Fulvio Del Deo
Signor Di Vico.
Rispondo alla
lettera aperta che mi ha indirizzato e spero
che stavolta le mie parole possano risultarLe
chiare.
Io non conosco nella maniera più assoluta né il
Suo viso, né le Sue idee politiche, né quelle
dei tempi andati né quelle di oggi; però se Lei
si definisce "comunista", allora penso che deve
aver capito giusto
il contrario di quello che ho
scritto. Ed è un po' avvilente per me
constatarlo, perché io non uso mai paroloni o
espressioni complicate!
Anzi, da quando mi sono accorto che ViviTelese è
letto anche da persone che a stento hanno preso
la quinta elementare
(e
che spesso sono le persone meno grezze e
ignoranti qui attorno) io mi
limito sempre al lessico più facile; per non
parlare poi delle
dotte citazioni, dalle quali mi
tengo sempre bene alla larga, perché
sono pallosissime per chiunque legga.
Ma veniamo al dunque: Lei si sente tirato in
ballo quando nel mio intervento dal titolo "Quando
l'unione non fa la forza" parlo dei
"traditori" dell'ultim'ora.
La invito a rileggere quel passaggio:
"quando la nave affonda
non ci si unisce a chi ha contribuito a
squarciarne la carena, e non si
sta immobili insieme a lui sul ponte ad
aspettare la Sorte!!"
Qui mi riferisco a quelle persone che fino a
ieri si sono dette dell'opposizione e che oggi
si sono schierate con Gennaro Capasso, pupillo
e continuatore della politica scellerata di un
uomo, Pino D'Occhio, indicato in questo
passaggio come "la
Sorte".
Continuiamo a leggere:
Soprattutto quando la
Sorte minaccia di
avere le inquietanti sembianze del nostro
guascone telesino, del nostro ruspantissimo
berlusconcello calabrosannita,
unico e legittimo padre naturale del Piano di
Devastazione Totale
Parlo di Pino D'Occhio, appunto,
il quale non vede l'ora di donare ai suoi pavidi
oppositori (sia a quelli di
sempre, sia ai "traditori" dell'ultim'ora) una
corona di fiori di broccolo, ecc..
Qui si parla degli oppositori che sono definiti
"pavidi" (cioè paurosi, fifoni),
perché si abbracciano tremanti sul ponte della
nave che affonda e non fanno nulla per evitarlo
(credo sia chiara la metafora della nave, no? il
nostro Comune che va in malora).
Tra questi
"pavidi oppositori" di Pino
D'Occhio ne distinguo due tipi:
-
quelli che sono stati oppositori di Pino
D'Occhio anche alle precedenti elezioni
(definiti nel mio intervento quelli
di sempre)
-
quelli che nelle passate
elezioni appartenevano alla stessa squadra
di Pino D'Occhio (definiti nel mio
intervento i
"traditori" dell'ultim'ora)
Lei, da "comunista", immagino che alle
precedenti elezioni non abbia appoggiato la
compagine Capasso-D'Occhio, perciò appartiene al
primo tipo di
pavidi oppositori, non ai
"traditori". O mi sbaglio?
Ho messo fra virgolette la parola
traditori
non perché alludessi a Lei (che, ripeto, non
conosco neanche da lontano!!), ma perché non
credo che siano davvero dei traditori, come ho
già spiegato diffusamente nel mio intervento: Il
gioco delle tre liste.
Lo rilegga con attenzione e poi
mi faccia sapere.
E adesso veniamo a noi: non si sente a
disagio un tantino tantino, a essere nella
stessa lista di quell'uomo -Gennaro Capasso- che
negli ultimi 5 anni non ha saputo fare altro che
devastare Telese così come già aveva iniziato
vent'anni fa Pino D'Occhio?
Un "comunista" come Lei non si vergogna di
essere in lista con il fascista Giovanni
Tommaselli??
Fulvio Del Deo |