“Telese
è una cittadina del Sannio, posta a circa
30 Km. Da Benevento e da
Caserta. A
60 Km. Da Napoli, sulla
strada statale 87, detta anche “Sannitica” e
sulla linea ferroviaria Napoli-Foggia,raccordata
alla strada a scorrimento veloce in via di
costruzione che da Caianello, all’uscita
dell’autostada del Sole si porta a Benevento.
Adagiata nelle valle del Calore che dopo poco ha
temine, affluendo nel Volturno, quasi lambita
dalle acque del fiume
che in tale tratto
vanta uno dei punti più pittoreschi di tutto il
suo corso, con a est un minuscolo, ma
incantevole lago pescoso, è cinta da monti
boscosi a sud est (antemurale del Taburno ) e da
verdi colli a nord-est (ultime propaggini del
Matese).
Ai
piedi di tali colli sgorgano numerose sorgenti,
alcune di acque dolci, altre con caratteristiche
tali da farle annoverare tra le acque
sulfuree….”*.
Questo era
il mio paese….
Ma il
mondo
è cambiato, è
cambiato negli ultimi venti anni con una
velocità mai registrata nella storia della
umanità, tutto è stato stravolto e tutto è
cambiato,tanto che oggi io,
telesina adottata
da Partenope,
considero , per i tempi di percorrenza con la
mia automobile dal quartiere in cui vivo a
Napoli alla casa di mio padre a Telese, il mio
paese uno dei quartieri più “per bene” e
vivibili, dove rilassarmi ed eventualmente fare
qualche spesa, o servizio, con più tranquillità
a cadenza quasi giornaliera.
Molto
importante per trovare nuove soluzioni ai nuovi
problemi che si prospettano per l’umanità tutta,
non perdere le proprie radici e conservare il
culto della poesia
del ricordo, guardare la vita,
con serenità e
schiettezza lasciando una porta aperta al sogno,
senza essere però mai fuori dalla realtà più
vera:
Chi è oggi
il Telesino?
Certo non la bottiglina di
“Acqua fetente” a cui fanno spesso riferimento,
per prendermi in giro e convincermi che sono più
napoletana di loro, i “Miei scugnizzi” (almeno
spero).
Pochi sono rimasti a Telese
dei mie amici di allora, quando ci incontriamo
basta un attimo negli occhi per riconoscerci gli
stessi di sempre, e in verità lontano da casa,
soli, in grandi città per seguire il lavoro, ci
siamo distinti tutti, per onestà, per serietà,
per etica.
Torniamo spesso per ritrovare
la linfa della nostra famiglia, ma ci ritroviamo
a volte estranei anche a noi stessi.
Amo il
ricordo in poesia
di quel paese, ma
non posso certo dimenticare che con i miei
compagni, con le mie sorelle, sono dovuta
“scappare” per seguire il lavoro, e più che quel
paesino tra le montagne, rivorrei i miei venti
anni ,che sono volati poichè non abbiamo alcuna
consapevolezza del tempo che passa e tutto è
cambiato, tutto, tutto tranne:
Le
elezioni amministrative
a Telese Terme, lì
il tempo “per magia” si è fermato!
Meraviglioso e divertente
folclore, che spero
permetta una seria programmazione per noi, per
gli altri, per i nostri figli .
Perché
Telese Terme ha grandi potenzialità e degnissime
persone
in grado di “interpretarle”, conosciuti
singolarmente i capi delle liste che si
propongono sono persone bellissime,insieme si
trasfigurano e
diventano dei
mostri!!!
Ed è terribile, perché, sono
il riflesso di noi stessi:
Il
bravo ragazzo orgoglio dei veri profondi
valori sanniti e
contadini, il figlio brillante e un po’
“guascone”
del Carabiniere che
invece di fare l’ufficiale scelse di fare il
sindaco ingegnere, l’altero rassicurante
irreprensibile emblema della legalità,
l’idealista comunista
ambientalista che
ricorda vagamente il professore di filosofia del
liceo…
Quattro liste che “dividono
il paese ,le famiglie e gli individui medesimi
rendendoli deboli ed impotenti innalzando sulla
debolezza un vacillante potere”.
Eppure lo diceva già chiaro
M.Pagano e non poco tempo fa “Non già il numero
soltanto, ma benanche e forse più l’unione rende
vigoroso e potente un ordine (politico).
I corpi politici come i
fisici operando con una direzione sola avendo un
comune centro producono quell’effetto che gl’
individui separati non possono operare”
E tutti i Padri Fondatori
della comunità europea…uniamo gli uomini !
Cosa
fare allora?
Propongo di votare
semplicemente
la
persona che esprime la
virtù in cui ci si
riconosce.
Non
credo che il mondo faccia così orrore, ogni
essere umano ha una virtù in cui si riconosce,
basterebbe esprimerla nel segreto dell’urna,
perché si esprima la parte migliore
dell’umanità:
votare
per la persona che più ci somiglia, ci farà
avere
un paese di cui non
potremo lamentarci perché semplicemente è…il
nostro specchio.
Lia Buono.
|