24 settembre 2009

Telese, gli alberi sporcano...

Fulvio Del Deo

 

 

Avrei ben altro da fare in questo momento, ma certe cose mi costringono a scrivere. Cercherò di essere più rapido possibile.

 

Un pomeriggio di una ventina di anni fa, passavo nella folla di via Luca Giordano sul marciapiedi dove ci sono le bancarelle dei libri, quando mi viene incontro un tizio dall'aria stravolta che mi fa: «Scusi, mi saprebbe indicare dov'è la Forestale?» La Forestale al Vomero?, penso io. «No, mi dispiace», gli rispondo. E lui, con tono lamentoso e disperato: «Sì, mi serve la Forestale, perché c'è un albero che mi da fastidio!»

 

E chi se li scorda più quegli occhi da pazzo! Si allontanò ondeggiando, proiettato fra la folla dalla sua urgenza.

 

Quella fu la prima volta che sentii dire che un albero può "dare fastidio". A Telese invece ho imparato che gli alberi "sporcano". Anche questa affermazione è frutto di un disordine mentale, di uno squilibrio psichico piuttosto diffuso in questa zona dall'aria povera di particelle di iodio.

 

Alcuni anni fa, assistetti a una di quelle solite cazzate che fanno fare ai bambini delle scuole. Mio figlio era alla materna e fu costretto col freddo che c'era a presenziare alla cerimonia indetta dal nostro Comune per la piantumazione di un albero in onore di tutti i nati di un'infinità di classi, se non ricordo male dal 1999 al 2002. Mio figlio è del 1998 ed era già rappresentato (insieme a tutti i suoi coetanei) dalla magnolia dei giardini di piazza padre Pio.

 

Detto per inciso, in Italia esisterebbe una legge che dice che per ogni nuovo nato si dovrebbe piantare un albero. Ovviamente qui dove gli alberi sono un po' odiati, forse per via della leggenda del noce delle streghe, e si cerca di minimizzare il  numero. Così ci si deve accontentare di un solo misero albero per ogni migliaio di bambini.

 

Ebbene quel giorno l'albero fu piantato, con tanto di discorso interminabile e vuoto dell'Assessore, con tanto di benedizione religiosa, di spettacolino del mangiafuoco (non di Pino D'Occhio, ma del mangiafuoco quello vero), di polemica del prete con quest'ultimo perché gli aveva chiesto di salirgli in piedi sulla pancia e il signor Gerardo disse che lo faceva a malincuore e non voleva che poi si dicesse in giro che il parroco aveva messo sotto i piedi un altro essere umano e che nessuno si permettesse poi di farne una polemica ecc. due palle così, per dirla in breve.

 

Insomma, fu una mattinata fredda, con il mio piccino lì fermo e intirizzito insieme i suoi compagni, mentre io come un fesso a fargli le fotografie. Il tutto si svolgeva nello squallido spiazzo fra via Scafa e via Fausto Coppi.

 

QUELL'ALBERO, PIANTATO COME AUGURIO PER I NUMEROSI "NUOVI NATI" (che oggi vanno alle scuole elementari) IERI E' STATO ELIMINATO, SRADICATO, UCCISO.

 

PUR NON CREDENDO NEL MALAUGURIO CHE CERTI GESTI SIMBOLEGGIANO, INVITO TUTTI I BAMBINI DAI 7 AI 10 ANNI E AI LORO GENITORI DI PROTESTARE E DI INCAZZARSI COME BUFALI VERSO CHI HA COMPIUTO UN TALE SCEMPIO.

 

Fulvio Del Deo


     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it