21 gennaio 2009

Ambiente, lettera aperta a Gianluca Aceto

Fulvio Del Deo

 

 

Ambiente, caro Gianluca...

 

Lettera aperta a Gianluca Aceto, assessore provinciale all'Ambiente

 

 

Caro Gianluca.

 

Ti capita mai di passeggiare per le campagna qui attorno nella Valle? Non noti qualche differenza da un po' di tempo a questa parte?

Io mi ricordo che fino a due-tre anni fa, sotto gli olivi, nelle vigne e ovunque, c'era quel verde incontaminato a perdita d'occhio, quel profumo di mentuccia e camomilla che davano un senso di pace e pulizia.

 

Fatti un giro adesso: le campagne sono tutte piene di "decorazioni"... perfino gli alberi sembrano "addobbati"... Buste di tutti i colori, bottiglie, lattine... e poi tutt'intorno una puzza schifosa di putrefatto.

 

Ormai ovunque è così. Un tempo, in zona, un simile spettacolo lo vedevi solo al Lago, meta fissa delle incursioni troglodite domenicali...

 

La spiegazione di tale fenomeno è semplicissima: da quando sono stati tolti i cassonetti, le buste dei rifiuti vengono deposte direttamente sul suolo. I cani e il vento fanno il resto.

 

A questo punto, il più svelto degli idioti indicherebbe come soluzione l'eliminazione dei cani. Io perciò finora mi sono stato zitto: qua, con una parola, non sai mai quello che metti in moto nelle cape fràcete. I poveri cani non hanno nessuna colpa, e il randagismo non è un problema che si può risolvere da un giorno all'altro con una strage!

 

Detto papale papale, non credi sia stata un'enorme stronzata quella dell'eliminazione dei cassonetti? Non hai l'impressione di essere ritornati indietro di qualche decennio?

A me sembra di vivere in un paesaggio (ambientale e mentale) non da Terzo Millennio, bensì da Terzo Mondo.

 

E' normale, poi, che quei furbacchioni di Bergamo (lassù dove tutto è lindo e pinto, beati loro!) allungano lo sguardo fin qui: per loro ogni cosa deve diventare una risorsa. E la nostra munnezza, che svolazza ormai ovunque, la vedono come bigliettoni alati.

 

...così nasce l'idea di vederla fruttare.

 

Per loro, il valore della nostra vita si calcola in proporzione ai kw/h producibili in un anno, senza però dimenticare l’utilità sociale che una simile centrale potrebbe anche avere per risolvere l’emergenza dello smaltimento dei rifiuti in Campania, oltre a rappresentare un simbolo di federalismo  solidale …”.

 

E' il signor Bettoni che parla (http://www.provincia.bergamo.it/provpordocs/Giornale.pdf, pag.8) e che poi aggiunge serafico che tutto ciò si realizzerà "nonostante alcune inquietanti interferenze di personalismo politico”.

 

Di chi parla? di te?
O tu non te ne stai importando proprio?
Dicci qualcosa anche tu.

PARLA!!

RASSICURACI
se c'è da stare tranquilli
(poco ci credo)

ALLARMACI
se è il caso di allarmarsi.

 

Sai perché? Perché intanto Archimede ha sentito tutto orientando il suo orecchio di Dioniso verso di noi ed è già pronto coi suoi specchi ustori a mettere in moto il "circolo virtuoso" della combustione, generatrice e purificatrice, la quale generosamente:

  1. donerà energia elettrica alla rete nazionale (con guadagno economico per la Provincia di Bergamo)

  2. restituirà lustro alle nostre terre, ripulendole a dovere

  3. dulcis in fundo, creerà una manciata di posti di lavoro precari

Non credere che il fatto che l'inceneritore, inquinandoci la campagna, sia un problema: qua, morti gli ultimi vecchi, la terra non la lavorerà più nessuno, se non gli "extracomunitari" brutti e kattivi. Di conseguenza Bettoni & Archimede ci farebbero un doppio favore, avvelenandoci (secondo la stessa filosofia di chi eliminerebbe i cani, di cui sopra) e evitandoci il "pericolo" degli immigrati.

 

Fatti bene i conti, Gianlù. Questa è la melma in cui (chissà per quale condanna!) ci tocca muoverci. Altrimenti potremmo permetterci il lusso di litigare su Gaza e dintorni.

 

So che mi risponderai subito. Non ho dubbi in proposito, ma spero che la tua risposta sia convincente.

 

Ciao
Fulvio

 

P.S. Già che siamo in argomento "munnezza": andresti a tirare le orecchie al Sindaco (ma con tutta la forza, mi raccomando!) che, a più di un mese dalla mia segnalazione, ancora non s'è degnato di mandare da questa parte un "operatore ecologico" a spazzare, e soprattutto a sturare le griglie di scolo del sottopassaggio ferroviario.

 

 


     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it