18 maggio 2009

Del Deo prova a rispondere a Di Vico

Fulvio Del Deo

 

 

Signor Di Vico.

 

Rispondo alla lettera aperta che mi ha indirizzato e spero che stavolta le mie parole possano risultarLe chiare.

 

Io non conosco nella maniera più assoluta né il Suo viso, né le Sue idee politiche, né quelle dei tempi andati né quelle di oggi; però se Lei si definisce "comunista", allora penso che deve aver capito giusto il contrario di quello che ho scritto. Ed è un po' avvilente per me constatarlo, perché io non uso mai paroloni o espressioni complicate!

 

Anzi, da quando mi sono accorto che ViviTelese è letto anche da persone che a stento hanno preso la quinta elementare (e che spesso sono le persone meno grezze e ignoranti qui attorno) io mi limito sempre al lessico più facile; per non parlare poi delle dotte citazioni, dalle quali mi tengo sempre bene alla larga, perché sono pallosissime per chiunque legga.

 

Ma veniamo al dunque: Lei si sente tirato in ballo quando nel mio intervento dal titolo "Quando l'unione non fa la forza" parlo dei "traditori" dell'ultim'ora.

 

La invito a rileggere quel passaggio:

 

"quando la nave affonda non ci si unisce a chi ha contribuito a squarciarne la carena, e non si sta immobili insieme a lui sul ponte ad aspettare la Sorte!!"

 

Qui mi riferisco a quelle persone che fino a ieri si sono dette dell'opposizione e che oggi si sono schierate con Gennaro Capasso, pupillo e continuatore della politica scellerata di un uomo, Pino D'Occhio, indicato in questo passaggio come "la Sorte".

 

Continuiamo a leggere:

 

Soprattutto quando la Sorte minaccia di avere le inquietanti sembianze del nostro guascone telesino, del nostro ruspantissimo berlusconcello calabrosannita, unico e legittimo padre naturale del Piano di Devastazione Totale

 

Parlo di Pino D'Occhio, appunto, il quale non vede l'ora di donare ai suoi pavidi oppositori (sia a quelli di sempre, sia ai "traditori" dell'ultim'ora) una corona di fiori di broccolo, ecc..

 

Qui si parla degli oppositori che sono definiti "pavidi" (cioè paurosi, fifoni), perché si abbracciano tremanti sul ponte della nave che affonda e non fanno nulla per evitarlo (credo sia chiara la metafora della nave, no? il nostro Comune che va in malora).

 

Tra questi "pavidi oppositori" di Pino D'Occhio ne distinguo due tipi:

  1. quelli che sono stati oppositori di Pino D'Occhio anche alle precedenti elezioni (definiti nel mio intervento quelli di sempre)

  2. quelli che nelle passate elezioni appartenevano alla stessa squadra di Pino D'Occhio  (definiti nel mio intervento i "traditori" dell'ultim'ora)

Lei, da "comunista", immagino che alle precedenti elezioni non abbia appoggiato la compagine Capasso-D'Occhio, perciò appartiene al primo tipo di pavidi oppositori, non ai "traditori". O mi sbaglio?

 

Ho messo fra virgolette la parola traditori non perché alludessi a Lei (che, ripeto, non conosco neanche da lontano!!), ma perché non credo che siano davvero dei traditori, come ho già spiegato diffusamente nel mio intervento: Il gioco delle tre liste. Lo rilegga con attenzione e poi mi faccia sapere.

 

E adesso veniamo a noi: non si sente a disagio un tantino tantino, a essere nella stessa lista di quell'uomo -Gennaro Capasso- che negli ultimi 5 anni non ha saputo fare altro che devastare Telese così come già aveva iniziato vent'anni fa Pino D'Occhio?

 

Un "comunista" come Lei non si vergogna di essere in lista con il fascista Giovanni Tommaselli??

 

Fulvio Del Deo


     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it