Aceto parla al comizio di Capasso
Un
inaspettato ospite d’onore ha concluso il
comizio di ieri sera in Piazza Minieri della
lista n. 2 “Con voi per Telese” per Capasso
sindaco: Gianluca Aceto, assessore provinciale
alle Politiche Ambientali, di Rifondazione
Comunista. Ha aperto il comizio Michele
Selvaggio, ex sindaco telesino, consigliere
uscente di minoranza, candidato appunto con
Liverini alle scorse elezioni. “Non mi sono
candidato con Liverini perché non abbiamo
trovato un accordo programmatico sul futuro che
vogliamo dare a Telese”. Si difende dagli
attacchi chiamando in causa anche la sua
famiglia. Chiama D’Occhio “l’innominato” e
concentra su di lui tutti gli attacchi. “Se lo
conosci lo allontani, lo eviti. Ribellatevi”
conclude urlando “liberate Telese, aiutateci,
viva Telese Terme”. Ha poi parlato il leader,
sindaco uscente.“Ho tenuto per cinque anni la
lettera di dimissioni pronta in borsa” afferma
Capasso “ma non l’ho mai cacciata, perché se
l’avessi fatto Telese sarebbe ricaduta nel
dissesto finanziario da cui io l’ho salvata. Se
l’avessi fatto sarebbero aumentate le tasse, non
si sarebbe potuto realizzare più niente”.
Riprende la lettera del 2 Giugno del Presidente
Napolitano. Parla di solidarietà, libertà,
giustizia. “Libertà di candidarsi senza ricevere
telefonate di obbligo o intimidatorie” dice
riferendosi al suo ex leader D’Occhio. “I
migliori complimenti li ho ricevuti da Aceto,
quando mi disse che con me c’era trasparenza e
che la mia gestione era tutta un’altra cosa
rispetto alla gestione D’Occhio”. Poi continua
sull’avversario ex sindaco chiamandolo
“imperatore” e alludendo al fatto che da
vent’anni in politica non ha mai avuto la forza
di andare oltre la scrivania del sindaco, mentre
egli, Capasso, dopo quattro anni già era eletto
alla provincia. “I passaggi di partito si
facevano per carriera personale, per interessi
propri”. “Nei primi due anni tra i telesini c’è
stato chi ha avuto 100 e chi ha avuto 10.
Abbiamo la presunzione di dire che con noi la
politica può cambiare”. Ha poi concluso Gianluca
Aceto, assessore provinciale all’Ambiente,
dirigente provinciale di Prc, e consigliere
uscente di minoranza. “Credevo non fosse
necessario venire su questo palco a parlare, ma
poi mi sono convinto di sì. Non ce la faccio a
gridare perché non sono in prima fila in questa
lista, ma la sostengo e mi convinco giorno per
giorno di aver fatto la scelta giusta”. Parlando
di Liverini fa accenno al riccio, che si chiude
in sé al posto di cercare mediazioni. Afferma
che dopo il fallimento avrebbe dovuto farsi da
parte, così come ha fatto Bove dall’opposizione
a San Salvatore. “Nutro enorme stima e rispetto
per quell’uomo di grandi valori e umanità che è
Gianni Liverini” afferma, come aveva fatto anche
Selvaggio. “Mi hanno accusato di problema sulla
questione morale”, poi si giustifica spiegando
il suo percorso. “Quando una quarta lista,
un’alternativa di centro sinistra, era
impraticabile, ho scelto di appoggiare Liverini”
afferma. “È stato però posto un veto alla mia
candidatura dai membri di quella lista. Ora il
veto o lo si pone per immoralità della persona,
o per giochi politici.” Essendo una scelta
politica, ha spiegato, non potevo appoggiare
quella lista. “Il nostro scopo è la democrazia,
quindi battere D’Occhio”. “Contro di me la
stampa si è posta come cani inselvatichiti” e
lancia lo scoop “D’Occhio mi chiamò per offrirsi
di candidare un mio uomo e mi promise di
appoggiare in cambio Rifondazione Comunista alle
europee. Grimaldi, nove giorni fa, mi ha
chiamato e mi ha proposto in cambio del mio
appoggio alla loro lista, un assessorato esterno
se avessero vinto”. Si prende la paternità del
Liceo, che diventerà uno dei quattro poli
d’eccellenza della Campania, poi il progetto
Lago e Seneta. “Senza di me, San Salvatore
avrebbe già la centrale a bio masse”. “Ho fatto
questa scelta per il bene del paese”, per
liberarla da Pino D’Occhio, spiega.
Gianclaudio Malgieri
31
maggio 2009
Telese: Infuocato sabato sera politico
Un
vero tripudio di voci, interventi, attacchi,
promesse, proposte nell’infuocatissimo sabato
sera telesino. In una Telese pullulante di
bimbi, ragazzi, giovani e meno giovani si sono
avuti, caso unico finora, tre comizi in quasi
contemporanea a pochi metri di distanza l’uno
dall’altro, tutto sul grande Viale Minieri. Ha
iniziato alle 20.30 il Sindaco uscente Gennaro
Capasso, che ha tenuto un comizio per la sua
lista n.2 “Con voi per Telese”, davanti alla
Banca Nazionale del Lavoro. Sono intervenuti i
giovani candidati Filippo Sardisco e Carmine
Covelli, che è tra i dirigenti telesini Pdl,
figlio dell’assessore al Verde Pubblico,
Goffredo. Ha seguito l’intervento del candidato
sindaco, davanti a un pubblico alquanto ridotto,
forse per l’orario, forse per il luogo. Finito
il comizio ci si è spostati al punto di ritrovo
Pdl, che è lì di fronte, per un rinfresco
offerto dalla lista. A soli trenta minuti
dall’inizio del comizio di Capasso e pochi metri
oltre, davanti le scuole Elementari, è iniziato,
invece, il comizio della lista n.1 Altro Futuro
per Liverini Sindaco. I candidati intervenuti
sono stati Gianluca Serafini,il giovane ex
segretario provinciale di Prc, ed Esterita
Selavaggio, mamma ed insegnate telesina. Ha
concluso il leader Gianni Liverini; dopo il
comizio c’è stata una perfomance musicale di una
band telesina, i 70’s, che si sono esibiti con
cappelli e parrucconi. Nel frattempo, alle 21.30
era iniziato il comizio della lista n.3 “Per
Telese, per il Sannio” con D’Occhio Sindaco.
Sono intervenuti l’assessore Maria Ausilia
Alfano detta Marilia, dirigente telesina Pdl, e
Vincenzo Fuschini, ex assessore all’ambiente.
Dopo il comizio è stato offerto un buffet dalla
lista presso il Ristorante “La Pagliarella”,
proprio in Piazza Minieri. Attacchi a pochi
metri e secondi di distanza, vocioni in
contemporanea, violenti accuse a programmi e
parole altrui, forti promesse, concerti,
rinfreschi e buffet hanno infuocato il sabato
sera telesino, già stracolmo di centinaia di
persone e di per sé tra i più attivi sabato sera
sanniti.
Gianclaudio Malgieri
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