16 marzo 2009
Telese, il mio paese ieri e oggi
Lia Buono

 

 

“Telese è una cittadina del Sannio, posta a circa 30 Km. Da Benevento e da Caserta. A 60 Km. Da Napoli, sulla strada statale 87, detta anche “Sannitica” e sulla linea ferroviaria Napoli-Foggia,raccordata alla strada a scorrimento veloce in via di costruzione che da Caianello, all’uscita dell’autostada del Sole si porta a Benevento.

Adagiata nelle valle del Calore che dopo poco ha temine, affluendo nel Volturno, quasi lambita dalle acque del fiume  che in tale tratto vanta uno dei punti più pittoreschi di tutto il suo corso, con a est un minuscolo, ma incantevole lago pescoso, è cinta da monti boscosi a sud est (antemurale del Taburno ) e da verdi colli a nord-est (ultime propaggini del Matese).

Ai piedi di tali colli sgorgano numerose sorgenti, alcune di acque dolci, altre con caratteristiche tali da farle annoverare tra le acque sulfuree….”*. 

 

Questo era il mio paese….

Ma il mondo  è cambiato, è cambiato negli ultimi venti anni con una velocità mai registrata nella storia della umanità, tutto è stato stravolto e tutto è cambiato,tanto che oggi io,  telesina adottata  da Partenope, considero , per i tempi di percorrenza con la mia automobile dal quartiere in cui vivo a Napoli alla casa di mio padre a Telese, il mio paese uno dei quartieri più “per bene” e vivibili, dove rilassarmi ed eventualmente fare qualche spesa, o servizio, con più tranquillità a cadenza quasi giornaliera.             

Molto importante per trovare nuove soluzioni ai nuovi problemi che si prospettano per l’umanità tutta, non perdere le proprie radici e conservare il  culto della poesia del ricordo, guardare la vita,  con serenità e schiettezza lasciando una porta aperta al sogno, senza essere però mai fuori dalla realtà più vera:

 

Chi è oggi il Telesino?

Certo non la bottiglina di “Acqua fetente” a cui fanno spesso riferimento, per prendermi in giro e convincermi che sono più napoletana di loro, i “Miei scugnizzi” (almeno spero).

Pochi sono rimasti a Telese dei mie amici di allora, quando ci incontriamo basta un attimo negli occhi per riconoscerci gli stessi di sempre, e in verità lontano da casa, soli, in grandi città per seguire il lavoro, ci siamo distinti tutti, per onestà, per serietà, per etica.

Torniamo spesso per ritrovare la linfa della nostra famiglia, ma ci ritroviamo a volte estranei anche a noi stessi.

Amo il ricordo in poesia  di quel paese, ma non posso certo dimenticare che con i miei compagni, con le mie sorelle, sono dovuta “scappare” per seguire il lavoro, e più che quel paesino tra le montagne, rivorrei i miei venti anni ,che sono volati poichè non abbiamo alcuna consapevolezza del tempo che passa e tutto è cambiato, tutto, tutto tranne:

Le elezioni amministrative  a Telese Terme, lì il tempo “per magia” si è fermato!

Meraviglioso e divertente  folclore, che spero permetta una seria programmazione per noi, per gli altri, per i nostri figli .

Perché Telese Terme ha grandi potenzialità e degnissime  persone in grado di “interpretarle”, conosciuti singolarmente i capi delle liste che si propongono sono persone bellissime,insieme si trasfigurano e  diventano dei mostri!!!

Ed è terribile, perché, sono il riflesso di noi stessi:

Il bravo ragazzo orgoglio dei veri profondi  valori sanniti e contadini, il figlio brillante e un po’ “guascone”  del Carabiniere che invece di fare l’ufficiale scelse di fare il sindaco ingegnere, l’altero rassicurante irreprensibile emblema della legalità, l’idealista comunista  ambientalista che ricorda vagamente il professore di filosofia del liceo…

Quattro liste che “dividono il paese ,le famiglie e gli individui medesimi rendendoli deboli ed impotenti innalzando sulla debolezza un vacillante potere”.

Eppure lo diceva già chiaro M.Pagano e non poco tempo fa “Non già il numero soltanto, ma benanche e forse più l’unione rende vigoroso e potente un ordine (politico).

I corpi politici come i fisici operando con una direzione sola avendo un comune centro producono quell’effetto che gl’ individui separati non possono operare”

E tutti i Padri Fondatori della comunità europea…uniamo gli uomini !

Cosa fare allora?  Propongo di votare semplicemente la persona che esprime la  virtù in cui ci si  riconosce.

Non credo che il mondo faccia così orrore, ogni essere umano ha una virtù in cui si riconosce, basterebbe esprimerla nel segreto dell’urna, perché si esprima la parte migliore dell’umanità: 

 

votare per la persona che più ci somiglia, ci farà avere  un paese di cui non potremo lamentarci perché semplicemente è…il nostro specchio.

 

Lia Buono.

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it