29 giugno 2009
Telese, nulla di buono si annuncia per i livelli democratici
segnalazionoe di Gianluca Aceto

 

 

 

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

CIRCOLO “Vera Lombardi” – Telese Terme

 

COMUNICATO STAMPA

 

È bastato il primo consiglio comunale, quello dell’insediamento, per capire un po’ di cose. Il voto di astensione dei consiglieri di Altrofuturo sugli indirizzi programmatici illustrati dal sindaco D’Occhio lascia perplessi.

 

Un’opposizione consiliare, per dirsi veramente tale, ha un voto obbligato su due argomenti: il bilancio (previsionale e consuntivo) e gli indirizzi programmatici. Su molte altre cose potrebbe anche votare a favore, ma su quei due argomenti si esprime un giudizio complessivo riguardo l’azione amministrativa, realizzata o programmata. Dopo questa astensione, dal carattere programmatico e pertanto strategico, Altrofuturo avrà qualche difficoltà in più a giustificare voti di contrarietà su singole questioni.

 

Le dichiarazioni di Liverini, in verità, sono chiare: l’astensione è stata motivata dal fatto che D’Occhio ha parlato di ambiente, vivibilità e altre cose care a tutti coloro che D’Occhio non l’hanno votato. Certo, difficilmente il nuovo/vecchio sindaco avrebbe potuto esplicitamente sostenere la speculazione edilizia e quel sistema di gestione che, secondo Gennaro Capasso, è  «fondamentalmente basato sulla realizzazione di tante piccole opere, di importo appropriato, e non sulla realizzazione di importanti opere che possano incidere in maniera significativa sulla crescita del paese».

 

A voler essere benevoli, si potrebbe parlare di dilettantismo politico, al limite dell’ingenuità. Ma ci sono altri elementi da considerare. Il voto di astensione, infatti, ha preceduto l’elezione dello stesso Liverini nella commissione consiliare che si occupa di nominare gli scrutatori elettorali; elezione resa possibile dalla convergenza, sul nome di Liverini, della maggioranza. Calcoli precisi, dunque, a danno del gruppo di Capasso.

 

Ma c’è ancora dell’altro. Il gruppo consiliare Altrofuturo segna la convergenza tra notevoli centri di interesse, gravitanti sulla gestione delle terme. Sia Alessandro Grimaldi che Pino D’Occhio sono molto amici dell’impresa Minieri, ed è notorio l’appoggio politico ed elettorale profuso dalla stessa impresa e da Costanzo Iannotti Pecci in favore di D’Occhio. Come sappiamo tutti, inoltre, una parte di consenso “termale” è andata anche a Grimaldi.

 

È un caso, del resto, che Liverini non abbia mai speso una parola sulla gestione delle terme e sul ruolo del consorzio idrotermale? Difficile crederlo, anche perché non si tratta di una dimenticanza caduta in campagna elettorale ma di un oblio che dura da cinque anni.

 

Insomma, l’unico a non avere avuto l’appoggio dei poteri forti è Capasso, e ne ha pagato le conseguenze. Le cose oggi possono apparire più chiare a tutti.

 

Le dinamiche telesine, con l’inedita affinità elettiva D’Occhio-Liverini, vanno probabilmente inquadrate da un punto di osservazione più alto: si guardino a tal proposito le recenti nomine nella direzione provinciale del PDL. Bisogna riconoscere al sindaco di sapersi muovere su certi tavoli.

 

È bastato il primo discorso di D’Occhio, affabulatore e suadente, perché cadesse d’un colpo la famigerata tesi del mostro a due teste, agitata in campagna elettorale. Per Altrofuturo il mostro era forse uno solo, e rispondeva al nome di Gennaro Capasso. Quest’ultimo non è riuscito a rompere le logiche del passato, ma ha annunciato (e cominciato) una determinata opposizione, alla quale il PRC conferma il suo appoggio.

 

Si estende tuttavia una zona grigia e vischiosa, che coinvolge anche chi non ci saremmo mai aspettati, e nulla di buono annuncia per le sorti dell’opposizione e dei livelli democratici di Telese.

 

Telese Terme, 27 giugno 2009

 

Il direttivo del circolo

 

     

 Valle Telesina


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