30 maggio 2009

Hey! Mr. Di Santo, play a song for me...

Fulvio Del Deo

 

 

 

Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
I'm not sleepy and there is no place I'm going to.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
In the jingle jangle morning I'll come followin' you.

 

Rispondo al signor Flaviano Di Santo.
(Se è vecchio almeno quanto me, di sicuro conoscerà questa canzone e il suo significato. In caso contrario, può documentarsi
qui.)

 

 

 

Gentile signore.

 

Mi sento chiamato in causa, quando si dice perplesso per "l’enfasi con cui molti inserzionisti deplorano puntualmente ogni cosa."

 

Qui a Telese ci sono tantissime cose buone, altrimenti non abiteremmo qui, né io né Lei. Ma non credo che servirebbe a nulla scrivere su ViviTelese:

  • "La maestra  Xxxx di mio figlio è fantastica"

  • "Alla trattoria Xx Xxxxxxxxx si mangia divinamente"

  • "L'artista Xxxxxxxxx Xxxxxxx è bravissimo e meriterebbe una fama mondiale"

E così via...

 

Come vede, ho omesso nomi e cognomi, altrimenti il mio intervento non sarebbe stato pubblicabile, perché avrei fatto pubblicità a qualcuno. E qui di pubblicità non se ne fa. Di conseguenza, si parla soprattutto dell'amministrazione locale. E quest'ultima, almeno da quando risiedo io qui, non va affatto bene.

 

Lei sostiene che l'amministrazione comunale di Telese sia la migliore del circondario. Può darsi pure, ma ciò non vuol dire che noi siamo costretti a contentarci di questo.

 

Le faccio un esempio parlando dell'India:

 

in India i diritti delle donne non sempre sono rispettati come si dovrebbe e alle donne non sempre si danno pari opportunità sul lavoro. Di conseguenza, in India i movimenti femminili hanno ancora molta strada da fare per affermare la piena uguaglianza.

 

Adesso, qualcuno potrebbe obiettare che non è vero, che in India c'è parità, a confronto col vicino Pakistan dove le cose vanno molto peggio, dove nei villaggi in cui vige la sharìa i mariti hanno perfino il diritto legale di violentare le loro mogli...

 

Che devono fare le donne indiane? devono arrendersi pensando di essere più fortunate delle vicine pakistane? No, assolutamente.

 

E lo stesso vale per noi. Non ci consola pensare che attorno va peggio. Anzi, il fatto che attorno vada peggio che a Telese ci rafforza nella nostra lotta. E questa è l'identità telesina che noi stiamo pazientemente costruendo, e di cui un giorno potremmo andare fieri se riuscisse a "contagiare" tutto il circondario.

 

Telese è stata amministrata del 1985 da Pino D'Occhio e per gli ultimi 5 anni dal suo pupillo Gennaro Capasso. Durante questi anni, c'è stato un boom edilizio definito "da mani sulla città" (conosce il film di Francesco Rosi?). E questo non lo dicono solo quelli che Lei definisce "catastrofisti cronici", ma è scritto sull'enciclopedia www.wikipedia.org:

 

Con l'eccezione di un mandato (1991-1995), a partire dal 1985 il Comune è amministrato quasi ininterrottamente dalla stessa maggioranza ispirata dall'ing. Giuseppe D'Occhio. Questi, in qualità di Sindaco o di Assessore ai Lavori Pubblici, ha spinto affinché Telese Terme conoscesse una rapida espansione edilizia, con la conversione d'uso della quasi totalità dei terreni in suoli edificabili. La costruzione di edifici di più piani anche in zone acquitrinose ha comportato diversi problemi, tra cui il cedimento di via Udine nel 2002, al quale ha fatto seguito un'interrogazione parlamentare[1] da parte del deputato Nichi Vendola, di Rifondazione Comunista, nella quale fra l'altro si evidenziava il pericolo di infiltrazioni camorristiche nella speculazione edilizia in atto:
« Siamo dinanzi ad un modello edificatorio che potremmo denominare «le mani sulla città», che non solo alimenta i canali della speculazione edilizia e della devastazione ambientale, ma che potrebbe anche intersecarsi con i circuiti imprenditoriali della criminalità organizzata . » (Nichi Vendola)

 

Immagini adesso se tutti i palazzoni telesini fossero già pieni, se tutte le case fossero già abitate e tutta la gente uscisse per andare a lavoro e a fare la spesa. Che cosa succederebbe? UN MACELLO! Le strade sarebbero tutte intasate di auto!

 

E se tutti la sera volessero farsi la doccia? Non ci sarebbe acqua a sufficienza.

 

E se tutti dovessero andare alla posta a pagare le bollette? Le file sarebbero lunghe chilometri!

 

Telese ha ancora servizi appena sufficienti per 5.000 abitanti, ma ha case pronte per accoglierne 12.000 e forse più.

 

E questo Le sembra normale?

 

Le sembra il frutto di una buona e sana amministrazione??

 

NON SCHERZIAMO PROPRIO !!

 

Più avanti parla di Bologna, Brescia e Perugia, e sostiene che se lì le cose vanno bene, non dipende dalla "qualità degli amministratori ma unicamente dalla qualità dei cittadini."

 

Ebbene sì, i cittadini sono migliori quando fanno sentire la propria voce, quando denunciano ciò che non va bene, quando si mettono in gioco in prima persona.

 

Questo è precisamente ciò che stanno facendo qui a Telese coloro che secondo Lei "deplorano puntualmente ogni cosa."

 

Poi chiede

"Perché i ‘catastrofisti cronici’ non si sono candidati?"

 

Chi gliel'ha detto che non si sono candidati??

 

Lei mette sullo stesso piano tutti e tre i candidati. Finge di non accorgersi che due di loro, Pino D'Occhio e Gennaro Capasso, già hanno amministrato abbondantemente e l'hanno fatto a dir poco male, mentre il terzo Giovanni Liverini ancora non sappiamo cosa sia in grado di fare, ma una cosa è certa: proprio con lui si sono candidati quelli che Lei con disprezzo definisce ‘catastrofisti cronici’ .

 

Prima di mettere tutti nello stesso calderone melmoso, ascolti cosa hanno da dirLe queste persone:

 

Giovanni Liverini Giuseppe Alberico Lucio Altieri Rosalia Buono Michele Clarizia Giovanni Di Gioia Maria Rosa Di Cerbo Filippo Franco Alessandro Grimaldi Vincenzo Neri  Paride Parente Esterita Selvaggio Gianluca Serafini Pasquale Talento Anna Tecce Fedinando Vertucci  Luigi Zito

 

Personalmente, non conosco quasi nessuno di loro, ma so che nessuno di loro ha mai avuto l'opportunità di dimostrare liberamente le proprie reali capacità di amministratore locale.

 

Io spero con tutto il cuore che siano loro a vincere queste elezioni ma, nel caso anche loro dovessero deludere le mie aspettative di cittadino, Le assicuro che non esiterò a far sentire forte la mia voce, incazzatissimo più che mai.

 

Per concludere, un'amichevole tirata di orecchie: Lei non spaccia droga come il Mr. Tambourine Man della canzone di Bob Dylan, ma comunque tenta di spacciare per vera una realtà che non esiste affatto.

 

Fulvio Del Deo

 

 

 

 


     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it