Hey! Mr. Tambourine Man, play a song
for me,
I'm not sleepy and there is no place
I'm going to.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song
for me,
In the jingle jangle morning I'll
come followin' you.
Rispondo al signor Flaviano
Di Santo.
(Se è vecchio almeno quanto me, di
sicuro conoscerà questa canzone e il
suo significato. In caso contrario,
può documentarsi
qui.)
Gentile signore.
Mi sento chiamato in causa, quando
si dice perplesso per
"l’enfasi con cui molti
inserzionisti deplorano puntualmente
ogni cosa."
Qui a Telese ci sono tantissime cose
buone, altrimenti non abiteremmo
qui, né io né Lei. Ma non credo che
servirebbe a nulla scrivere su
ViviTelese:
-
"La maestra Xxxx di mio figlio
è fantastica"
-
"Alla trattoria Xx Xxxxxxxxx si
mangia divinamente"
-
"L'artista Xxxxxxxxx Xxxxxxx è
bravissimo e meriterebbe una
fama mondiale"
E così via...
Come vede, ho omesso nomi e cognomi,
altrimenti il mio intervento non
sarebbe stato pubblicabile, perché
avrei fatto pubblicità a qualcuno. E
qui di pubblicità non se ne fa. Di
conseguenza, si parla soprattutto
dell'amministrazione locale. E
quest'ultima, almeno da quando
risiedo io qui, non va affatto bene.
Lei sostiene che l'amministrazione
comunale di Telese sia la migliore
del circondario. Può darsi pure, ma
ciò non vuol dire che noi siamo
costretti a contentarci di questo.
Le faccio un esempio parlando
dell'India:
in India i diritti delle donne non
sempre sono rispettati come si
dovrebbe e alle donne non sempre si
danno pari opportunità sul lavoro.
Di conseguenza, in India i movimenti
femminili hanno ancora molta strada
da fare per affermare la piena
uguaglianza.
Adesso, qualcuno potrebbe obiettare
che non è vero, che in India c'è
parità, a confronto col vicino
Pakistan dove le cose vanno molto
peggio, dove nei villaggi in cui
vige la sharìa i mariti hanno
perfino il diritto legale di
violentare le loro mogli...
Che devono fare le donne indiane?
devono arrendersi pensando di essere
più fortunate delle vicine
pakistane?
No, assolutamente.
E lo stesso vale per noi. Non
ci consola pensare che attorno va
peggio. Anzi, il
fatto che attorno vada peggio che a
Telese ci rafforza nella nostra
lotta.
E questa è l'identità telesina che
noi stiamo pazientemente costruendo,
e di cui un giorno potremmo andare
fieri se riuscisse a "contagiare"
tutto il circondario.
Telese è stata amministrata del 1985
da Pino D'Occhio e per gli ultimi 5
anni dal suo pupillo Gennaro
Capasso. Durante questi anni, c'è
stato un boom edilizio definito "da
mani sulla città"
(conosce il
film di Francesco Rosi?). E
questo non lo dicono solo quelli che
Lei definisce "catastrofisti
cronici", ma è scritto
sull'enciclopedia
www.wikipedia.org:
Con l'eccezione di un mandato
(1991-1995), a partire dal 1985 il
Comune è amministrato quasi
ininterrottamente dalla stessa
maggioranza ispirata dall'ing.
Giuseppe D'Occhio. Questi, in
qualità di Sindaco o di Assessore ai
Lavori Pubblici, ha spinto affinché
Telese Terme conoscesse una rapida
espansione edilizia, con la
conversione d'uso della quasi
totalità dei terreni in suoli
edificabili. La costruzione di
edifici di più piani anche in zone
acquitrinose ha comportato diversi
problemi, tra cui il cedimento di
via Udine nel 2002, al quale ha
fatto seguito un'interrogazione
parlamentare[1] da parte del
deputato Nichi Vendola, di
Rifondazione Comunista, nella quale
fra l'altro si evidenziava il
pericolo di infiltrazioni
camorristiche nella speculazione
edilizia in atto:
« Siamo dinanzi ad un modello
edificatorio che potremmo denominare
«le mani sulla città», che
non solo alimenta i canali della
speculazione edilizia e della
devastazione ambientale, ma che
potrebbe anche intersecarsi con i
circuiti imprenditoriali della
criminalità organizzata . » (Nichi
Vendola)
Immagini adesso se tutti i palazzoni
telesini fossero già pieni, se tutte
le case fossero già abitate e tutta
la gente uscisse per andare a lavoro
e a fare la spesa. Che cosa
succederebbe?
UN MACELLO! Le
strade sarebbero tutte intasate di
auto!
E se tutti la sera volessero farsi
la doccia? Non ci sarebbe acqua a
sufficienza.
E se tutti dovessero andare alla
posta a pagare le bollette? Le file
sarebbero lunghe chilometri!
Telese ha ancora servizi appena
sufficienti per 5.000 abitanti,
ma ha case pronte per accoglierne
12.000 e forse più.
E questo Le sembra normale?
Le sembra il frutto di una buona e
sana amministrazione??
NON SCHERZIAMO PROPRIO !!
Più avanti parla di Bologna, Brescia
e Perugia, e sostiene che se lì le
cose vanno bene, non dipende dalla
"qualità degli amministratori ma
unicamente dalla qualità dei
cittadini."
Ebbene sì, i
cittadini sono migliori quando fanno
sentire la propria voce,
quando denunciano ciò che non va
bene, quando si mettono in gioco in
prima persona.
Questo è precisamente ciò che stanno
facendo qui a Telese coloro che
secondo Lei "deplorano
puntualmente ogni cosa."
Poi chiede
"Perché i ‘catastrofisti cronici’
non si sono candidati?"
Chi gliel'ha detto che non si sono
candidati??
Lei mette sullo stesso piano tutti e
tre i candidati. Finge di non
accorgersi che due di loro,
Pino D'Occhio e Gennaro Capasso, già
hanno amministrato abbondantemente e
l'hanno fatto a dir poco male,
mentre il terzo
Giovanni Liverini
ancora non sappiamo cosa sia in
grado di fare, ma una cosa è certa:
proprio con lui si sono candidati
quelli che Lei con disprezzo
definisce
‘catastrofisti cronici’ .
Prima di mettere tutti nello stesso
calderone melmoso, ascolti cosa
hanno da dirLe queste persone:
Giovanni Liverini
Giuseppe Alberico
Lucio Altieri
Rosalia Buono
Michele Clarizia
Giovanni Di Gioia Maria
Rosa Di Cerbo Filippo
Franco
Alessandro Grimaldi
Vincenzo Neri Paride
Parente Esterita
Selvaggio
Gianluca Serafini
Pasquale Talento Anna
Tecce Fedinando
Vertucci Luigi
Zito
Personalmente, non conosco quasi
nessuno di loro, ma so che nessuno
di loro ha mai avuto l'opportunità
di dimostrare liberamente le proprie
reali capacità di amministratore
locale.
Io
spero con tutto il cuore che siano
loro a vincere queste elezioni ma,
nel caso anche loro dovessero
deludere le mie aspettative di
cittadino, Le assicuro che non
esiterò a far sentire forte la mia
voce, incazzatissimo più che mai.
Per
concludere, un'amichevole tirata di
orecchie:
Lei non spaccia droga come il
Mr. Tambourine Man
della canzone di Bob Dylan, ma
comunque tenta di spacciare per vera
una realtà che non esiste affatto.
Fulvio Del
Deo
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