4 luglio 2009
Telese, la faccia tosta dell’Assessore Aceto
Michele Clarizia

 

 

L’Assessore Provinciale all’Ambiente continua, imperterrito, a pontificare, credendo di essere un grande politologo. Egli dispensa buffetti di qua, buffetti di la, sentenziando sull’etica politica e magnificando le proprie performances assessoriali. E così l’Assessore Provinciale ci insegna che essere votati dal popolo e diventare Assessori, oltre che essere un’eccezione, è un’aberrazione politica. Ad esempio, secondo il presunto politologo Assessore Provinciale all’Ambiente, l’operazione che ha portato alla revoca di Nicola Augusto Simeone (eletto dal popolo) ed alla nomina ad Assessore di Nunzio Pacifico (candidato in tre collegi e non eletto), rappresenta la regola e non un comportamento eticamente distorto o deviato. Ma, il mandato popolare che fine ha fatto?

 

Certo, ci vuole una bella faccia tosta per sostenere queste tesi. La posizione degli Assessori Provinciali esterni Aceto, Bello, Pacifico, Barbieri e Palmieri (5 su 8) è certamente corretta sotto il profilo della legittimità, non lo è sotto il profilo etico. Oltretutto, una Giunta Provinciale che si regge con una maggioranza assoluta di Assessori Esterni, ed un Consiglio che si regge su un solo voto, rappresentano la vera aberrazione politica, che esiste solo in Provincia di Benevento.

 

L’Assessore Provinciale all’Ambiente ci fa sapere, inoltre, che Liverini e Grimaldi avrebbero provato ad impedire la sua nomina ad Assessore. Se ciò fosse vero, allora l’azione di ostacolo di Liverini e Grimaldi sarebbe davvero da considerarsi quale atto di ingenuità e dilettantismo politico: All’epoca, negli ambienti politici telesini, si parlava con insistenza della “spintarella” del Senatore Tommaso Sodano (compaesano di Cimitile), che segnalava e sosteneva la nomina ad Assessore di un giovane telesino, ambizioso ed emergente. Tale voce venne poi confermata dall’intervento ufficiale di Vincenzo Montenigro, candidato del Collegio di Apice per Rifondazione Comunista, che risultò il più votato in Provincia. Liverini e Grimaldi, dunque, come potevano sperare nel buon esito dell’operazione, sapendo che il giovane telesino godeva di una raccomandazione così tanto influente?

 

Sempre a proposito di etica politica, di regole, eccezioni ed aberrazioni, vogliamo discutere dell’operazione che ha portato Antonio Barbieri sullo scranno di Assessore e vice-Presidente della Provincia? Sull’argomento vi è stato il silenzio assoluto dell’Assessore Provinciale all’Ambiente, del suo Partito e delle sue residuate truppe, che solerti si affannano a difenderlo quando qualcuno osa criticarlo. Ebbene, dopo le note vicende legate all’uscita dell’Udeur dalla maggioranza in Provincia, il Presidente Cimitile, pur di evitare di tornare al voto, ha incassato il sostegno degli oppositori forzisti Rubano e Bettini; in cambio Cimitile avrebbe potuto regalare ad uno di loro la poltrona di Assessore e Vice-Presidente; ma, se fosse andata così, uno dei due doveva dimettersi, cedendo il posto a Fernando Petrucciano il quale, molto probabilmente, non sarebbe stato funzionale al progetto di sostegno a Cimitile. E così esce dal cilindro il nome dell’ex-deputato, Sindaco e Coordinatore provinciale forzista che, senza neanche essere stato Candidato alla Provincia, ne diventa il numero due.

 

Per l’Assessore Provinciale all’Ambiente, il voto di astensione sugli indirizzi programmatici a Telese significa che “nulla di buono si annuncia per i livelli democratici”, mentre il voto favorevole di Rubano e Bettini -che lo mantiene incollato alla poltrona- a Benevento significa che molte cose buone si annunciano per i livelli democratici. Una conveniente valutazione basata sui due pesi e due misure.

 

Il Partito della Rifondazione Comunista telesino ed il suo Assessore Provinciale guardano alle “dinamiche più profonde delle vicende politiche e amministrative di Telese”, ma chiudono gli occhi e tacciono sulle dinamiche più spicciole, diciamo terra terra, delle vicende politiche e amministrative della Provincia dove, guarda caso, hanno il privilegio di una poltrona. Chi ha perso qualsiasi credibilità politica non può dare lezioni di etica politica e di norme comportamentali in politica a chicchessia. L’Assessore Provinciale all’Ambiente non può ergersi nè a politologo, nè a moralista politico, non ne ha la credibilità; egli può ergersi solo a grande presenzialista, con i suoi innumerevoli comunicati stampa, le sue brochures, i suoi manifesti ed i suoi comizi senza essere candidato.

 

                                                                                                         Michele Clarizia

                                                                                         Componente Comitato Civico “Altrofuturo”

 

 

 

     

 Valle Telesina


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