9 settembre 2009
Telese, cittadinanza a Mastella?
Nuccio Franco

 

 

La notizia è da gossip di fine estate, leggera ma di quelle che fanno sorridere amaro e riflettere su quanto la politica, per legittimarsi, debba ancora far ricorso ad azioni che dovrebbero avere una valenza di ben altro spessore e più alto profilo.

Invece, si assiste sconsolati a situazioni che hanno tanto la parvenza di espedienti da Prima Repubblica.

Il riavvicinamento politico tra i nuovi protagonisti della scena amministrativa e colui che aspirava (senza esserci riuscito) ad essere l’ago della bilancia di craxiana memoria della politica italiana, Clemente Mastella, si è consumato con un colpo ad effetto: il conferimento a quest’ultimo della cittadinanza onoraria.

Il giorno prescelto non uno qualsiasi bensì quello precedente alla conclusione dell’annuale manifestazione dell’Udeur. Quale miglior palcoscenico per suggellare la ritrovata sintonia, di fronte ad una platea osannante il nuovo, illustre concittadino, plaudente ed ipnotizzata dall’aura che da esso scaturiva. Scena da libro Cuore, c’è scappata anche qualche lacrima. Peccato non aver potuto godere di questo spettacolo così emotivo, mistico……. “sincero”!

Da sabato 5 settembre, il Re di Ceppaloni è, a tutti gli effetti, un cittadino di Telese Terme, essendogli stata conferita la cittadinanza onoraria con voto unanime, è bene sottolinearlo, del Consiglio Comunale. Epilogo assolutamente fisiologico, degno della longa manus dell’Onorevole sulla nostra cittadina ma,in Consiglio, almeno una voce fuori dal coro l’avrei auspicata. Nulla di tutto ciò, con buona pace di colui che personalmente ritengo, seppur non abbia mai pensato (a ragion veduta) di esporsi in prima persona, il deus ex machina della scena politica telesina degli ultimi vent’anni.

Sulla valenza dell’evento per Telese, lascio ad altri le valutazioni circa i ritorni in termini di immagine “a tempo” che, al massimo, consisteranno in cinque minuti di passaggi televisivi ed articoli di giornale per una settimana.

Ci guarderemo allo specchio compiaciuti ed una volta all’anno un collega ti dirà “ah, ma sei di Telese??” e tu aggiungerai, scontato ed un po’ seccato “si, dove fa la festa Mastella”.Gratificante….. Ma una volta che tutto sarà finito,ci sembrerà un brutto sogno dal quale ci si risveglia madidi di sudore. Chiusi i battenti, Telese ritornerà nel più assoluto anonimato. Come sempre d’altronde ma, anche stavolta, non per tutti. Qualche beneficiario ci sarà sempre.

“Dopo la mia Ceppaloni, ora la mia Telese. Da oggi io ci sarò sempre per Telese. Per aiutare i singoli cittadini che chiederanno il mio aiuto, per dare consigli all’amministrazione comunale, per aiutare questa comunità in prima persona” avrebbe dichiarato il neo cittadino. Che benefattore, che altruista; peccato ci sia ancora qualcuno che abbocca. Avvilente.

Tradotto dal politichese sta a significare che (probabilmente) nulla cambierà, analogamente a quanto successo nella cittadina sannita di cui il nostro, se non vado errato, è ancora Sindaco.

Telese, tuttavia, non è Ceppaloni, sono due realtà diametralmente opposte,non paragonabili e totalmente differenti da amministrare in quanto alle prese con criticità diverse . Brividi, preoccupazione per un salto nel passato!!

Quanto al rito maori, rappresentato dal gesto di rimettere l’orologio al polso per segnare il “ritorno”, avesse avuto maggior spirito, avrebbe potuto inscenare la haka.Peccato non sia un All Blacks ma il pubblico si sarebbe divertito di certo.

Nondimeno sorprendente è stata l’affermazione di chi ha sostenuto che si è trattato di una “scelta d’amore non revocabile che Telese deve a Clemente Mastella. Ha contribuito allo sviluppo e al decoro di questa cittadina rendendola nota in tutta Italia!”

Sono abituato a non abusare della parola amore e ad usarla con parsimonia, non certo con riferimento a prosaiche quanto strategiche manifestazioni di circostanza.

 

L’amore,inoltre, va oltre ogni cosa o compromesso;il dovere è qualcosa di imprescindibile quanto inevitabile a fronte di concrete e riconosciute azioni di personaggi che abbiano conferito lustro ed opportunità concrete, non patinate, ad una comunità. Qual’è questo lustro, me lo spiegate??

 

Sviluppo, decoro, notorietà??? Capisco la vena oratoria ed il pathos del momento ma enfatizzare non credo dia sempre i vantaggi attesi. Sono un cittadino di Telese,sono residente a Telese ma è proprio vero:sic transeat gloria mundi.

 

Nuccio Franco

 

 

     

 Valle Telesina


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