3 settembre 2009
Telese, presidio per i precari all'arrivo di Sacconi
segnalazione di Gianluca Aceto

 

 

 

Precari scuola, presidio del PRC a Telese per l’arrivo del ministro Sacconi

Oggi 3 settembre, a partire dalle 16 a Telese Terme, con l’arrivo del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, alla festa nazionale dell’Udeur, ci sarà il presidio della Federazione Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista insieme ai precari della scuola. L’appuntamento sarà l’occasione “per dimostrare dinanzi ai media nazionali e all’autorevole ministro del Governo Berlusconi, la contrarietà ai tagli al personale del mondo della scuola e dell’istruzione che stanno mettendo in ginocchio il sistema formativo, tagli decisi dall’accordo Tremonti – Gelmini”.

“La precarietà del sistema scolastico – si legge in una nota - non solo lede la dignitàdel mondo dell’istruzione e di tutti coloro che, a vario titolo, ne fanno parte, ma dimostra, casomai ce ne fosse bisogno, che la risposta politica data da questo Governo ai temi dell’occupazione e del sapere, è praticamente nulla.

Quando si taglia soltanto, cercando di risparmiare sulla conoscenza e mettendo fuori dal sistema occupazionale personale già da anni precario, è la prova che si stanno commettendo errori enormi che pagheranno tutti, comprese le future generazioni. Per questo c’è la necessità di dimostrare il proprio dissenso e chiedere con forza al ministro Sacconi, un passo indietro, e il conseguente ritiro dei tagli al personale”


Ansa.it

http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_1648954294.html

Il ministro del Welfare Sacconi ha confermato oggi che assieme alla collega dell'Istruzione sta lavorando per trovare una soluzione. Insomma, le carte da giocare per chiudere la partita ci sarebbero. E la Gilda ne ha messa sul tappeto pure un'altra: anticipare il ritiro dalle cattedre per i docenti prossimi alla pensione e offrire così un'opportunità di stabilizzazione ai colleghi da anni in attesa di un'assunzione.

Quel che è certo è che domani i sindacati non si accontenteranno delle parole. Se necessario chiedono che la vertenza approdi a Palazzo Chigi. Un comunicato di Viale Trastevere che contesta le cifre circolate in questi giorni sul numero dei precari non ha aiutato a rasserenare gli animi e, anzi, ha sollevato l'indignazione dei sindacati.

"Sono enormemente diversi dalla realtà - sostiene il ministero - i dati che alcune organizzazioni sindacali forniscono in queste ore in corrispondenza delle manifestazioni e delle proteste. La razionalizzazione del sistema scolastico ha riguardato 42mila unità di personale. Considerato però che quest'anno sono andati in pensione 32 mila docenti, in realtà si ferma a meno di 10 mila il numero di insegnanti non in ruolo a cui non sarà riconfermata la supplenza".

"Il ministero si informi meglio. I dati da noi diffusi - ha replicato il segretario generale della Cisl scuola, Francesco Scrima - non sono falsi, ma sono quelli forniti dal ministero ai tavoli di confronto e contenuti nella relazione che lo stesso ministero ha inviato al Ministero dell'Economia". Stessa osservazione da parte del leader della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo che invita il ministro Gelmini a mettersi "d'accordo con sé stessa e con il ministero che guida".

I sindacati hanno già avvisato di essere pronti a mobilitarsi se domani non arriverà una proposta risolutiva e i Cobas hanno già organizzato per domattina un sit-in davanti al ministero.

A surriscaldare il clima è arrivato, infine, il Codacons che ha annunciato di aver denunciato il ministro Gelmini e i direttori scolastici regionali a 104 procure (l'esposto è stato presentato oggi) per interruzione e turbativa di pubblico servizio e violazione delle norme sulla sicurezza delle classi che superano i 25 alunni.

L'associazione di consumatori ha anche annunciato un mega ricorso collettivo contro i tagli degli organici.

 

 

 

     

 Valle Telesina


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