Nella sua storia,
Telese non ha mai avuto un sindaco
donna.
Solo una volta s n'è candidata una,
e non ha vinto per una manciata di
voti.
Da allora, nessun'altra donna ha
aspirato alla carica di sindaco.
Sui
51 nomi presenti
nelle tre liste elettorali di Telese
Terme, solo
12 sono femminili.
Questo dato la dice lunga.
Non siamo nel paese dei talibani, ma
quasi. Nel
Parlamento italiano le donne sono
appena il 15%.
La percentuale di rappresentanza
femminile nell'attuale
amministrazione comunale telesina è
ancora minore, attestandosi a poco
più dell'11%:
solo 2 donne su un totale di 17
rappresentanti fra maggioranza e
opposizione.
Avrei sperato in
una donna sindaco, perché
le donne -soprattutto da queste
parti- sono di gran lunga meglio
degli uomini,
spesso infantili rozzi e cocciuti
come cavernicoli.
In tutti i casi, si sa che le donne
sono più aperte ai cambiamenti e
sono maggiormente inclini al
lavoro di gruppo,
laddove invece gli
uomini spesso e volentieri sprecano
gran parte delle proprie energie per
imporre gerarchie animalesche.
Quello che distingue l'approccio
femminile alla politica è
l'attenzione per l'essere umano
e per la qualità della vita, non
certo per il potere fine a se
stesso o per i soldi.
Le donne in politica, anche nel
peggiore dei casi,
sono sicuramente meno bestie degli
uomini, sono più
democratiche e allo stesso tempo
pragmatiche, non essendo propense
a impegolarsi in inutili
"questioni di principio".
Recenti inchieste condotte dal
Parlamento Europeo hanno dimostrato
che
le donne, rispetto ai loro colleghi
uomini, mostrano maggiore
sensibilità verso gli interessi
degli elettori, cosa
che qui in Italia (e soprattutto al
Sud) manca nella maniera più
assoluta!!
Perché sono così
assenti dalla politica
le donne telesine?
Temo che
molte donne telesine siano già
troppo impegnate a mettere pezze ai
guai combinati dai loro mariti (e
dai loro figli maschi).
In certi casi un bel divorzio
sarebbe l'unica via d'uscita, ma la
maggior parte delle donne
telesine sono
cattoliche un tantino bigotte
e probabilmente godono ad
autoflagellarsi, riducendo la
propria vita a una "croce da portare
sulle spalle" in attesa del Paradiso.
Fulvio Del Deo
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