17 febbraio 2009

Rifuti, guardati attorno Gianluca!

Fulvio Del Deo

 

Caro Gianluca.

Ti scrivo di nuovo, perché le tue risposte ancora non mi convincono.

Tu dici che «l’eliminazione del cassonetto è SEMPRE un fatto positivo», «le statistiche dimostrano che la raccolta porta a porta è lo strumento più efficace per aumentare quantità e qualità della raccolta differenziata», perché permette di «verificare la pratica del singolo nucleo familiare».

Questo significa che abbiamo dovuto eliminare i cassonetti per colpa dei cittadini che non sarebbero maturi e che devono essere controllati affinché non facciano pasticci. Va be', se lo dici tu...

Subito dopo, però, parli del "passaggio alla tariffa" che verrà calcolata in base alla quantità di rifiuti prodotti. Così, all'improvviso, come per incanto, quello stesso popolo di trogloditi che oggi non merita neppure i cassonetti, domani mattina diverrà talmente virtuoso da... non pensare nemmeno lontanamente a barare per pagare di meno, magari sotterrando la munnezza in giardino, bruciandola nel camino o semplicemente scaricandola ai bordi di una strada isolata.

Mi spieghi -secondo te- come avverrebbe mai questo prodigio?

Le mie perplessità comunque non finiscono qui... Sarò schematico per esporre i fatti in meno spazio e tempo possibile.

  1. L'eliminazione del cassonetto sta provocando un grave danno ambientale che è INNEGABILE. Perché tu continui a negarlo? Non ti sei guardato attorno?
  2. Il cittadino (che a detta tua non sarebbe all'altezza di gestire la raccolta differenziata in modo responsabile) spesso sta dimostrando di essere molto più civile dei suoi amministratori, ovviando  a sue spese agli inconvenienti della mancanza di cassonetti, con cesti e canestrini sospesi in alto, fuori dalla portata degli animali. Ti sembra giusto?
  3. La cosiddetta raccolta differenziata non è differenziata affatto: c'è una busta gialla "multimateriale", e una busta nera con tutto il resto. La separazione dei materiali all'interno della busta gialla avviene a mano e richiede un lavoro certosino, con manodopera a spese dei contribuenti. Siamo sicuri che serva realmente a qualcosa, o non è solo un modo per dare lavoro fittizio ai disoccupati, a spese dei contribuenti?
  4. Il materiale della busta nera non è né umido-organico, né altro che possa essere riciclato in alcun modo. Spiegheresti a noi cittadini "incivili" dove vanno a finire questi materiali?
  5. Ci diresti quanto costa separare i materiali della busta gialla e quanto invece ricaviamo dal riciclaggio dello stesso materiale che NOI forniamo?
  6. Ma esiste poi realmente il riciclaggio dei suddetti materiali, o è solo una farsa? Quali sono allora le ditte di riciclaggio per la carta, la plastica, il ferro, l'alluminio, il vetro ecc.?
  7. Nell'azienda municipale di nettezza urbana di Tel Aviv, lavorano solo 100 dipendenti, di cui 33 sono laureati e 42 sono diplomati. Nell'enorme discarica di Tel Aviv è in uso un sistema totalmente meccanizzato di separazione dei rifiuti, e l'energia elettrica per far funzionare i macchinari proviene da una turbina azionata dal metano prodotto dai rifiuti stessi. Ne hai mai sentito parlare? Non credi sia quello il sistema più adatto a una popolazione "incivile e incapace di differenziare" come la nostra?

8.      Non molto tempo fa, in piena emergenza rifiuti, Hidit El-Hassid, direttrice della suddetta discarica, offrì la sua disponibilità per contribuire alla soluzione di quello che è uno dei nostri più antichi problemi. Comprendo che per i nostri politici, da sempre disponibili e ospitali verso i terroristi palestinesi, sarebbe un tantino umiliante farsi aiutare dai "munnezzari" israeliani... ma -visto e considerato che continuiamo a stare nella merda più totale- non sarebbe il caso di mettere da parte pregiudizi ignobili quanto atavici e prendere in considerazione la proposta? Se non altro, potrebbe essere uno spunto per cominciare una buona volta a lavorare seriamente, con meno chiacchiere, meno sprechi miliardari, meno devastazioni ambientali e più fatti concreti. Non credi?

 

 

Allego qualche foto scattata qui nei dintorni, ma ti basterebbe fare un giro per vedere molto di più.

Aspetto tua graditissima risposta.

Con immutata stima.

Fulvio

 


tipico scenario dovuto all'eliminazione dei cassonetti

 


uno dei tanti modi per non far sbranare i sacchetti

 


alcuni cittadini dimostrano di essere molto più civili dei loro amministratori,
ovviando a proprie spese agli inconvenienti dovuti alla mancanza di cassonetti

 


l'immondizia si mescola anche ai calcinacci dei lavori pubblici perenni

 


tipico spettacolo mattutino

 


sacchetti sbranati nella notte

 


alcuni depositi d'immondizia sui bordi delle strade ormai non vengono più prelevati

 

 


il vento sparpaglia ovunque i rifiuti

 


ormai non c'è strada che non sia contornata da munnezza

 


non c'è angolo che sia stato preservato: uno scenario deprimente

 

 


     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it