di San Salvatore Telesino e Alife dedicano due giornate alla memoria del filosofo e teologo, aostano di nascita, ma inglese di adozione . Le celebrazioni, previste per il 6 e 7 dicembre, vogliono approfondire la figura del santo pensatore che proprio nell'Abbazia benedettina di San Salvatore soggiornò nel 1098.

L'Abbazia, che ha sempre goduto di un ruolo strategico nell'intera Valle Telesina, è situata lungo la via Francigena del sud, il “tragitto della fede” che conduceva i pellegrini in Terra Santa, attraverso il Gargano. Qui l'arcivescovo di Canterbury trascorse un lungo periodo di pace e serenità, alternando la meditazione allo studio e alla preghiera: si racconta che proprio nell'Abbazia terminò la sua opera più famosa del periodo inglese, il Cur Deus Homo. Il Monastero porta ancora le tracce della sua permanenza: l'effige che lo ritrae insieme a Santa Scolastica, nel mosaico dell'abside destra e il pozzo, situato al centro del giardino che porta il suo nome. La tradizione vuole che sia stato proprio il filosofo a indicare il punto esatto in cui rinvenire l'acqua.

Nel corso delle celebrazioni di San Salvatore, che seguono quelle di Alife, esperti filosofi e teologi si riuniranno nel convegno “Frater Anselmus” per riflettere sull'attualissimo rapporto tra fede e ragione, che ha ispirato tutto il pensiero di Sant’Anselmo. Punto fermo della sua lezione è la certezza che esista un accordo perfetto e fecondo tra fede e ragione: la prima rappresenta l’indispensabile punto di partenza di qualunque speculazione, la seconda costituisce lo strumento principe per sostenere e corroborare ciò che si possiede con la fede. Esemplare la famosa formula ripresa da Sant'Agostino credo ut intelligam, intelligo ut credam (cioè “credo per comprendere, comprendo per credere”).

Le celebrazioni, presiedute da Monsignor Michele De Rosa, prevedono liturgie ed iniziative culturali. Il comune di San Salvatore, infatti, fiero di aver riportato al suo antico splendore l'Abbazia normanna, ha organizzato le prime visite guidate dopo la conclusione dei lavori di restauro, avvenuti lo scorso anno.

Comunicazione: Tabula Rasa www.tabularasaeventi.net  info@tabularasaeventi.net 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it