I dati sul lavoro nero
della Direzione Provinciale del Lavoro e dagli
Istituti Previdenziali sono abbastanza
sconcertanti e sconvolgenti. Li abbiamo resi
noti durante
il secondo
appuntamento con “Happy Hour: direzione lavoro”,
svoltosi a
Solopaca venerdì 22,
non tanto per
comunicare pubblicamente di aver scoperto
l'acqua calda, ma perché certe notizie sapute e
risapute non cadano nell'oblio, ma vengano
contrastate con vigore anche attraverso
l'informazione.
Tanto per dare qualche numero, nel 2008 la
Direzione Provinciale del Lavoro di Benevento ha
scoperto 725 aziende irregolari su 1.570
controllate e 938 lavoratori irregolari su 3.514
controllati. Mentre Inps e Inail hanno trovato,
rispettivamente, la prima 476 aziende irregolari
su 583 controllate e la seconda 154 irregolari
su 230 controllate.
Una situazione di
certo non allegra quella dipinta da questi
numeri impressionanti,
durante la seconda tappa dell' “Happy Hour:
direzione lavoro”, che ha approfondito proprio
la piaga del lavoro nero. Il sindaco di Solopaca
Forgione, nel fare i saluti ai presenti, ha
sostenuto la tesi secondo cui il lavoro nero
sarebbe aumentato a causa della crisi economica.
Opinione questa contestata fortemente
dall'imprenditore Salvatore Cioffi, che
raccontando la sua esperienza con la cooperativa
che ha fondato insieme ad altri due soci grazie
al “Progetto Policoro”, ha affermato che c'entra
poco la crisi economica. “Quella degli
imprenditori è una scelta tra legalità ed
illegalità, tra eticità ed irregolarità, tra
morale e disonestà. O si persegue la via della
legalità o dell'illegalità. Non c'è una via di
mezzo, non c'è giustificazione che tenga se si
preferisce la seconda strada, quella che forse
darebbe più lavoro ad altre persone, ma che
sicuramente non mi permetterebbe più di guardami
allo specchio, di fare una carezza a mio figlio.
Con quale coraggio riuscirei a farla?”.
Nel
continuare il racconto della sua esperienza ha
ribadito con forza che si può fare impresa senza
appoggiare il lavoro nero e, con altrettanta
tenacia e credendo nei principi di onestà e
trasparenza (nonché a quelli cristiani), si può
dire di no al pizzo e alle tangenti chieste agli
imprenditori. A tal proposito ha riportato
l'episodio di una tangente che gli era stata
chiesta e alla quale lui e i suoi soci hanno
risposto coraggiosamente “no”. Don Aniello
Tortora, direttore regionale della pastorale
sociale e del lavoro e parroco a Pomigliano
d'Arco, ha posto l'accento sulla dottrina
sociale e sulle azioni concrete della chiesa
contro il lavoro nero e l'illegalità. Don Leucio
Cutillo, incaricato diocesano per la pastorale
giovanile, a conclusione del convegno moderato
dalla giornalista Francesca Petrillo, ha
spronato i giovani a darsi da fare, a non
arrendersi mai e a non perdere la speranza
perché, in realtà, quel futuro che si vuole
costruire, quel domani è già qui.
Al termine del
convegno è stata la volta dell'Happy Hour, con i
prodotti tipici locali e della rete equo
solidale allestiti dal Bar 57° Street di
Solopaca e dall'associazione “Emisfero Sud” di
Benevento. Il tutto accompagnato e allietato dal
concerto degli Area Medina, che hanno fatto il
loro tributo a Pino Daniele ed al suo sound
fatto di contaminazioni blues, funky, jazz, pop
ed etno.
Il prossimo
appuntamento con “Happy Hour: direzione lavoro”
sarà per venerdì 26 giugno a San Salvatore
Telesino (“Fatal contract”) e venerdì 10 luglio
a Melizzano (Ke Impresa!?).
UFFICIO
STAMPA “HAPPY HOUR: DIREZIONE LAVORO”
Giovanni Pio Marenna
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