Ambiente, caro
Gianluca...
Lettera aperta a Gianluca Aceto,
assessore provinciale all'Ambiente
Caro Gianluca.
Ti capita mai di
passeggiare per le campagna qui attorno nella
Valle? Non noti qualche differenza da un po' di
tempo a questa parte?
Io mi ricordo
che fino a due-tre anni fa, sotto gli olivi,
nelle vigne e ovunque, c'era quel verde
incontaminato a perdita d'occhio, quel profumo
di mentuccia e camomilla che davano un senso di
pace e pulizia.
Fatti un giro
adesso: le campagne sono tutte piene di
"decorazioni"... perfino gli alberi sembrano
"addobbati"... Buste di tutti i colori,
bottiglie, lattine... e poi tutt'intorno una
puzza schifosa di putrefatto.
Ormai ovunque è
così. Un tempo, in zona, un simile spettacolo lo
vedevi solo al Lago, meta fissa delle incursioni
troglodite domenicali...
La spiegazione
di tale fenomeno è semplicissima: da quando sono
stati tolti i cassonetti, le buste dei rifiuti
vengono deposte direttamente sul suolo. I cani e
il vento fanno il resto.
A questo punto,
il più svelto degli idioti indicherebbe come
soluzione l'eliminazione dei cani. Io perciò
finora mi sono stato zitto: qua, con una parola,
non sai mai quello che metti in moto nelle cape
fràcete. I poveri cani non
hanno nessuna colpa, e il randagismo non è un
problema che si può risolvere da un giorno
all'altro con una strage!
Detto papale
papale, non credi sia stata un'enorme stronzata
quella dell'eliminazione dei cassonetti? Non hai
l'impressione di essere ritornati indietro
di qualche decennio?
A me sembra di
vivere in un paesaggio (ambientale e
mentale) non da Terzo Millennio, bensì da Terzo
Mondo.
E' normale, poi,
che quei furbacchioni di Bergamo (lassù dove
tutto è lindo e pinto, beati loro!) allungano lo
sguardo fin qui: per loro ogni cosa deve
diventare una risorsa. E la nostra munnezza, che
svolazza ormai ovunque, la vedono come
bigliettoni alati.
...così nasce l'idea di vederla fruttare.
Per loro, il
valore della nostra vita “si
calcola in proporzione ai kw/h producibili in un
anno, senza però
dimenticare l’utilità sociale che una simile
centrale potrebbe anche avere per risolvere
l’emergenza dello smaltimento dei rifiuti in
Campania, oltre a rappresentare un simbolo di
federalismo
solidale …”.
E' il signor
Bettoni che parla (http://www.provincia.bergamo.it/provpordocs/Giornale.pdf,
pag.8) e che poi aggiunge serafico che tutto ciò
si realizzerà "nonostante alcune inquietanti interferenze di personalismo
politico”.
Di chi parla? di te?
O tu non te ne stai importando proprio?
Dicci qualcosa anche tu.
PARLA!!
RASSICURACI
se c'è da stare tranquilli
(poco ci credo)
ALLARMACI
se è il caso di allarmarsi.
Sai perché?
Perché intanto Archimede ha sentito tutto
orientando il suo orecchio di Dioniso verso di
noi ed è già pronto coi suoi specchi ustori a
mettere in moto il "circolo virtuoso" della
combustione, generatrice e purificatrice, la
quale generosamente:
-
donerà energia elettrica alla rete
nazionale (con guadagno economico per la
Provincia di Bergamo)
-
restituirà lustro alle nostre
terre, ripulendole a dovere
-
dulcis in fundo, creerà una
manciata di posti di lavoro precari
-
Non credere che il fatto che l'inceneritore, inquinandoci la
campagna, sia un problema: qua, morti gli ultimi
vecchi, la terra non la lavorerà più nessuno, se
non gli "extracomunitari" brutti e kattivi. Di
conseguenza Bettoni & Archimede ci farebbero un
doppio favore, avvelenandoci (secondo la
stessa filosofia di chi eliminerebbe i cani, di
cui sopra) e evitandoci il "pericolo" degli
immigrati.
Fatti bene i
conti, Gianlù. Questa è la melma in cui (chissà
per quale condanna!) ci tocca muoverci.
Altrimenti potremmo permetterci il lusso di
litigare su Gaza e dintorni.
So che mi
risponderai subito. Non ho dubbi in
proposito, ma spero che la tua risposta sia
convincente.
Ciao
Fulvio
P.S. Già che
siamo in argomento "munnezza": andresti a tirare
le orecchie al Sindaco (ma con tutta la forza,
mi raccomando!) che, a più di un mese dalla mia
segnalazione, ancora non s'è degnato di mandare
da questa parte un "operatore ecologico" a
spazzare, e soprattutto a sturare le griglie di
scolo del sottopassaggio ferroviario.
|