21 novembre 2009

Telese, quando tutto è poesia

Fulvio Del Deo

 

 

 

 

 

Dalla Turchia mi fanno sapere che

l'Italia li ha finalmente superati in malcostume

e mi inviano anche le tabelle comparative.

 

 

Ce n'era bisogno?

A me basta guardarmi attorno!

 

 

 

Dalla Spagna mi dicono che

se passeggi per Napoli
ti sembra che il mondo sia fatto
solo di giovani e sani.

 


Chi non ha il coraggio

di affrontare l'inferno della strada

se ne sta rintanato in casa.

 

 

 

 

Anche a Telese piacerebbe così

 

 

 

Le discesine per i disabili

vanno man mano scomparendo...

e le strisce pedonali

sembrano fatte apposta

per mandare a morte

i pedoni meno attenti.

 


Viale Trieste: le strisce pedonali finiscono sulle aiuole.

 

All'incrocio tra Viale Minieri e Via Dante Alighieri (in prossimità dell'ex Standa) è stato realizzato uno stallo di sosta per disabili con tracciamento dell'area di passaggio per il disabile per salire sul marciapiede. Ovviamente, l'accesso al marciapiede è privo della discesina  e risulta essere in corrispondenza del tronco di un albero!!!

 

SELEZIONE NATURALE !

 

 

 

Italiani: navigatori, santi e poeti.

 

 

Soprattutto poeti:
i poeti, che brutte creature,
ogni volta che parlano è una truffa.

 

 

E sanno fare poesia
anche con la munnezza.

 

Dal nord avrebbero voluto

farci arricchire culturalmente*(vedi nota)

-noi NIMBY ignoranti !-

inviandoci la loro immondizia

per termovalorizzarla,

con l'aiuto del papero inventore
Archimede Pitagorico

che già si sfregava le mani...

 

 

Ma noi abbiamo tenuto gli occhi ben aperti

e gli abbiamo risposto:

"No grazie, ci basta la nostra per giocare!"


*"culturalmente": da "culo". Arricchire culturalmente = prendere per il culo


 

 

Infatti noi con la munnezza ci giochiamo.

 

 

Mettiamo nella busta gialla:

lattine, carta, plastica, stoffa e legno.

 

Il vetro andrebbe inserito nelle apposite "campane".

 

 


In piazza degli Osci c'è una campana che viene indicata come "raccolta lattine".

«Ma le lattine non vanno inserite nel sacco giallo?», si chiedono i cittadini disorientati.

Di conseguenza, lì si stanno accumulando sul marciapiedi rifiuti di vetro

che nessuna "ditta specializzata" si degnerà mai di raccogliere.

 

Gli operai della ditta Arte dei Pazzi S.R.L.

separano pazientemente

ciò che noi abbiamo pazientemente

unito nel sacchetto giallo.

 

 

Una volta separati,

i vari materiali vengono bruciati tutti insieme

nel piccolo termovalorizzatore

della stessa ditta Arte dei Pazzi S.R.L.,

il quale produce l'energia elettrica

per far funzonare gli stessi nastri trasportatori

su cui vengono messi i materiali da separare.

 

E così via, all'infinito!

 

Una volta ho chiesto al Gran Filosofo dell'Ambiente:

«Se è vero che in Provincia si fa la differenziata,

mi dai l'elenco delle ditte che riciclerebbero i vari materiali?»

 

 

Sto ancora aspettando.

 

Fulvio Del Deo

 


     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it