2 luglio 2009
Telese, Aceto risponde a Liverini e Grimaldi
Gianluca Aceto

 

 

 

Non mi sorprendono le dichiarazioni dei due leaders di Altrofuturo, Grimaldi e Liverini, che guarda caso furono le due persone che provarono ad impedire la mia nomina ad assessore provinciale lo scorso anno; nomina che, evidentemente, risulta loro ancora indigesta. Chissà se tra qualche settimana avranno ancora il broncio, quando interverranno delle positive novità politiche che sono il frutto proprio di quella scelta da parte del presidente Cimitile.

 

Non si affannino pertanto a garantirmi, perché delle loro “cure” sinceramente non sento tutto questo bisogno.

 

La cose simpatica è il paralogismo politico con cui argomentano: gli assessori provinciali devono farli i più votati, a prescindere da ogni altro criterio di valutazione. Non sanno, i consiglieri, di difendere un’aberrazione politica che esiste solo nella provincia di Benevento, e questo grazie alla notoria impostazione dell’Udeur, partito in cui (per ora) milita Grimaldi. Insomma, scambiano l’eccezione per la regola.

 

Ma che la serenità di giudizio non gli appartenga, lo dimostrano anche altre considerazioni. I 266 voti di preferenza raccolti alle provinciali del 2008 dal sottoscritto, infatti, secondo loro non troverebbero riscontro nelle recenti comunali. A parte il fatto che io non ero candidato direttamente, e che alle provinciali eravamo nove candidati mentre alle comunali ne correvano (letteralmente) cinquantuno, “particolari”  che i consiglieri di Altrofuturo non rilevano, credo che la polemica non debba sfociare nell’insulto né essere costruita sulla disonestà intellettuale. Accusa che mi si potrebbe rivolgere se affermassi che alle provinciali 2008 Liverini ebbe 680 preferenze, mentre alle comunali ne ha avute, da candidato sindaco, 198; e se dicessi che lo stesso Grimaldi è passato dalle 297 delle provinciali alle 174 delle comunali.

 

Non uso strumentalmente questi numeri perché sarebbe davvero scorretto, da parte mia, equiparare capziosamente situazioni tra loro incommensurabili, anche per via dei sistemi elettorali. Loro invece le pensano e le dicono. Mi permetto di far notare la differenza.

 

L’analisi del direttivo del circolo intercomunale “Vera Lombardi”, composto da nove persone, mentre i tesserati del solo comune di Telese sono quasi 60, può legittimamente essere criticata e non condivisa. Tuttavia si tratta di un ragionamento che cerca di guardare alle dinamiche più profonde delle vicende politiche e amministrative di Telese. Sarà mica un delitto? O pensano che l’opposizione si faccia solo in consiglio comunale, e tutto quello che è fuori deve tacere?

 

In queste cose, del resto, il tempo è galantuomo. Se Altrofuturo farà opposizione seria non avremo problemi a riconoscerlo: ci sono cinque anni di duro lavoro davanti.  Ma l’onere della prova ora spetta a loro. Gli auguriamo di riuscirci, per il bene di Telese.

 

Se in Parlamento il PD e IDV si fossero astenuti sul voto di fiducia al governo Berlusconi, espresso anche sulla relazione programmatica del premier incaricato, sarebbe stato un fatto clamoroso. Mutatis mutandis, al di là dei sofismi e delle sofisticherie, l’impatto del voto di astensione sugli indirizzi programmatici di D’Occhio è lo stesso.

 

Mi spiace che ancora i due consiglieri di Altrofuturo non lo capiscano, preferendo invece l’invettiva e il risentimento.

 

Personalmente, conosco un solo modo per garantirmi: il lavoro e l’impegno sulle cose. Impegno e lavoro che per tanti anni, dall’opposizione, hanno portato avanti la carretta di “Insieme per Telese” e di cui chi doveva dar riconoscimento ha letteralmente perso la memoria. Se poi dovesse interrompersi la mia esperienza assessorile non sarà un dramma per nessuno. Non sono io a concepire la politica o le istituzioni come uno strumento per fare affari sulle spalle dei cittadini, e nemmeno per accaparrarsi qualche bagno in piscina o due tagliandi per le strisce blu da distribuire agli amici.

 

A volte basterebbe la memoria, e invece c’è solo mediocrità. Con tanti ringraziamenti dal sindaco D’Occhio.

 

 

     

 Valle Telesina


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