Il
grande filosofo Kammat MS ci ricorda(va) con
questa ‘pillola’ fondamentale del pensiero
contemporaneo, il suo tormento interiore lungo
le mura del sottopasso ferrovia di Telese.
Le
stesse mura, spesso menzionate su questo sito,
hanno sempre destato analogo tormento a molti,
ancor prima di costruirle ed anche per le
maestose esondazioni dovute all’intasamento del
tombino.
Solo domenica scorsa, nell’impossibilità di
attraversarne in auto le tanto tormentose
profondità, ho scoperto un gruppo di writers,
attivo nel ‘congelare’ le braccia ai tanti altri
pensatori contemporanei al Kammat, così attratti
dall’irrefrenabile candore del bianco muro
urbano.
Anch’io stavolta, ne ho scoperto finalmente il
gusto di parlarne…o di mostrarne semplicemente
qualche scatto rubato. Mi associo a quanti ne
apprezzano l’iniziativa e quanti ne
apprezzeranno semplicemente qualche occhiata
fugace…magari con minor tormento. Complimenti
ragazzi.
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