Fulvio Del Deo
Dalla Turchia mi fanno sapere che
l'Italia li ha finalmente superati in malcostume
e mi inviano anche le
tabelle comparative.
Ce n'era bisogno?
A me basta guardarmi attorno!
Dalla Spagna mi dicono che
se passeggi per Napoli
ti sembra che il mondo sia fatto
solo di giovani e sani.
Chi non ha il coraggio
di affrontare l'inferno della strada
se ne sta rintanato in casa.
Anche a Telese piacerebbe così
Le discesine per i disabili
vanno man mano scomparendo...
e le strisce pedonali
sembrano fatte apposta
per mandare a morte
i pedoni meno attenti.
Viale Trieste: le strisce pedonali finiscono
sulle aiuole.
All'incrocio tra Viale Minieri e Via Dante
Alighieri (in prossimità dell'ex Standa) è stato
realizzato uno stallo di sosta per disabili con
tracciamento dell'area di passaggio per il
disabile per salire sul marciapiede. Ovviamente,
l'accesso al marciapiede è privo della discesina
e risulta essere in corrispondenza del tronco
di un albero!!!
SELEZIONE NATURALE !
Italiani: navigatori, santi e poeti.
Soprattutto poeti:
i poeti, che brutte creature,
ogni volta che parlano è una truffa.
E sanno fare poesia
anche con la munnezza.
Dal nord avrebbero voluto
farci arricchire
culturalmente*(vedi
nota)
-noi NIMBY ignoranti !-
inviandoci la loro immondizia
per
termovalorizzarla,
con l'aiuto del papero inventore
Archimede Pitagorico
che già si sfregava le mani...
Ma noi abbiamo tenuto gli occhi ben aperti
e gli abbiamo risposto:
"No grazie, ci basta la nostra per giocare!"
*"culturalmente": da
"culo". Arricchire culturalmente = prendere per
il culo
Infatti noi con la munnezza ci giochiamo.
Mettiamo nella busta gialla:
lattine, carta, plastica, stoffa e legno.
Il vetro andrebbe inserito nelle apposite
"campane".
In piazza degli Osci c'è una campana che viene
indicata come "raccolta lattine".
«Ma le lattine non vanno inserite nel sacco
giallo?», si chiedono i cittadini disorientati.
Di conseguenza, lì si stanno accumulando sul
marciapiedi rifiuti di vetro
che nessuna "ditta specializzata" si degnerà mai
di raccogliere.
Gli operai della ditta
Arte dei Pazzi S.R.L.
separano pazientemente
ciò che noi abbiamo pazientemente
unito nel sacchetto giallo.
Una volta separati,
i vari materiali vengono bruciati tutti insieme
nel piccolo termovalorizzatore
della stessa ditta
Arte dei Pazzi S.R.L.,
il quale produce l'energia elettrica
per far funzonare gli stessi nastri
trasportatori
su cui vengono messi i materiali da separare.
E così via, all'infinito!
Una volta ho chiesto al Gran Filosofo
dell'Ambiente:
«Se è vero che in Provincia si fa la
differenziata,
mi dai l'elenco delle ditte che riciclerebbero i
vari materiali?»
Sto ancora aspettando.
Fulvio Del Deo
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