27 giugno 2009
Gennaro Capasso: a proposito dell'ultimo consiglio
Gennaro Capasso

 

 

 

In merito al Consiglio Comunale del 22 giugno 2009 si precisa:

“L’opposizione che ci apprestiamo a fare a questa maggioranza sarà, come abbiamo avuto modo di ribadire anche in Consiglio Comunale, attenta e scrupolosa attraverso il controllo continuo e costante di tutti gli atti prodotti, soprattutto quelli che riguardano i lavori pubblici, l’unico vero punto di interesse dell’ing. D’Occhio.

La conferma di ciò è che la delega ai lavori pubblici non è stata assegnata ad alcun assessore. Anche il non rinnovo del contratto al Responsabile dell’Area Tecnica, senza valide motivazioni avendo questi ben operato, fa prevedere la volontà di ritornare ad un modo di condurre i lavori pubblici non utile per la collettività, fondamentalmente basato sulla realizzazione di tante piccole opere, di importo appropriato, e non sulla realizzazione di importanti opere che possano incidere in maniera significativa sulla crescita del paese.

Della mancata nomina di un Assessore ai Lavori Pubblici non è stata peraltro fornita alcuna motivazione in Consiglio Comunale così come alcuna motivazione è stata fornita sulle ragioni per cui si presenta una Giunta composta da soli quattro assessori e non da sei. A poco valgono, ovviamente, le deleghe assegnate agli altri consiglieri non potendo questi esercitare di fatto alcun potere decisionale essendo fuori dalla giunta.

Dal Consiglio comunale del 22 giugno emerge, inoltre, che l’opposizione è praticamente composta allo stato da sole tre persone e non da cinque. Le parole espresse da Liverini e Grimaldi, la loro astensione al momento del voto sulle Linee programmatiche di mandato aggiunto al voto incassato da Liverini da parte della maggioranza per la nomina del componente della commissione elettorale comunale fanno ritenere che almeno per il momento i due consiglieri hanno già tradito il mandato che gli è stato assegnato dai loro elettori ovvero quello di non condivisione del sistema D’Occhio.

D’altronde gli interessi di Grimaldi non sono mai apparsi lontani dal quelli di D’Occhio e Caporaso”.

 

 

Gennaro Capasso

 

 

 

     

 Valle Telesina


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